27 feb 2014

Due strade per la scuola bilingue

 Come attivare l’insegnamento bilingue italiano-sloveno nelle scuole dell’infanzia e primaria a Vedronza (Lusevera) e Taipana, dopo il via libera dato al processo dalla Giunta regionale? I due comuni interessati hanno una visione molto diversa sulle strade da percorrere per raggiungere l’obiettivo da entrambi perseguito da anni su richiesta dei genitori dei bambini in età scolare. L’amministrazione di Lusevera vuole mantenere sul proprio territorio sia l’asilo che la scuola elementare, ma nell’ambito dell’istituto comprensivo bilingue di San Pietro al Natisone. Taipana persegue, invece, nell’idea di una scuola condivisa (con la materna in un comune e l’elementare nell’altro) restando nell’istituto comprensivo monolingue di Tarcento. Quest’ultima posizione è sostenuta con convinzione anche dai comuni di Tarcento e Nimis. È quanto emerso dall’incontro, convocato lo scorso 26 febbraio nel municipio di Taipana dal sindaco, Elio Berra. Oltre al padrone di casa vi hanno partecipato anche il sindaco di Lusevera, Guido Marchiol (col consigliere comunale Igor Cerno) e quello di Nimis, Walter Tosolini, oltre all’assessore all’istruzione del Comune di Tarcento, Lucio Tollis, alcuni assessori e consiglieri di Taipana e rappresentanti dei genitori. I presidenti provinciali della Confederazione delle organizzazioni slovene, Giorgio Banchig, e dell’Unione economico-culturale slovena, Luigia Negro, hanno sottolineato con soddisfazione la richiesta di istruzione bilingue nelle Valli del Torre, anche se hanno espresso preoccupazione per l’assenza di una strategia condivisa tra le amministrazioni comunali. Banchig ha sottolineato come la legge di tutela per la minoranza slovena preveda l’apertura di nuove scuole bilingui o di sezioni di quella di San Pietro. In ogni caso, ha concluso, le organizzazioni slovene appoggiano le esigenze che salgano dal territorio e stanno dalla parte dei bambini e delle loro famiglie. La direttrice dell’istituto comprensivo di Tarcento, Annamaria Pertoldi, ha sottolineato che i numeri dei bambini iscritti permette l’opzione bilingue nelle Valli del Torre e ha esortato i comuni di Lusevera e Taipana alla sinergia, anche perché la collaborazione già in atto tra Nimis e Taipana sta dando ottimi risultati. Secondo la dirigente, con il benestare degli organismi scolastici preposti, l’insegnamento dello sloveno potrebbe partire fin dal prossimo anno scolastico, con la dovuta gradualità. A Vedronza e a Taipana si inizierebbe con il modello bilingue integrale nella scuola dell’infanzia e nelle prime classi della primaria, mentre nelle terze, quarte e quinte si introdurrebbe la lingua slovena. Così già dall’anno scolastico 2015-2016 si potrebbe aprire una sezione articolata bilingue alle medie inferiori di Nimis. Non è stato possibile avere informazioni sul progetto per le Valli del Torre da parte dell’istituto bilingue di San Pietro al Natisone, in quanto la sua dirigente non è stata invitata alla riunione. È intenzione dei sindaci di sentirla nella loro prossima riunione sul tema.

