22 set 2016

Albergo diffuso nelle Valli, vista la realtà i risultati sono accettabili


Nelle scorse settimane, complici apparsi sul quotidiano locale, la questione dell’Albergo diffuso è finita nuovamente sotto i riflettori. Non certo con toni di apprezzamento, visto che (conti alla mano) è stato evidenziato come il sostegno del finanziamento regionale alle strutture, sparse su tutto il territorio, non abbiano prodotto i risultati attesi. Un discorso troppo riduttivo secondo Adriano Gariup, presidente dell’associazione Albergo diffuso delle valli del Natisone: “Non si possono mettere sullo stesso piano, per costruire una polemica essenzialmente politica, situazioni fra loro così diverse. Le valli del Natisone sono una realtà marginalizzata in cui non è stato ancora messo in atto un vero e proprio piano strategico di sviluppo turistico. A mio avviso, viste le premesse, i risultati che stiamo ottenendo sono tutto sommato accettabili”.
Quali sono quindi i problemi con cui vi confrontate quotidianamente? “Una cosa fondamentale che secondo me ci manca come struttura sono le competenze specializzate. Per questo mi sarei aspettato che la Regione ci mettesse a disposizione un certo tipo di professionalità, in grado di valutare le nostre carenze e indicarci i possibili miglioramenti da realizzare. Tecnici esperti in turismo e marketing che ci possano consigliare le azioni da intraprendere per aumentare la nostra attrattività e la nostra capacità ricettiva. Il che, a mio avviso, sarebbe ancora più utile degli stessi contributi pubblici per la gestione. Poi però, sottolineo, non si può pretendere che l’offerta del settore turistico delle valli del Natisone la faccia l’Albergo diffuso. Possiamo essere un elemento utile a questo scopo e ovviamente siamo diponibili a fare la nostra parte, ma serve un’azione di più ampio respiro che coinvolga – in primis, ma non solo – i nostri amministratori.”
Cosa ne pensa dunque della proposta di portare il vincolo minimo per la destinazione delle case vacanza dagli attuali 10 anni a 15? Potrebbe essere una soluzione? “Innanzi tutto non so se si possa modificare così unilateralmente un contratto sottoscritto dai vari soci. Anche si potesse, per quanto detto prima, non credo che, da noi, risolverebbe alcun problema. Le strutture dei nostri soci, infatti, sono sempre state a disposizione dei potenziali visitatori. Da presidente dico che per quanto riguarda la nostra associazione, non sono a conoscenza di nessun caso di trasgressione del regolamento, quali affitti mascherati o simili. Anzi, alzare il vincolo potrebbe sortire in questa realtà l’effetto contrario, ossia disincentivare le eventuali nuove adesioni.”
Come giudica quindi, alla luce di quanto detto, i risultati ottenuti dallAlbergo diffuso delle valli del Natisone? “Probabilmente non sono sufficienti, ma io direi che sono accettabili considerata la realtà in cui operiamo. Abbiamo messo in piedi una serie di iniziative (per esempio il collegamento con la rete dei ristoratori) che hanno anche prodotto qualche effetto positivo. I risultati del 2015 (anno in cui non abbiamo beneficiato del contributo regionale) e dell’anno in corso lo dimostrano. Nel 2015 c’è stato un aumento dei pernottamenti, rispetto all’anno precedente, di più del 30%. Cifre che, in attesa della chiusura dell’anno solare, riusciremo a confermare anche quest’anno.”

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  1. Albergo diffuso nelle Valli, vista la realtà i risultati sono accettabili

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