26 dic 2015

Compleanno in digitale

Articolo di fondo

Il Dom entra nel suo 50esimo anno di vita .Il primo numero vide la luce,infatti,nel Natale 1966,con l'intento di opporsi al subdolo processo di assimilazione,iniziato esattamente cent'anni prima,e di lottare apertamente in difesa dei diritti degli sloveni della provincia di Udine. Era il luglio del 1966 quando i parroci di Drenchia,mons.Valentino Birtig,di San Volfango ,don Mario Lavrencig,e di Tribil S,don Emilio Cencig decisero di pubblicare un bollettino inter-parrocchiale,che battezzarono con il nome di Dom."perchè - spiegavano - questa parola racchiude molti significati,infatti la casa,la famiglia,la lingua madre,le tradizioni,la chiesa,la terra natia e tutto ciò che sta più a cuore all'uomo".All'iniziativa aderì poco dopo anche il parroco di Montemaggiore ,mons.Pasquale Gujon .
A distanza di mezzo secolo si può affermare che sono riusciti nella singolare impresa di fondare un giornale sloveno per sloveni analfabeti,in quanto nella propria lingua madre non sapevano nè leggere nè scrivere,perchè sprovvisti di scuole in lingua slovena,.Ora il Dom è diffuso e apprezzato in tutto il territorio  della provincia di Udine in cui risiede la comunità slovena,dal Lussari a Castelmonte ,come indica la testata di allora e di oggi.
La sfida degli ultimi anni è mantenere il passo con i nuovi orizzonti della comunicazione.Internet ,twitter,facebook... per tenere vivo il contatto con le generazioni più giovani e con gli sloveni di Slavia,Resia e Valcanale sparsi in Italia e nel mondo.
Ma il ruolo del quindicinale resta fondamentale.Per questo,e per sopperire ai crescenti  disservizi postali,il regalo che nel cinquantesimo facciamo ai nostri lettori è la replica digitale dell'edizione cartacea.Agli abbonati forniremo una password grazie alla quale potranno leggere l'intero Dom sul proprio smartphone o computer ancor prima del recapito da parte del postino.
Anche attraverso questa iniziativa intendiamo restare nel solco tracciato dai fondatori,cioè diffondere e promuovere l'uso della lingua slovena,indissolubilmente legata alle nostre radici,al territorio,all'autentica identità delle nostre valli nella quale è inculturata la fede cristiana.

dal Dom del 20 dicembre 2015

3 commenti:

  1. Una bella cosa essere attaccati alle proprie radici e tradizioni. Buone Natale cara e buone feste! ^_^

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