27 mag 2018

1° “Giornata mondiale delle api”



 2_euro_commemorativo_slovenia_2018_api.jpg da www.numismatica-visual.es autore BCE



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autore Mihael Simonic

Su iniziativa della Slovenia quest’anno, il 20 maggio, per la prima volta al mondo, è stata celebrata la” Giornata mondiale delle api”. Prima questa era solo la festa slovena degli apicoltori (il 20 maggio 1734 nacque il primo maestro dell’apicoltura nel mondo, Anton Janša), e lo scorso dicembre la proposta della Slovenia è stata finalmente confermata dalle Nazioni Unite.L’obiettivo di questa iniziativa è di ricordare almeno una volta all’anno l’importanza di api e impollinatori e fermare il comportamento insensato di distruzione di queste specie e quindi l’intera catena della vita nel mondo. Senza api, non ci sarà cibo, un terzo del cibo mondiale e quasi due terzi di frutta dipendono dalle api impollinatrici. Inoltre, le api contribuiscono anche al fatto che il nostro pianeta rimane rigoglioso e verde.L’apicoltura è molto diffusa in Slovenia ,infatti circa diecimila persone lavorano nel ramo. Si tratta di piccoli apicoltori con meno di 20 famiglie di api in media, quindi non producono abbastanza miele per il consumo interno, che è di circa due chilogrammi pro capite all’anno.Negli ultimi dieci anni, il consumo di prodotti delle api è stato fortemente promosso in Slovenia, la “colazione al miele” è stata introdotta negli asili e nelle scuole e nelle famiglie.In Slovenia sono diffuse l’apiterapia e il turismo apicolo,ha promosso i suoi apicoltori all’Expo di Milano.Le api erano uno dei cinque temi presentati nel padiglione sloveno in modo interattivo e multimediale. La presentazione ha anche sottolineato il valore artistico unico degli alveari sloveni, caratterizzato dalle arnie dipinte.Questa arte popolare è nata nella Gorenjska e in Carinzia verso la metà del XVIII secolo, come ricorda il Museo etnografico sloveno ,ha avuto il suo massimo sviluppo tra il 1820 e il 1880 per scomparire all’inizio del XX secolo .Sulle arnie dipinte troviamo motivi religiosi e di vita quotidiana, erano certamente in uso comune alla fine del XIX secolo e all’inizio del XX secolo nella Carinzia meridionale, della Stiria slovena nordoccidentale, centrale e settentrionale,nella Carniola settentrionale fino al goriziano.Questa arte è conosciuta in altre parti del mondo, dove è stata portata dagli apicoltori sloveni.La razza di api indigene slovena è la grigia della Carniola (ape carnica), la seconda più comune nel mondo. Questa razza è conosciuta in Friuli, infatti anni fa degli apicoltori friulani hanno messo una postazione di api da seme nell’Alta Val del Torre ( Pian dei ciclamini) in quanto lì ci sono le condizioni ideali per l’allevamento delle api della Carniola . Il progetto comprende anche il Comune di Bardo/Lusevera e il Parco delle Prealpi Giulie,anche nelle Valli del Natisone,Resia e Val Canale ci sono molti apicultori.

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Arnia slovena a Padriciano (TS) ape carnicaFoto: SVSD /Barbara Kampos
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antiche arnie decorate
 da http://www.srcnotrbovlje.si/cebelarska-kulturna-dediscina-az-panj-in-cebelnjak/


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