26 mar 2014

La lezione del Veneto: vento nuovo anche in Friuli


Non si può restare indifferenti di fronte a quanto successo nel vicino Veneto con il referendum il cui esito assomiglia, per certi versi, ad un plebiscito.
LA LEZIONE DEL VENETO: VENTO NUOVO ANCHE IN FRIULIdi Pietro Fontanini*Non si può restare indifferenti di fronte a quanto successo nel vicino Veneto con il referendum il cui esito assomiglia, per certi versi, ad un plebiscito. Adesso si annuncia lo sbarco anche in Friuli di questo afflato indipendentista con modalità ancora tutte da scoprire, soprattutto si annuncia una partita che testerà la voglia di distacco da organismi centralizzati e centralisti che scorre nelle vene dei friulani. Certamente lo Stato - rapace e rapido nei prelievi e altrettanto reticente nel restituire, tramite servizi funzionali ed efficienti, quanto versato dai cittadini in termini di tassazione e compartecipazioni - non ha mosso un dito per scongiurare scenari di ‘distacco’.
Gli enti locali sono sempre più soffocati: costretti ad aumentare i balzelli a causa di uno Stato che riduce sempre di più i trasferimenti trattenendosi ciò che non gli spetta. Il sistema-locale, di fatto, drena soldi sul centralismo romano attraverso la tassazione (si pensi alla tassa sui rifiuti o all’IMU le cui quote incamerate dai territori entrano nelle casse romane e da lì non si trasformano in servizi…), con la conseguenza che gli enti locali sono costretti ad incrementare i tributi per tentare di far funzionare i servizi essenziali.
http://www.provincia.udine.it/comunicazioneistituzionale/lanotizia/Pages/201403251620.aspx

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