31 dic 2011

srecno novo lijeto!!! buon anno!!!





                                                       

28 dic 2011

Moreno Tomasetig vignettista satirico ed illustratore delle Valli del Natisone/Nediske doline




Moreno nasce nel 1959 in Belgio.Fin da piccolo si appassiona di fumetto e risente della scuola del fumetto franco-belga.Pubblica le prime vignette satiriche nel 1979 dopo due anni di studi di grafica pubblicitaria a Udine.Agli inizi degli anni 80 illustra i primi libri.Espone per la prima volta i suoi fumetti a Bruxelles:Gaia la Terre-Festival internationall de la Jeunesse 1965-1986.Vive e lavora tra Parigi,Tokyo,Bruxelles e la FInlandia.Attualmente risiede nelle Valli del Natisone e collabora con il "Novi Matajur "e "Il Nuovo Friuli",illustra le agende del Beneski dnevnik.(da Lintver)
















26 dic 2011

Dan emigranta/Giornata dell'emigrante/6 gennaio 2012

DAN EMIGRANTA                                
06. Januarja - Ob 15.00
Čedad - Cividale
6.1.2012 ob 15.00
Teatro Ristori
pesmi, glasba, življenje Slovencev
Videnske pokrajine
canti, musiche, vita degli Sloveni
della provincia di Udine
Pod pokroviteljstvom Občine Čedad
Patrocinato dal Comune di Cividale

program / programma
GLASBENA MATICA Špeter:
Otroški pevski zbor »Mali lujerji«
in mali orkester
 »Ta rozajanska lisïca«
BENEŠKO GLEDALIŠ#E:
“Mož naše žene”
režija / regia:
kolektiv Beneškega gledališča
in Marjan Bevk
pozdravi / saluti
Carlo Monai
Deputato / Poslanec
Michele Coren
Slovenske organizacije Videnske pokrajine
Organizzazioni slovene della Provincia di Udine 

25 dic 2011

Natale a Zavrh/Villanova-Messa di mezzanotte

Zavrh/Villanova,24 dicembre
In un'atmosfera  veramente speciale,a mezzanotte il parroco don Renzo ha celebrato la Messa del S.Natale.La chiesa era gremita da Zavarsani,Barjani e da altri paesi vicini della terska dolina.A fianco dell'altare c'era il coro di Bardo / Zavrh e i ragazzi con i vari strumenti.Tutto era perfetto,mancava solo la neve.Il parroco nella predica  in "po nasim"ha rievocato la storia della nascita umile,come la vita delle genti della terska dolina.I canti  natalizi della tradizione erano in "po nasim",italiano,friulano.
I soldi raccolti sono andati a favore della piccola isoletta Nias in Indonesia dove giungeranno tramite Padre Carlo Treppo (nativo di Cergneu).
A fine messa è stato offerto panettone e "brulè".

24 dic 2011

TIVU'SAT ACCENDE IL TGR FRIULI VENEZIA GIULIA



Assegnata la posizione numero 113 dei ricevitori satellitari della piattaforma,mentre al canale nazionale Rai3 resta la posizione numero 3.
A causa della montuosità di alcune zone del Friuli,da qualche tempo gli utenti del FVG non riescono a ricevere il segnale televisivo regionale della RAI attraverso il decoder digitale terrestre.
Arriva in aiuto degli utenti TivùSat,consorzio che trasmette via satellite i canali del DTT,che ha portato il segnale regionale RAI anche in FVG.Ciò si deve ad un accordo tra Regione e la RAI che ha permesso a TivùSat di attivare il segnale di RAI 3 TGR Friuli Venezia Giulia sul canale 113 del digitale terrestre,arrivando così a completare il pacchetto della TV pubblica.L'aiuto di TivùSat non è proprio disinteressato,perchè per fruire di tale offerta,gratuita ma utilizzabile solo con una card specifica,l'utente dovrà acquistare un decoder dedicato nonchè la predisposizione dell'impianto di ricezione della TV satellitare.(web)






Tradizione del "koledo" a Capodanno

Una volta il giorno di Capodanno in Val Torre i bambini andavano di casa in casa per ricevere il "koledo".Questo era una "mancia" che consisteva in noci,nocciole,castagne,mele,solo più tardi caramelle ,uova o qualche monetina.
Questa usanza la troviamo anche a Resia, in Val Natisone, in Slovenia e in altri paesi di origine (slovena)slava.In Val Torre i bambini cantavano una filastrocca:"koledo novo ljeto,Buoh nan dejte no dorò lieto".


