16 ott 2017

Iščejo rešitve za Učjo - In cerca di soluzioni per Uccea


Dimenticata da decenni, Uccea/Učja, un borgo piccolo sì, con pochi abitanti anche, ma strategico, con le sue strade: un’arteria che collega l’Italia con la Slovenia tramite la ex statale, oggi regionale 646, e con la via che mette in comunicazione il paesino con la Val Resia, passando per Sella Carnizza/Karnica.
Siamo a ridosso dell’area protetta del Parco delle Prealpi Giulie, in una zona turistica, percorsa ogni anno da migliaia di ciclisti e motociclisti, senza contare gli escursionisti. Eppure pare che, a eccezione del Comune, nessun ente si voglia interessare a quest’area. Senza telefono o con linee a singhiozzo da più di 10 anni. Un’ex caserma, quella della finanza, che cade a pezzi e inquina. Senza copertura per la telefonia mobile, con tutti i rischi che questo comporta per residenti, automobilisti e turisti italiani e stranieri. Una parte di montagna dalle enormi potenzialità lasciata a sé stessa, con percorsi della vecchia guerra fredda non valorizzati, depredati, arrugginiti, sconosciuti.
La goccia che fa traboccare il vaso arriva il 10 agosto scorso. La causa un nubifragio, che non è il primo. Ma è più forte e fa cadere tralicci della corrente e tantissime piante. Il versante è massacrato: 300mila metri quadrati di territorio a pezzi. Non si passa sulla strada. Uccea e i suoi abitanti di «serie b» restano isolati per giorni: sono solo 17 ma pagano le tasse e le bollette come tutti, oltre a mantenere viva la frazione. Uccea non è la terra di nessuno: è un paese con la dignità di qualunque altro borgo abitato. Allora gli alberi vengono rimossi. Ma la strada, la regionale, non è comunque agibile tra Passo Tanamea e il bivio per Uccea: ci possono transitare solo i mezzi di emergenza. Chiunque altro, se passa, lo fa a suo rischio e pericolo. Anche adesso.
Il sindaco di Resia, Sergio Chinese, non ci vede più e convoca con la massima urgenza il sindaco di Bovec, Valter Mlekuž, e Friuli Venezia Giulia Strade. Se la regionale 646 non è in ordine, infatti, Enel non può procedere con la posa di una rete interrata capace di garantire continuità di fornitura alle famiglie di Uccea. A oggi, infatti, tutte le utenze sono collegate a un generatore. Ma presto farà freddo, arriverà la neve. Le difficoltà aumenteranno. Non si può aspettare.
Al vertice vengono date rassicurazioni: meno di un mese d’attesa e poi, almeno per quanto riguarda la corrente, le cose torneranno alla normalità. E-Distribuzione ha già ottenuto le autorizzazioni necessarie: interrerà circa due chilometri di linea di media tensione da 20.000 volt. Fvg Strade, per cui sono intervenuti il presidente Giorgio Damiani e il direttore della divisione esercizio Sandro Didonè, sta lavorando per il ripristino della viabilità e assicura che entro il 31 ottobre la 646 sarà riaperta, a senso unico alternato; nella stessa occasione sarà anche predisposto lo scavo per il posizionamento dei cavi elettrici.
Risolto quel problema, però, rimane quello telefonico, per cui il sindaco ha già sporto formale denuncia-esposto alla Procura di Udine. Sembra la sceneggiatura di un film degli anni Cinquanta, invece è la dura realtà che va in scena, sempre più spesso, nei paesi dimenticati sul confine tra il Friuli e la Slovenia. (Paola Treppo)
Učja je majhna gorska vas z majhnim številom prebivalcev, preko katere pelje bivša državna cesta, današnja deželna cesta 646, ki Italijo poveže s Slovenijo. Iz Učje se preko sedla Karnica vozijo tudi v dolino Rezije.
Vas se nahaja blizu varovanega območja Parka Julijskih Predalp. Območje vsako leto obiskuje na tisoče kolesarjev, motoristov in pohodnikov.
Že več kot deset let Učja z okolico ne razpolaga s stalnimi telefonskimi povezavami. Tu niso dosegljivi niti mobilni telefoni. Objekti iz hladne vojne se tam nahajajo pozabljeni, saj jih ne vrednotijo.
V četrtek, 10. avgusta, se je splošno stanje precej poslabšalo zaradi neurja, ki je podiralo drevesa in električne drogove. Posledice lahko še danes opažamo na 300.000 kvadratnih kilometrov. Po cesti ni bilo dovoljeno voziti in tako so Učjarji ostali brez nobene povezave s svetom za mnoge dni . Saj jih je le 17. Kasneje so drevesa odstranili, a ostaja vsekakor cesta še zdaj prevozna le za reševalna vozila med prelazom Ta-na-meji in razpotjem za Učjo.
Rezijanski župan Sergio Chinese je pred kratkim sklical nujno srečanje z bovškim županom Valterjem Mlekužem in deželno cestno družbo Friuli Venezia Giulia Strade. Deželno cesto 646 mora spet biti pospravljena, da lahko italijanska energetska družba Enel položi podzemne kable in zagotavlja Učjarjem električno oskrbo. Trenutno obremenjujejo vsa gospodinjstva en generator. Vendar bo kmalu prišla zima z mrazom, snegom in večjimi težavami.
Na srečanju so zagotovili, da bodo v Učji spet razpolagali z električno oskrbo. V imenu družbe Fvg Strade sta predsednik Giorgio Damiani in direktor Sandro Didonè zagotovila, da bo deželna cesta 646 do 31. oktobra spet odprta, promet bo pa urejen izmenično enosmerno. Hkrati se bodo lotili tudi polaganja kablov.
V zvezi s telefonskimi težavami Učjarjev je rezijanski župan Sergio Chinese že vložil ovadbo na vidensko javno tožilstvo.

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