4 ago 2014

Stella in Agosto:laboriosamente vivere


Nel contesto integro della montagna prealpina friulana pressoché abbandonata, si lanciano nel cielo d'agosto "segnali di possibilità" per un mondo che ritrovi l'autenticità dei valori partendo dalla fine di un modello economico e sulla difficile strada di una nuova economia che tarda ad arrivare. 
Questo, dal nostro punto, lo facciamo con la testimonianza e la narrazione da parte di chi, ogni giorno anche inconsapevolmente, traccia percorsi che parlano al cuore, ai sentimenti, a come davvero vorremmo fosse la nostra società.
Laboriosamente vivere, appunto al modo delle api, con la fatica consapevole che "dare" ripaga quando è utile ai progetti comuni e non a quelli individuali (o del cosidetto libero mercato).
Stella in agosto significa anche "estremità che si congiungono". Cosa spinge una cantante jazz americana, ospite in Friuli, a salire fino a Stella dove non ci sta neppure una fontana? Eppure accade proprio per questo. Laddove fino agli anni '50 del secolo scorso abitavano oltre 500 persone, spinge a fare anche paragoni con le mobilitazioni dei popoli delle terre lontane dell'Asia centrale raccontate dal prof. Monsutti.
Ascoltare i racconti di una vita travagliata come quella di Pino Roveredo per capire la bellezza della speranza, per continuare a guardare lontano, ben più oltre il debole profilo dei monti Berici che si colgono nelle giornate più terse, ben oltre al tranquillo disegno della laguna da dove salgono fino Stella altri musici portando antichi e semplici suoni, forieri d'unione per uomini di ogni dove.
Le parole e le musiche si alzano, al pari del volo di uno sciame d'api, spargendosi nel paesaggio intero quale monito di attenzione per un ambiente che deve tornare ad essere vivibile per tutti.

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