Kole,Kole,Koledo...in Slovenija


koledniki di M.Gaspari (pittore sloveno)
Koledniki:i ragazzi che andavano il giorno di Capodanno a chiedere la "mancia"

*Ho fatto una precisazione *

Voscilo prijateljev iz Slovenije/augurio dagli amici sloveni

"Ljubezen zivi,v jaslicah spi,
cisto preprosta za vse ljudi. 
Darilo za nas,saj je to cas,
ko svet v miru zivi."
Mezek                               
                                                                            
                                                                                                               
Viva per tutte le genti
 l'amore del Presepe,
è un dono per noi tutti,
perchè è giunta l' ora
che nel mondo ci sia la pace.
(trad.mia)
                                                                              





artigianato Bolivia



'

Tratto dal quindicinale Dom.it:sportello linguistico

2 DICEMBRE 2011

Slovensko jezikovno okence
na Gorski skupnosti

Od 2. dičemberja je na sedežu Gorske skupnosti Ter, Nediža in Brada odparto okance, na katerim morejo domači ljudje guoriti po slovensko za vse administrative potriebe, ki jih imajo. Slovensko okance je odparto v pandiejak, sriedo in petak od 9. do 12. ure. Tuole do miesca junja prihodnjega lieta.

Dal 2 dicembre 2011 la Comunità Montana del Torre, Natisone e Collio ha attivato uno Sportello Linguistico per l’uso della lingua slovena nella Pubblica Amministrazione. Grazie ai fondi stanziati dall’Amministrazione regionale – Direzione centrale cultura, sport, relazioni internazionali e comunitarie – sarà possibile mantenere tale servizio fino a giugno 2013. Lo Sportello è aperto ogni lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 nei locali del’Ente in via Arengo della Slavia, n.1. E’ inoltre attivata una casella di posta elettronica adibita allo Sportello che sarà resa disponibile sul sito internet della Comunità Montana (www.cm-torrenatisonecollio.it).
Obiettivo principale è l’attivazione e il mantenimento dello Sportello Linguistico per la minoranza slovena istituito in attuazione degli interventi previsti dalla Legge Regionale 16 novembre 2007, n. 26 (Norme regionali per la tutela della minoranza linguistica slovena). L’attivazione dello Sportello a San Pietro al Natisone è rivolta a garantire ai cittadini che desiderano utilizzare la lingua slovena nei rapporti con la pubblica amministrazione nel territorio di competenza dell’ente.

Vesel Bozic vsijem/buon Natale a tutti

                                                                     
                                                             

23 dic 2011

Oggi le celebrazioni per l'anniversario dell'indipendenza della Slovenia

Oggi la Slovenia ha iniziato le manifestazioni per l'anniversario dell' indipendenza dalla Jugoslavia.
Nel 1990  vengono indette le elezioni,il 23 dicembre l'88 per cento degli Sloveni vota a favore dell'indipendenza dalla Jugoslavia.Vince la coalizione Demos,alla Presidenza della Repubblica viene confermato Milan Kucan.Nasce la Repubblica di Slovenia.









I cartelli bilingui in Val Resia,interrogazione in Regione-Video

Il consigliere regionale del PD Igor Gabrovec ha presentato un'interrogazione in Regione riguardo alla questione dei cartelli bilingui in Val Resia.Sono passati più di 15 anni da quando il Comune di Resia,con delibera del Consiglio Comunale(14 voti favorevoli su 15) all'apposizione dei cartelli bilingui italiano-resiano all'inizio e alla fine delle frazioni.
La nuova amministrazione comunale in queste settimane ha fatto sostituire i cartelli con dei nuovi modificati nella grafia.(la c slovena è diventata z italiana).Le modifiche sono state decise da un gruppo di resiani senza interpellare il Consiglio Comunale e senza approfondimenti scientifici.Le precedenti denominazioni erano state adottate in seguito a due convegni scientifici internazionali sul resiano e con l'avvallo di esperti riconosciuti.
La sostituzione dei cartelli è stata finanziata dalla legge nazionale 482/99 che tutela le minoranze linguistiche storiche in Italia.Il finanziamento è stato reso possibile perchè il resiano è riconosciutto di origine slovena.(Radio Studio Nord)

