21 set 2015

Week-end nella valle del Torre.

Appunti per un’escursione nella panoramo-terapia.

di Dino Durigatto (1998)

gniduca

Per i molti viaggiatori alla ricerca di una dimensione “non sfruttata” del piccolo turismo – fatto di verde, di corsi d’acqua, d’incontri semplici, dal sapore intenso – la valle del torrente fiume Torre è un’ottima occasione da cogliere in ogni stagione. Ottima per ogni fine settimana.
L’approdo è la cittadina di Tarcento, (230 m.l.m.), importante centro appena a 20 Km nord Udine comodamente raggiungibile per autostrada (A 23 uscite Udine nord, oppure Osoppo-Gemona), o seguendo la statale n.13 Pontebbana. Servizi di autocorriere da Udine per Tarcento sono disponibili ogni ora e anche con il treno si può raggiungere la nostra meta.
Si consiglia l’auto oppure il camper (Tarcento dispone di un moderno posteggio attrezzato) per essere liberi di raggiungere comodamente l’interno della valle e il percorso suggerito.
Giunti alla meta, per il pernottamento c’è abbondante offerta per ogni esigenza. Se si vuole vivere un’esperienza emozionante calandosi nella realtà di un locale storico del ‘900 tarcentino ecco l’albergo Centrale.
Ben riposati, la mattina seguente si comincia l’itinerario andando a conoscere l’Alta valle del Torre. Lungo una piacevole strada, dopo soli 10 Km si raggiunge Villanova delle Grotte. Qui è possibile visitare, a piedi, il complesso sistema di grotte carsiche che si sviluppano per un percorso organizzato alcuni chilometri, ma i continui miglioramenti e lavori di sistemazione consentono anche altre felici opportunità ben consigliate dagli operatori locali.
Usciti dalle viscere della terra, sosta d’obbligo è fermarsi per contemplare lo splendido panorama sulla valle. Monti carichi di un’infinita varietà di verdi che sfumano fino alle azzurre rocce delle Prealpi Giulie, segnate, appunto, dalla catena dei monti Musi. Sedersi, rilassarsi grazie alla visione, notare la luce della valle, è quello che anni fa ho definito come: panoramo-terapia. Un modo semplice per stare bene con se stessi lasciandoci conquistare dalla solo contemplazione della natura. Attività possibile in tutta la valle, da Villanova al vicino monte Bernadia, raggiungibile facilmente grazie a una carreggiata asfaltata. Qui troviamo un vasto piazzale con le rovine di un vecchio fortino (oggi l’area è stata ristrutturata n.d.r.). Altro punto d’interesse sempre sullo stesso piazzale è il monumento-faro degli alpini, con la sua forma a piuma e con la sua punta luminosa.
Tutt’intorno è ancora l’ambiente a dare il meglio, grazie ai boschi e agli spiazzi aperti dove poter godere di panorama che spazia, immenso, su tutto il Friuli, oltre la laguna, fino al mare. 17606673
Per il pranzo, in tutti i paesi dell’Alta Valle del Torre: Vedronza, Lusevera e Pradielis la gastronomia è particolare e speciale, dipende dai gusti e dalla curiosità di assaporare accostamenti particolari. In ogni caso, dopo il ristoro corre obbligo d’una visita alla località di Musi per vedere nascere al torrente Torre ed il suggestivo ambiente alpino circostante.
La visita alle grotte, alle sorgenti eal sistema dei paesi della valle, occupano tutta la mattinata e parte del pomeriggio. Sulla strada del rientro a Tarcento, è possibile (su richiesta) visitare alcune aziende agricole dedite alla produzione di formaggi o di vini, in particolare, scendendo dal monte Bernadia verso i paesi della piccola val Cornappo dove incontriamo la produzione unica tipica del Ramandolo, vino biondo da fine pasto. Oggi grazie anche ad un consorzio che ne tutela la produzione è un vino che primeggia nel modo nella sua categoria.
Rientrati a Tarcento, la sera ci permette di conoscere meglio questo centro con le sue ville antiche, il palazzo Frangipane, dove spesso ci sono importati mostre d’arte contemporanea e d’avanguardia. Importante è il Duomo, con i suoi paramenti e soprattutto i recenti ritrovamenti archeologici. Durante l’estate è facile trovare si in serate animate da manifestazioni per tutti i gusti. Dalla musica in piazza, alle serate di folklore (Tarcento vanta un festival di folklore mondiale di primo livello). Dalle sagre nei paesi circostanti, agli appuntamenti speciali nei numerosi locali immersi in luoghi bellissimi lungo la conca collinare.
La cena è una scelta importante, sinceramente difficile perché a Tarcento c’è abbondante scelta di primissima qualità. Però si può trovare anche la cucina tipica friulana in un locale del centro oppure nelle trattorie sulle colline dove non manca il prosciutto di San Daniele, il frico (tipico piatto a base di formaggi Montasio) e le frittate con le erbe il tutto ben accompagnato da vini nobili e generosi.
La seconda giornata, sempre sotto il segno dell’ambiente e delle passeggiate ristoratrici, vede il fiume Torre come protagonista grazie a un camminamento in ciottolato lungo 2 km sull’argine del fiume. I gioghi naturali dell’acqua nel suo fluire tra i sassi, il suono della caduta presso una briglia così salendo e cambiando sentiero si raggiunge le cascate di Crosis. Un salto d’acqua grazie a una antica diga progettata da Arturo Malignani per lo sfruttamento idroelettrico.
Lasciato il fiume l’attenzione volge a un ‘dente di torre’ che nitido si staglia sul colle di Coia, è il ‘Ciscjelat’. Resti delle vestigia di un antico castello ora simbolo della cittadina. Raggiungerlo è semplice ma l’ulteriore appagamento dato dalla visione panoramica ci sembra il modo migliore per accomiatarsi dalla valle del Torre ricca di verde, di acqua, di panorami – come già detto e ora ribadito – capaci di ricaricare lo spirito.
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Prima di lasciare Tarcento possiamo al Santuario di Madonna del Giglio, o alla chiesetta di San Eufemia, presso Segnacco. Una giusta pausa con il nostro intimo prima di godersi dell’ultimo visione panoramo-terapeutica della conca tarcentina, prima di ritornare lungo la via del proprio quotidiano.
Abbiamo tracciato un possibile itinerario, ma l’ambiente della Valle del Torre si presta a numerose escursioni a piedi o in bicicletta per ogni livello di preparazione. Inoltre ci sono sentieri alpini recensiti dal Cai, scuola di roccia, pista di sci da fondo invernale e estiva ma di tutto questo ne parleremo ancora. Arrivederci a Tarcento.

3 commenti:


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