5 mar 2013


Lo scandalo esplode a poco più di un mese dalle elezioni

Fvg: costi “cari” della politica
Indagati molti consiglieri regionali

CONSIGLIO REGIONALE

Peculato è il reato ipotizzato dalla Procura di Trieste a carico di oltre un terzo dei 59 “parlamentari” della Regione Friuli Venezia Giulia, di più gruppi. Nel mirino della Guardia di Finanza le spese di rappresentanza. Scontrini di una discoteca della riviera triestina e acquisti di carne e di un 'treno' di pneumatici da neve tra i rendiconti per un ammontare di 885 mila euro nel 2011. Anche alcuni capigruppo tra gli indagati

ROMA -Lo scandalo dei ‘costi della politica’ tocca anche il Friuli Venezia Giulia, a poco più di un mese dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale. Oltre un terzo dei consiglieri regionali risulta infatti indagato per peculato. Sarebbero più di 20, sui 59 che compongono l’organismo istituzionale, indagati dalla Procura della Repubblica di Trieste. Tra gli indagati ci sono sia capigruppo che normali consiglieri, alcuni dei quali cercano la conferma alle prossime elezioni, e tra sedici giorni vanno chiuse le liste dei candidati.
L'indagine della Procura triestina, a cui si affianca un'inchiesta della Procura della Corte dei conti, è partita da alcuni mesi. Per la precisione a dicembre, quando la Guardia di Finanza si è presentata a palazzo del consiglio regionale e ha acquisito un'ampia documentazione di scontrini e rendiconti delle spese di rappresentanza sostenute dai consiglieri regionali. Per il 2011 il fondo per queste spese ammontava, per tutti i gruppi, a ben 885 mila euro, pari a circa 15 mila euro di spese per ogni consigliere.
Gli inquirenti hanno così scoperto anche spese di rappresentanza alquanto insolite come: gli scontrini di una discoteca della riviera triestina, quelli di un acquisto in macelleria e il pagamento di un 'treno' di pneumatici da neve. Illustrando i termini dell’inchiesta il procuratore generale della Procura di Trieste, Michele Dalla Costa, ha affermato: ''L'attenzione della Procura si è ovviamente orientata su spese che non potrebbero essere appuntate come spese di rappresentanza o di funzionamento dei gruppi consiliari. I consiglieri regionali indagati - ha proseguito - saranno sentiti solo qualora il magistrato avrà la necessità di contestare loro dei fatti specifici. Al momento nessuno sa ufficialmente di essere indagato''.
Tra le prime reazioni del mondo politico regionale, che si appresta alla campagna elettorale, quella del presidente della giunta, Renzo Tondo (Pdl), che ha proposto di azzerare i fondi ai gruppi nella prossima legislatura, in attesa di un regolamento chiaro. Lo sfidante di Tondo, la europarlamentare Debora Serracchiani (Pd), ha già annunciato il suo impegno affinché sulle liste del Pd non ci sia un'ombra dicendosi pronta a illustrare provvedimenti sui costi della politica. A guardare in silenzio, ma probabilmente a guadagnare consensi, c'è invece il candidato presidente del Movimento 5 Stelle, Saverio Galluccio.http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-b25f4ca5-b254-4ed3-9001-1a16a2f409ce.html

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