8 gen 2014

Sì della Giunta regionale per la bilingue in Val Torre

Loredana Panariti
Assessore alla Cultura del
FVG

Nel nuovo Piano di dimensionamento scolastico
Il 27 dicembre scorso la Giunta regionale ha deliberato “di avviare un percorso finalizzato alla trasformazione delle scuole dell'infanzia e primaria dei comuni di Lusevera e Taipana in scuole con insegnamento bilingue italiano-sloveno già a decorrere dall'anno scolastico 2014-2015 a contingenti immutati e senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato, così come previsto dall'art.12 comma 6 della Legge 38/2001”.

Il provvedimento è inserito nella delibera, proposta dall'assessore Loredana Panariti ed approvata dalla Giunta, che aggiorna il Piano di dimensionamento della rete scolastica e della programmazione dell'offerta formativa nel Friuli Venezia Giulia per il prossimo anno scolastico.

È questo un atto molto importante e decisivo. La Giunta Serracchiani ha dimostrato ancora una volta grande attenzione per le richieste del territorio e sensibilità per la tutela e la valorizzazione della minoranza slovena oltre che la volontà di applicare puntualmente la normativa vigente.

Il semaforo verde all'istruzione bilingue era atteso ormai da due anni scolastici dalle comunità delle valli del Torre e del Cornappo e dalle amministrazioni locali di Lusevera e Taipana che, dopo aver consultato le famiglie interessate, avevano presentato richiesta formale di trasformazione delle proprie scuole da mono- a bilingui. La legge di tutela della minoranza slovena (38/2001) infatti prevede per la provincia di Udine, oltre alla statalizzazione della scuola bilingue di S. Pietro al Natisone, anche la possibilità di istituire altre scuole bilingui o sezioni di esse, come in questo caso considerato che, divenute bilingui, le scuole di Vedronza e Taipana entreranno a far parte dell'Istituto comprensivo statale bilingue di S. Pietro al Natisone.

La vicenda, com'è noto, si era incagliata sull'asse Provincia di Udine, Ufficio scolastico regionale e Regione, con un palleggiarsi reciproco della responsabilità tra gli ultimi due.

Decisivo è stato a questo punto l'invito del Comitato paritetico per i problemi della minoranza slovena alla direttrice scolastica regionale Daniela Beltrame perchè illustrasse la questione ed i passi compiuti per dare una risposta positiva alla richiesta dei Comuni di Taipana e Lusevera. Alla richiesta dei due Comuni, è bene ricordarlo, avevano dato parere favorevole sia il Comitato paritetico che la Commissione scolastica regionale slovena e lo stesso Ufficio scolastico regionale.

All'audizione presso il Comitato paritetico era seguito un quesito al Ministero dell'istruzione da parte della direttrice Beltrame. La risposta del Miur è stata tanto tempestiva quanto chiara: non ci sono ostacoli se non quelli previsti dalla norma, vale a dire “senza nuovi o maggiori oneri a carico dello Stato”. E quindi da Roma la palla era stata rinviata nuovamente a Trieste.

In seguito a ciò, alla fine di novembre dell'anno scorso, i Comuni di Lusevera e Taipana hanno nuovamente inoltrato la richiesta alla Regione che l'ha accolta positivamente, come detto, nel Piano di dimensionamento della rete scolastica e dell'offerta formativa appena approvato.
In tutto questo percorso le due comunità sono state affiancate e sostenute dall'allora senatrice e ora deputata slovena Tamara Blažina, che si è incontrata più volte con gli amministratori locali ed i rappresentanti della comunità slovena. Naturalmente ci sono ora altri nodi da sciogliere, in primo luogo quello dell'organico, che dovrà essere modificato, anche se manterrà la stessa consistenza numerica. Ma il primo passo decisivo è stato fatto. 



 Spero che gli abitanti della Val Torre-Terska Dolina abbiano capito che ,qualunque sia la seconda lingua, i loro figli
bilingui  hanno una grande opportunità


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