10 giu 2016

Forte impegno per le Valli

A livello politico la sola presenza è un segnale importante. E alla seconda sessione del Comitato congiunto Friuli Venezia Giulia-Slovenia erano presenti il vicepremier Karel Erjavec, con delega agli Esteri, e Gorazd Žmavc, con delega agli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo, la presidente della Regione Debora Serracchiani e quasi tutta la Giunta regionale. E questo indica l’ottimo livello dei rapporti tra Slovenia e Friuli-Venezia Giulia e l’interesse reciproco di entrambe le parti ad un loro ulteriore approfondimento. Durante una giornata fitta di incontri, martedì 10 maggio, a Nova Gorica si è parlato molto spesso anche delle rispettive minoranze. Soprattutto alla riunione, perdipiù propedeutica, del tavolo speciale per le Minoranze, la cultura e l’istruzione, cui hanno partecipato il ministro Žmavc, l’assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti, e l’assessore regionale all’Istruzione e all’Università, Loredana Panariti. Qui è stata sottolineata la loro funzione di ponte nei tanti scambi istituzionali e culturali e di volano per i progetti europei, come Jezik/Lingua, finanziato nell’ambito del Programma per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 20072013 e ora in fase di aggiornamento. Oltre al Tavolo speciale, si sono riuniti anche gli altri cinque gruppi di lavoro dedicati a particolari settori di cooperazione: Trasporti, Energia, Ambiente e Pianificazione territoriale; Agricoltura e Sviluppo rurale; Economia, Ricerca e Innovazione; Protezione civile; Politiche sociali e Salute. Ai lavori hanno partecipato anche il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, gli assessori regionali alle Finanze e alla programmazione delle politiche economiche e comunitarie, Francesco Peroni, al Territorio, Mariagrazia Santoro, all’Ambiente e all’energia, Sara Vito, alle Autonomie locali e alla Protezione civile, Paolo Panontin, e alla Salute Maria, Sandra Telesca. Nella dichiarazione congiunta finale del comitato si può leggere che le rispettive minoranze slovena in Italia e italiana in Slovenia «sono un legame importante tra la Slovenia e il Friuli Venezia Giulia, pertanto, sia la Slovenia sia la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia continueranno ad adoperarsi per la loro completa affermazione e promozione e a sostenerle al fine di mantenere e sviluppare la propria identità». Per la comunità slovena, la «Regione Friuli Venezia Giulia continuerà a cercare soluzioni per rafforzare l’uso pubblico della lingua slovena e l’autonomia della minoranza nazionale slovena, sia nell’ambito del riordino del sistema Regione-autonomie locali che nel garantire migliori opportunità di sviluppo sul territorio tradizionale d’insediamento della minoranza nazionale slovena nella provincia di Udine». Considerando che per le zone di Gorizia/Gorica e Trieste/Trst le parti, nel corso della giornata, si sono impegnate ad un potenziamento dei collegamenti ferroviari e stradali, quest’ultima attenzione per la zona d’insediamento della comunità slovena nella provincia di Udine segnala come, a livello di competitività economica, nella comunità slovena regionale si viaggi ad almeno due velocità. Tornando alla dichiarazione congiunta, in essa viene sottolineata anche l’importanza del tema della promozione delle Minoranze, mettendo a frutto le possibilità offerte dal Programma Interreg V A Italia-Slovenia 2014-2020, del valore di 90 milioni di euro. Il 10 maggio il ministro degli Esteri Karl Erjavec ha avuto modo di sottolineare l’attenzione che l’amministrazione regionale ha mostrato verso la minoranza slovena durante il processo di riforma degli enti locali e si è mostrato soddisfatto per la soluzione «strutturale e di sistema» adottata di recente circa il finanziamento delle attività della minoranza slovena. In merito alle relazioni con la Regione italiana il ministro ha, inoltre, auspicato «l’opportunità di aumentare l’interscambio, che oggi ammonta a 760 milioni di euro». Sempre nell’ambito del Comitato congiunto Friuli Venezia Giulia-Slovenia, la presidente Debora Serracchiani ha incontrato Paolo Trichilo, ambasciatore italiano in carica a Lubiana dallo scorso gennaio. Con Trichilo ha messo in luce il grande interesse bilaterale ai buoni e proficui rapporti, che si sono sviluppati soprattutto dopo la visita ufficiale a Ljubljana del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’aprile del 2015. Lo stesso Mattarella ha già annunciato la propria presenza a fine giugno a Ljubljana per le celebrazione del 25° anniversario dell’indipendenza della Slovenia.
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