17 feb 2018

Tre ore di sloveno per anno scolastico

Non è uno scherzo. Potete crederci oppure no, ma per quest’anno scolastico, alla scuola primaria di Prepotto/Prapotno sono stati concessi fondi per insegnare solo 15 ore di sloveno. Ovvero tre ore per classe! Chiunque può facilmente immaginare cosa possano imparare i bambini in 180 minuti.
Più o meno lo stesso, comunque, succede in tutte le scuole con lingua d’insegnamento italiana che in provincia di Udine operano nell’area di tutela della minoranza linguistica slovena. La Regione Friuli Venezia Giulia eroga i contributi previsti dalla legge quadro di tutela delle minoranze linguistiche storiche (482/99) agli istituti comprensivi che ne fanno richiesta.
Fin dall’inizio sono state del tutto disattese le disposizioni particolari previste per Slavia Friulana, Resia e Valcanale dall’articolo 12 della legge di tutela della minoranza linguistica slovena (38/2001) in materia di istruzione. Secondo tale articolo «la programmazione educativa comprenderà anche argomenti relativi alle tradizioni, alla lingua ed alla cultura locali da svolgere anche in lingua slovena». Nelle scuole primarie e secondarie di primo grado, invece «l’insegnamento della lingua slovena, della storia e delle tradizioni culturali e linguistiche locali è compreso nell’orario curricolare obbligatorio determinato dagli stessi istituti nell’esercizio dell’autonomia organizzativa e didattica», così come gli istituti determinano anche le modalità di svolgimento delle suddette attività curricolari «stabilendone i tempi e le metodologie, nonchè i criteri di valutazione degli alunni e le modalità d’impiego dei docenti qualificati. Al momento della preiscrizione i genitori comunicano alla istituzione scolastica interessata se intendono avvalersi per i propri figli dell’insegnamento della lingua della minoranza».
È  giunto il momento, quindi, di rispettare le disposizioni inerenti l’insegnamento dello sloveno in provincia di Udine così come previste dalla legge 38/2001. I sindaci della Valcanale, delle Valli del Torre e di Prepotto stanno lavorando a un documento attinente alla tematica e le organizzazioni slovene dovrebbero stare dalla loro parte, soprattutto perchè, in questo caso, è in gioco la sopravvivenza dello sloveno in un’area molto vasta.

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