Si tratta ancora una volta della negazione delle proprie origini da parte di un gruppo di resiani che si ritengono di origine slava,ma non slovena.(letto su un blog di Resia del quale non faccio nome)



Resia, legge 38/2001 e Comitato paritetico 
UNA LEGGE CHE HA DATO SENZA NULLA TOGLIERE 
 Si è riunito recentemente il Comitato paritetico per i problemi della minoranza slovena che ha avuto, all’ordine del giorno, la riconferma del Comune di Resia all’interno dell’elenco dei comuni ove viene applicata la legge di tutela 38/2001, recante norme a tutela della minoranza slovena della Regione FVG.
Di questa riconferma non si può che esprimere soddisfazione perché, così come è stato dimostrato in tutti questi anni, la legge 38/2001 è una legge positiva che ha dato e non ha tolto nulla.
Da questa legge la nostra comunità ha avuto benefici, infatti non prevede solo la tutela linguistica ma, per i comuni della provincia di Udine ove è storicamente presente la minoranza slovena, si prevedono anche aiuti per lo sviluppo economico. L’articolo di riferimento è il numero 21 che prevede aiuti finanziari all’economia. In base a questo importante articolo hanno fatto richiesta, in tutti questi anni, l’amministrazione comunale, le ditte locali e le associazioni culturali.
Questa legge offre delle possibilità anche per quanto riguardo le scuole. Ed è questo un tema molto importante che coinvolge tutti perché riguarda il futuro di tutti noi valligiani.
Questa legge dà, inoltre, la possibilità di poter ricevere, a coloro che ne fanno richiesta, documenti bilingui quali carte d’identità o, come recentemente accaduto, il modulo del censimento.
È una legge che ha portato benefici a chi si sente di appartenere alla minoranza e, indirettamente, anche a chi non si sente di appartenervi.
Per tutte queste importanti ragioni, non si può che apprezzare la decisione dei componenti del  Comitato. (Novi Matajur)
Prato di Resia
municipio-Prato di Resia                                                                                                                                 









































VAL RESIA - RESIJE: SA-PD: mancato rilascio carta identità bilingue a ...

VAL RESIA - RESIJE: SA-PD: mancato rilascio carta identità bilingue a ...: Ai consiglieri regionali Igor Kocijancic (SA-PRC), Stefano Pustetto (SA-SEL) e Igor Gabrovec (PD-Ssk) è pervenuta la segnalazione di un citt...

Udine-13°anniversario strage di Natale

Udine-Il 23 dicembre 1998 tre poliziotti friulani morirono nell'esplosione  di una bomba a mano agganciata alla saracinesca di un negozio di telefonia .I giovani Adriano Ruttar,Giuseppe Guido Zannier e Paolo Cragnolino erano intervenuti in seguito all'allarme scattato.Due dei poliziotti  erano della Benecija:Cragnolino di Bardo/Lusevera e Ruttar di Drenchia(Valli del Natisone).
In questi giorni di festa è opportuno ricordarli.

22 dic 2011

Cosa si mangiava nella Terska dolina-Val Torre al tempo dei nonni

Lavori molto faticosi in salita  che avrebbero necessitato di molte calorie 



COME SI MANGIAVA:
obed              colazione
južina            pranzo
pojužnjak      merenda
večerja         cena                      


Al tempo dei miei nonni, nella Terska dolina c'era molta miseria,era terra di emigrazione.Quelli che non emigravano si dedicavano ai lavori dei campicelli che si trovavano ai piedi del monte Musi,del bosco e della piccola stalla(pecore,capre,mucca).Il lavoro era faticoso e l'alimentazione molto povera e semplice.Si mangiavano i prodotti del proprio campo:la polenta era il cibo giornaliero che era accompagnata da formaggio,uova,patate,fagioli,carote,verze,rape,erbe selvatiche,castagne.La carne si mangiava solo in occasioni speciali , se qualche animale selvatico si prendeva al "laccio" o se si ammalava.Il brodo di gallina si faceva alla partoriente ,perchè prendesse forza.
Quando ammazzavano il maiale allora  mangiavano più carne:salami,salsicce,cotechini,ciccioli ,lardo ecc.
I bambini mangiavano tanta frutta e se questa  era abbondante la nonna  faceva la marmellata,che con tanti figli spariva in poco tempo.
Mi raccontavano che gradita ai bambini era la "konjovica":fette di pane raffermo ammollato nel vino,passato nell'uovo , fritto nel burro e poi una bella spolverata di zucchero.A volte si facevano le frittelle di mele e i crostoli.
Per Natale dopo la Messa di mezzanotte si mangiava il brodo con le trippe.
Altri cibi che si facevano erano :
la "ocikana" gnocchi di polenta conditi con burro fuso e formaggio latteria gratuggiato;
lo "stak" purea di patate con tegoline condite con lardo fuso;
il "frico" duro o di patate e cipolla;
variante della polenta era la "gramperesa"(polenta con patate)per risparmiare la farina di mais.
Quando il salame diventava un po' vecchio facevano "il salame con l'aceto" 
Il tutto era accompagnato dalla polenta di mais gialla,bianca o mista bianca e gialla.
frico con polenta
Ora molti di questi cibi sono diventati una specialità :"A tavola nella Val Torre"evento che ogni anno si fa in autunno nelle trattorie della zona.