Dve poti do dvojezične šole

   Kakuo do dvojezične šuole v Terskih dolinah potle, ki je dežela Furlanija Juljiska krajina pru na koncu lanskega lieta paržgala zeleno luč učenju po slovensko tudi na Njivici in v Tipani? Domača kamuna imata dvie popunama drugačne poti do dvojezične šuole, ki sta jo sama vprašala pred lieti na željo staršu otruok. Barska administracija želi obdaržati na svojim teritoriju vartac in primarno šuolo in iti pod vičstopinski dvojezični inštitut v Špietru. Tipana vztraja par ideji skupne šuole (v adnim kamunu naj bi biu vartac, v te drugim primarna šuola ), ki bi ostala pod adnojezičnim vičstopinskem inštitutu v Čenti. Tele projekt z vsiemi močmi podperjata tudi kamuna Čenta in Neme. Tuole je paršlo na dan na srečanju, ki ga je domači šindik Elio Berra sklicu 26. febrarja v tipajski kamunski hiši. Parsotni so bli tudi šindiki iz Barda Guido Marchiol (z njim je biu tudi kamunski mož Igor Cerno) in iz Nem, Walter Tosolini, ter odbornik za šuolo na kamunu Čenta, Lucio Tollis, nekateri tipajski ašešorji in konsiljeri ter starši otruok. Provincialna predsednika Sveta slovenskih organizacij, Giorgio Banchig, in Slovenske kulturno gospodarske zveze, Luigia Negro, se veselita želje po dvojezičnem pouku v Terskih dolinah, četudi sta bla zaskarbljena, de kamuni niemajo skupne strategije. Banchig je poudaru, de zakon, ki varje Slovence v Italiji predvideva, de se lahko odprejo nove dvojezične šuole al’ nove sekcije špietarske. Vsekakor, je zaključu predsednik SSO, slovenske organizacije podperjata zahteve, ki parhajajo iz teritorija in so ob strani otrokam in njih družinam. Direktorca vičstopinskega inštituta v Čenti, Anna Maria Pertoldi, je poviedala, de številke vpisanih otruok omogočajo odpartje dvojezične šuole v Terskih dolinah, pa je trieba, de bi kamuna Bardo in Tipana tesnuo sodelovala, kakor sada z dobrimi rezultati sodelujeta Tipana in Neme. Po nje pameti, če jim bojo pristojni organi paržgali zeleno luč, bi lahko začeli učiti po slovensko že v novim šuolskim lietu. Na Njivici in v Tipani bi uvedli dvojezičnost v vartcu in parvih razredih primarne šuole, gradualno pa bi vnesli slovenski jezik v trečiji, četarti in peti razred primarne šuole. Natuo bi odparli dvojezično sekcijo tudi v nižji sriednji šuoli v Nemah. Kajšan projek ima za Terske doline dvojezični vičstopinski inštitut v Špietru nie znano, saj njega direktorce na srečanje v Tipani nieso povabili. Obljubili so, de jo bojo poklicali na prihodnje srečanje šindaku.
http://www.dom.it/dve-poti-dvojezicne-sole_due-strade-per-la-scuola-bilingue/ 

2 commenti:

  1. Scusate, ma dal 27 febbraio (data dell'articolo) ad ora non è successo nulla? A me risultano esserci state svariate riunioni, comprese due con i genitori: una a marzo con la professoressa Gruden, dirigente scolastica della scuola bilingue di San Pietro e una ad inizio giugno: di queste non raccontate nulla?!? Comodo censurare la voce dei genitori contrari! A parte questo, ormai siamo a fine giugno, fra due mesi e mezzo i nostri bimbi torneranno nelle aule ma non si sa nulla...Avete qualche progetto concreto? Visto che l'unica via sembrerebbe essere San Pietro, state tenendo contatti stretti con la dirigente scolastica per informarvi sulle scelte che dovrà suo malgrado prendere e che interessano i nostri bimbi (parte dei quali sono figli di vostri concittadini)? Mi auguro di sì... perchè l'espressione della dirigente a quella riunione era tutt'altro che rilassata e alla mia precisa domanda: come si concilia una scuola bilingue con la pluriclasse, mi ha risposto NON LO SO! Spero per i bambini non debbano subire conseguenze per decisioni superficiali...Genitore di alunni iscritti a Vedronza

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    1. Sig. anonimo io riporto gli articoli dei media,non sono la portavoce nè della scuola bilingue ,nè dell'istituto comprensivo di Tarcento.

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