23 mar 2014

Latterie Friulane Campoformido


I prodotti marchiati Latterie friulane sbarcheranno, questione di qualche settimana, sui banchi frigo di Roma e Milano. Partirà da qui l’assalto al mercato interno della cooperativa di Campoformido, fino a oggi confinata per lo più all’interno della regione e pronta ora, per la prossima fusione con Granarolo, ad allargare il suo raggio ben oltre il Fvg. Da subito.
A deciderlo sono stati i vertici di Latterie e del colosso di Bologna durante il week end, nell’ambito di un tavolo convocato d’urgenza alla luce della positiva svolta sindacale che porterà, martedì, alla firma dell’accordo di cassa integrazione straordinaria per 104 persone. Insomma, forte del sì alla Cigs, Granarolo ha riaperto la trattativa con Latterie convocando d’urgenza a Bologna il Dg della Coop friulana Franco Odorico.
Che è tornato forte di un cronoprogramma definito, di progetti più che imbastiti e di una certezza: ai blocchi di partenza da settimane, l’operazione Granarolo a Campoformido prenderà finalmente il via. «A Bologna – ha fatto sapere Odorico dopo il vertice – abbiamo deciso d’iniziare subito. In settimana (da domani) si terrà una serie d’incontri con i responsabili di vendita e con quelli che si occupano della Grande distribuzione in seno al gruppo Granarolo per definire lo sbarco dei nostri prodotti sul mercato nazionale».
Quali? «Inizialmente – svela il Dg - Montasio e mozzarella per pizza. Poi, mano a mano, il resto. Latte anzitutto. Ma tra non molto tempo anche yogurt. Sì, perché a dispetto del progetto iniziale, che prevedeva la chiusura di tre reparti – mozzarella, ricotta e yogurt – Granarolo ha invece deciso – merito dell’azione persuasiva messa in campo dalla Regione – di tener aperto quest’ultimo ripensandolo. Messi al bando i diffusissimi vasetti in plastica, Latterie friulane produrrà solo yogurt in vetro oltre a cimentarsi, qui ex novo, anche con le bustine monoporzione tanto amate dai più piccoli. Novità che costeranno tempo e denaro.
«Parliamo di almeno 5, 6 mesi per partire, tanti ne serviranno per dotare lo stabilimento delle necessarie macchine produttive, e di circa 1,6 milioni di euro d’investimento», ha fatto sapere ancora Odorico.
Quanto alla dismissione dei reparti non più remunerativi, ci vorrà almeno un mese e mezzo perché di fatto vengano chiusi andando a infoltire le fila di quanti sono già stati posti in cassa integrazione straordinaria: 58 persone al momento, 104 a regime.
Se dal punto di vista produttivo nell’immediato non cambierà molto, le novità come detto si respireranno subito a livello di rete commerciale e distributiva. Latterie “sfrutterà” quelle di Granarolo che al fine di studiare nel dettaglio il cambiamento si prepara ad inviare in Fvg il suo personale. «Lavoreremo spalla a spalle nei prossimi giorni – conclude Odorico -. Con entusiasmo e maniche rimboccate. Gli uomini di Granarolo si fermeranno per diversi giorni in regione allo scopo di far ripartire la cooperativa subito»

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