ocikana
salame con l'aceto


19 dic 2011

video sull'emigrazione

                                        


                    
postato su YouTube da francescocarnicum 






                                         




Questa era la vita dei nostri emigranti in Val Torre /Terska dolina

Santuario Monte Lussari (Visarje),luogo d'incontro di 3 popoli




Il Monte Lussari è  un luogo meraviglioso dal quale si può ammirare uno stupendo scenario naturale.

Inolltre è anche luogo di un Santuario che accomuna il ceppo etnico slavo, italiano e tedesco. Già nel 16° secolo il Monte era meta di pellegrinaggi dei tre popoli; oggi esso può indubbiamente venir considerato un Santuario europeo.
LA LEGGENDA
Secondo un'antica tradizione, nell'anno 1360 sul Lussari un pastore di Camporosso smarrì le sue pecore, che ritrovò poco dopo inginocchiate attorno ad un cespuglio di pino mugo.
Con grande meraviglia egli si accorse che al centro del cespuglio si trovava la statuetta di una Madonna con Bambino. Egli la prese, la portò a valle e la consegnò al Parroco di Camporosso.
La mattina seguente però la statua venne trovata nuovamente sul Lussari, nuovamente attorniata dalle pecore inginocchiate. Tale episodio si ripeté ancora una volta. Il Parroco quindi informò del fatto il Patriarca di Aquileia; questi ordinò che sul luogo in cui venne ritrovata la statua venisse costruita una cappella.
In occasione del Giubileo del 2000 sono stati eseguiti notevoli lavori di manutenzione nel Santuario ed è stata completamente rinnovata la canonica.
Il Lussari è sempre stato per la popolazione slovena il luogo di pellegrinaggio per eccellenza.
L'interno della chiesa presenta dipinti pregevoli, opera del pittore sloveno Tone Kralj. Tra questi vi è la raffigurazione della Madonna Consolatrice degli afflitti, l'Annunciazione, la Fuga in Egitto, Gesù dodicenne nel Tempio, Maria in preghiera sotto la Croce e l'incoronazione della Vergine. La stagione dei pellegrinaggi estivi ha inizio a giugno, e termina la prima domenica di ottobre.  (web)
  

Preghiera alla Regina dei Popoli d'Europa
O Regina del Monte Santo di Lussari, che da oltre seicento anni vegli dal luogo dove s’incontrano i tre popoli d’Europa: il latino, lo slavo ed il tedesco, conserva il tesoro della pace, sospiro di ogni cuore, dono di Dio agli uomini di buona volontà. Fa che i popoli d’Europa s’incontrino in fraterna intesa nella stima e rispetto vicendevole, nello sviluppo della comune civiltà cristiana. Benedici tutti coloro che accorrono ai tuoi piedi e, nelle diverse lingue, ma con la stessa fede e con lo stesso amore, Ti lodano e Ti esaltano come Madre di Dio e Madre nostra. O vergine fedele, aiuto dei cristiani, illumina gli erranti nella fede e fa che tutti i tuoi Agli d’Europa cerchino con buona volontà la verità nella carità, perché la Chiesa di Cristo, secondo la preghiera del tuo divino Figlio Gesù, sia una, Madre a tutti di grazia e di salvezza.





RICORDI D'INFANZIA


Quand'ero bambina, mio padre mi raccontava, che da piccolo, negli anni '30 , con la nonna andava in pellegrinaggio a Visarje,naturalmente a piedi.Partivano in gruppo  da un piccolo e sperduto paesino della Terska dolina,attraversavano la montagna per i sentieri,camminavano giorno e notte pregando il Rosario.Si abbeveravano presso le sorgenti,mangiavano bacche di bosco,qualche fetta di polenta e formaggio.La fede a quei tempi era grande e al ritorno erano felici.Erano persone umili e semplici,si accontentavano di poco,pascolavano le pecore sul monte,alcuni avevano una mucca nella piccola stalla e qualche gallina.
Altri tempi,i giovani d'oggi non immaginano la vita dei loro avi in Benecija!(Slavia veneta)





17 dic 2011

Record di visitatori alle grotte di Villanova(Zavrh)-tratto dal quindicinale Dom


Grotte di Villanova,
stagione da incorniciare

Si è conclusa domenica 27 novembre con un’ultima giornata di visite e una castagnata, organizzata dal gestore del Terminal grotte, a Villanova, nell’alta Val Torre, la stagione della Grotta nuova, che quest’anno ha registrato il 30% di presenze in più rispetto allo scorso anno.
Un successo questo favorito anche da un’ampia azione di volantinaggio nelle varie località turistiche della regione e dalla stipulazione di nuove convenzioni con varie realtà turistiche e commerciali.
A questo proposito la responsabile delle visite turistiche in Grotta e consigliere del gruppo esploratori e lavoratori grotte di Villanova-Gelgv, Lucia Braida, ricorda che sono già in contatto «con la Casa delle farfalle di Bordano e con altre strutture convenzionate, come il parco avventure di Sella Nevea» e che intendono «anticipare il volantinaggio effettuandolo prima della stagione estiva grazie alla collaborazione con la società che gestisce gli uffici spiaggia di Lignano Riviera, il camping Pino Mare e le terme di Lignano».
Ma a favorire un massiccio afflusso di turisti in grotta «è stata anche – sottolinea il presidente dell’associazione Gelgv, Mauro Pinosa – la bravura delle guide che lavorano sul percorso turistico. Si tratta in gran parte di giovani con padronanza di inglese, tedesco, spagnolo e francese».
Nel frattempo proseguono i lavori che consentiranno di prolungare di ulteriori 500 metri gli attuali 700 visitabili del percorso turistico della Grotta nuova. A questo proposito la Braida ricorda che sarà terminata entro la fine dell’anno la galleria artificiale e che, in base all’andamento dei lavori, organizeranno le visite in grotta per la prossima stagione, che riprenderà la prima domenica di marzo 2012. (l. b.)(Dom.it)

16 dic 2011

E' uscito il nuovo CD del gruppo BK Evolution :" Jablen-Apple Tree"

La formazione BK Evolution  è nata nel 2007. Dopo la prima positiva esperienza con il CD “Kekko Bergnach unplugged”, dedicata alle canzoni scritte dal cantautore beneciano, si è dedicata alla realizzazione del secondo CD “Jablen”. Il gruppo fa parte della comunità slovena della Provincia di Udine dove si distinguono le varietà dialettali del Natisone, del Torre e di Resia. E' quindi quasi una logica conseguenza che le canzoni siano scritte in stile etnorock, che istintivamente si avvicina alla poesia dei dialetti locali.























E' uscito il secondo Cd del  gruppo BK Evolution:"Jablen-Apple Tree"
Il CD ha elaborato canzoni proprie accostando suoni moderni alle antiche parole dei dialetti sloveni che si parlano in Benecija(Val Natisone,Torre,Resia)
Il Cd raccoglie 12 canzoni originali e vanta la collaborazione artistica amportante del poeta sloveno Feri Lanjscek,della poetessa resiana Silvana Paletti e dell'artista Barbara Tomasino di Subit.
nuovo CD "Jablen -Apple Tree"





Video del 2009


Presentazione calendario 2012 Taipana-Kobarid

                                                                         

Collaborazione Kobarid (Caporetto-SLO) e Taipana


Presentazione del calendario
Taipana-Kobarid

All’agriturismo di Prossenicco «Brez mej», il 17 dicembre alle ore 15.00, verrà presentato il calendario transfrontaliero dei Comuni di Taipana/Tipana e Kobarid. All’evento saranno presenti il prefetto di Tolmino Zdravko Likar, il sindaco di Kobarid Darja Hauptman e – a fare gli onori di casa – il sindaco di Taipana, Elio Berra.
Alla realizzazione del calendario, pubblicato dalla cooperativa Most di Cividale editrice del nostro giornale, hanno collaborato la pro loco «Amici di Prossenicco/Prijatelji Prosnida», l’associazione «Prosnid ¡ivi/Prossenicco vive», la Krajevna skupnost Breginjski kot ed i Gasilci (Pompieri) di Breginj.
Spicca all’interno del calendario la bellezza delle fotografie, che sono state realizzate da Maurizio Buttazzoni e ˘eljko Cimpri@.
Completamente bilingue (in italiano e sloveno), la pubblicazione è stata finanziata con il contributo assegnato dalla Comunità montana del Torre, Natisone e Collio ed ottenuto sulla base della legge regionale n. 26/2007 per la tutela della minoranza linguistica slovena.
Ed è proprio con la presentazione di questa iniziativa all’insegna della collaborazione che si apre il periodo natalizio a Taipana.
Diverse le iniziative intraprese dai paesi del comune e legate soprattutto all’allestimento degli addobbi natalizi, come ad esempio a Plestiœ@a/Platischis o in particolar modo a Prosnid/Prossenicco, dove è possibile ammirare l’allestimento di più presepi, tra cui quello predisposto alla “Casa nera” (ed aperto al pubblico dal 15 dicembre al 6 di gennaio), o quello realizzato nei pressi della chiesa parrocchiale.(dom)
                                                                                  

15 dic 2011

Odio e rancore in Friuli Venezia Giulia

13 DICEMBRE 2011

Da odio e rancore
non può nascere amore

Sarebbe stato un sabato qualunque, il 3 dicembre. Una pioggerellina a tratti insistente, sotto una cappa nebbiosa che invitava a starsene a casa. E avrebbe fatto bene a farlo quel gruppetto di esagitati che stazionava nascosto nell’atrio semibuio del municipio di San Pietro - Špietar, a far cucù dietro bandiere italiane e fiammate tricolori. A far da scudo come tutt’altro che estemporanea trincea un emblematico straccio bianco con scritta cubitale: “Il vostro odio e rancore fanno crescere il nostro amore: Italia”. Ed il marchio a fiamma tricolore. In foto ne conto una dozzina, tutti abbastanza giovani per non aver sperimentato i tempi delle leggi razziali. Peccato, per loro, che siano nostalgici di ideali e comportamenti che uno come Gianfranco Fini già definì come «male assoluto». Uno che di queste cose se ne intende ben più di loro. Ma, tant’è, la Benečija o Slavia, o comunque la si voglia chiamare, non manca di contraddizioni: è una contraddizione. Ad iniziare da questo fatto, che se non fosse sintomo di una malattia mentale, purtroppo, ancora diffusa, susciterebbe l’ilarità o magari compassione.
Basta rileggere il lenzuolo marchiato. Odio e rancore che fan nascere «amore»? Le parole in sé potrebbero avere anche un senso; ciò che non quadra sono le attribuzioni. Cosa ci sia di «odioso e rancoroso» in una celebrazione culturale del 150° dell’Unità d’Italia, nello studio dei percorsi storici risorgimentali che ci riguardano, vorrei chiederlo a loro, non all’Inštitut za slovensko kulturo, che aveva organizzato il convegno dal ghiotto titolo: «Echi ed effetti del Risorgimento e dell’Unità d’Italia sul confine orientale». Ma, si sa, per poter ragionare con siffatte squadre bisognerebbe scendere alla loro capacità di comprensione, che raramente va al di là del manganello, inteso in tutti i sensi.
Sarebbe un atto d’amore per l’Italia, quello di entrare alla spicciolata nella sala comunale e alla pronuncia da parte del relatore del nome di Balbo (da precisare: Cesare, non il fascista Italo. Ma qui l’ignoranza pare endemica) intonare l’inno nazionale? Per quale Italia? Ovviamente per quella del male assoluto! D’accordo, è difficile amare l’Italia che abbiamo oggi, ma è sempre migliore di quella d’allora. Usare la bandiera come manganello e l’inno nazionale come offesa dei diritti costituzionali, questo si che è un atto concreto di odio e, in questo caso, di odio razziale.
La cosa buffa è che i nostri eroi, campioni dell’antistoria, almeno quelli che conosco, volenti o nolenti fanno parte della «razza» odiata slovena, comunque la chiamino. Basta leggere i loro cognomi. Me li immagino guardarsi allo specchio, e, in un momento di lucidità e consapevolezza, sferrare un pugno contro l’immagine davanti. Se non lo facessero per lo meno mancherebbero di coerenza. (www.dom.it)

Riccardo Ruttar

13 dic 2011

Frase di Umberto Eco


Ogni cultura assimila elementi di culture vicine o lontane,ma poi si caratterizza per il modo in cui li fa propri. (Umberto Eco)









Parco Naturale delle Prealpi Giulie

Una porzione del territorio di Bardo/Lusevera fa parte del Parco Naturale delle Prealpi Giulie


Storia della polenta

immagine dal web

Di questo nuovo cibo dobbiamo ringraziare Cristoforo Colombo che, al ritorno dal primo viaggio nel Nuovo Continente, portò con se alcuni semi di una pianta chiamata mahiz (grani d’oro, dal nome indigeno deriva anche il nome botanico della pianta, Zea mays). Alcuni reperti paleobotanici hanno permesso di stabilire che il mais veniva coltivato da almeno 3000 anni in varietà simili a quelle contemporanee ed era sicuramente conosciuto da Maya e Aztechi.Le prime coltivazioni si diffusero in Europa trent’anni dopo la scoperta dell’America, in Andalusia introdotte dagli Arabi che lo impiegavano come foraggio; verso il 1520 la coltivazione si diffonde in Portogallo, di seguito in Francia e nell’Italia del Nord. Tra il 1530 ed il 1540 arriva a Venezia. Inizialmente veniva coltivato a scopo di studio in orti e giardini di appassionati botanici, ma la prima regione italiana a coltivarlo in campi veri e propri fu il Veneto, dove venne introdotto prima del 1550, secondo quanto afferma  Ramusio, storiografo e geografo al servizio della  Serenissima.Dal Veneto, il mais si diffuse in Friuli, dove la sua presenza e’ documentata dal 1580, quindi nel bergamasco. A Milano, una grida del 1649 dispone l’apertura del mercato alla vendita del mais per contrastare la penuria di altri grani.Da qui ha proseguito verso l’attuale Ungheria del Sud e la penisola Balcanica.I veneziani lo trasportarono nel vicino oriente durante i loro viaggi, mentre gli spagnoli contribuirono alla diffusione del bacino del Mediterraneo ed in Asia ; i portoghesi lo introdussero in Africa.Il mais venne chiamato grano turco per indicare la sua origine straniera, infatti con il termine turco nel XVI secolo si identificava tutto ciò che aveva origini coloniali. In Piemonte si diffuse a metà del ‘700 e da subito andò ad occupare un posto di rilievo nella cucina locale.



Dopo aver incuriosito i raffinati palati del signori dell’epoca, la polenta fu presto bandita e divenne il cibo della dieta delle classi meno abbienti. All’inizio dell’Ottocento, periodo di guerre e carestie, fu il piatto più consumato dai contadini, spesso del tutto scondito, perché costava meno del pane e riempiva la pancia. Ma era un cibo povero carente in principi nutritivi, soprattutto di vitamine e fu la causa del diffondersi della pellagra, che divenne in breve una piaga sociale. Tale patologia comparve per la prima volta in una monografia italiana del 1771 che ne descriveva la diffusione proprio fra i mezzadri che vivevano di polenta. (web)




Gialla,morbida,fumante è rimasta a lungo l'unico sostentamento  per la Val Torre ed altre zone montane e della pianura dell'Italia settentrionale.Oggi rappresenta una specialità gastronomica ricercata.


La polenta-Argia Bonaccorsi


Di sua abitudine
l’aveva lasciata cadere
il nonno,
su la rozza tavola di legno tarmito
bella tonda

gialla e fumante
innanzi a occhi allibiti
dei bambini
che dall’ansia di prenderla
stringevano la tavola.
si sente nell’ aria un odore,
un odore
di quel tondo oro,
la crosta, la crosta è mia
ripetevano in coro i bambini
la massaia lesta raschia di mestolo
il paiolo di rame
simile a un rito .
La crosta, la crosta
un tozzo anche al nonno
la ciucciavano come fosse croccante
la salsiccia fioriva
nel mezzo alla palla gialla.
Il nonno aveva posato
il trepiedi sui carboni ardenti


per la festa di polenta.




ultimo post

auguri