31 ago 2016

Uscito il Dom del 31 agosto



In prima pagina sul numero del 31 agosto, il quindicinale Dom ricorda l’affetto che ha legato la gente della Slavia friulana e della Valcanale a mons. Dionisio Mateucig, il parroco di Camporosso e rettore del santuario di Lussari, scomparso lo scorso 30 agosto. Originario di Paciug, nel comune di Drenchia, è stato un vero pastore e uomo di buon cuore, impegnato nella cura della lingua e cultura slovene. Per alcuni anni ha presieduto la cooperativa che pubblica il quindicinale Dom e lo scorso anno aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio insieme ai sacerdoti della Slavia friulana mons. Marino Qualizza, don Mario Gariup e don Natalino Zuanella.
Cresce l’interesse per l’insegnamento della lingua slovena nelle scuole dell’obbligo, si tratta di un diritto per tutti come titola la prima pagina e all’interno sono pubblicati i dati relativi alle iscrizioni nelle scuole dell’obbligo di Slavia friulana, Resia e Valcanale. Slitta di qualche mese a San Pietro il trasferimento dell’istituto Comprensivo bilingue nella sede di viale Azzida, la cui ristrutturazione dev’essere ancora completata.
Nella pagina di vita religiosa in apertura c’è il pellegrinaggio diocesano alla Madonna di Castelmonte il prossimo 8 settembre, con la preghiera verrà ricordato il 40° del terremoto in Friuli del 1976 e l’Anno santo della misericordia. Nella stessa pagina viene sottolineato, in un articolo di Ilaria Banchig che vive a Cracovia, il clima di fratellanza e condivisione che ha animato le Giornate mondiali della gioventù.
Il Dom dedica spazio alla Rožinca, la Festa dell’Assunta nelle Valli del Natisone soprattutto a Drenchia, Mersino e Montemaggiore.
Si terrà sabato 3 e domenica 4 settembre sul Matajur la Festa della montagna, nel corso della quale verrà presentata la guida bilingue »In montagna coi bambini«.
È stato riaperto a Cedron il locale »Pestrofa« frutto dell’intraprendenza di alcuni giovani valligiani.
Nelle valli del Torre commissariato il Comune di Taipana, dopo le dimissioni del sindaco Grassato; le elezioni si terranno in primavera.
»Melodie in paese« è la rassegna corale che con un ricco repertorio di canti in italiano, sloveno e tedesco e con un’ampia partecipazione di pubblico ha colorato l’estate valcanalese.
In Val Resia c’è chi ancora ridicolizza teorie accreditate dal metodo scientifico sull’origine del popolo e della lingua slovena parlata in Valle.
Nell’alta Valle dell’Isonzo in Slovenia hanno salutato il sacerdote Ivan Gregorc, che ha operato a Drežnica e per due mandati è stato decano di Kobarid.
La pagina dello sport ricorda l’inizio imminente dei vari campionati, nel frattempo la Valnatisone ha debuttato con una sconfitta in Coppa Italia.
In ultima pagina il quindicinale ricorda l’appuntamento settimanale a San Pietro con la messa in lingua slovena, che riprenderà sabato 3 settembre alle ore 19.15.
continua in sloveno http://www.dom.it/ne-prezrite-v-domu-31-avgusta_uscito-il-dom-del-31-agosto/

Dal Messaggero Veneto del 31/08/2016 articolo di Barbara Cimbaro


Mons.IVAN TRINKO "Padre della Benečija "

!863-1954



"O ti zemlja rodna,
  zemlja bedna,
  ki te milost božja,

  meni v last je dala" (I. Trinko)

"O terra natia,
  terra misera,
  piccola,
  che la grazia divina,
  mi ha donato"
(traduzione)


Ivan Trinko è nato nel 1863 a Tarčmun/Tercimonte,paesino delle Valli del Natisone/Nediške doline,sulle pendici sud -ovest del Matajur.
 Frequentò le scuole elementari a Cividale, e nel 1875 si recò a Udine nel seminario.Disse la prima Messa nel 1886.
Divenne prefetto del seminario e per tre anni studiò filosofia ,russo, polacco e ceco . Nel 1889 divenne professore di filosofia e di italiano presso la scuola secondaria inferiore, nel 1894 assunse la cattedra di filosofia nel seminario, che ha mantenuto fino al suo ritiro. Nel  tempo libero insegnava agli studenti della Benečija la lingua letteraria slovena.
Nel 1942 a Udine ebbe un incidente ,dopo la dimissione dall'ospedale smise di lavorare e ritornò ottantenne a Tarčmun nella casa dei nipoti.Aveva una stanza e cappella,leggeva,studiava,riceveva gli amici e lì rimase fino alla sua morte nel 1954.Fu scrittore,poeta,filosofo,compositore,traduttore,linguista,critico,disegnatore e geologo.
Il Circolo Culturale - Kulturno Društvo Ivan Trinko  di Cividale è a lui dedicato come anche alcune scuole slovene del Friuli.Il Comune di Cividale gli ha dedicato la via dove si trova il circolo I.Trinko.
Fu una grande figura che risvegliò la coscienza nazionale della Benečija, perciò è chiamato anche "padre della Benečija".


RICORDI

Ricordo quando morì,anche se ero bambina. Non potei partecipare al suo funerale,perchè per raggiungere Tarčmun bisognava percorrere un lungo tratto attraverso il sentiero.Era il lontano 1954 e non tutti i paesi avevano le strade!
Monte Matajur
foto di archivio

30 ago 2016

Le piante che proteggono al rifugio Pelizzo sul Matajur




Una serata particolare al rifugio Pelizzo quella di sabato 23 luglio, fin dal titolo: ‘La magia delle antiche raccolte rituali – dal Prajtl alla Rožinca: le piante che proteggono’. Un pubblico di curiosi, appassionati e molti esperti ha seguito con attenzione Lucia Pertoldi, originaria di Scrutto che ora vive ad Azzida, esperta e con un sapere infinito sull’argomento e che, tra l’altro, conduce una rubrica nell’ambito di una trasmissione molto seguita a radio Rai, ‘Vita nei campi’.  Non ha voluto mancare alla serata anche una voce ed un volto noto della Rai FVG, Armando Mucchino.
Tra le altre cose abbiamo scoperto come il prajtl, diffuso in Val Canale, che si preparara la settimana santa, ed i snopiči, pušjaci (mazzolini) che qui nelle Valli del Natisone si preparano per la Rožinca, siano molto simili: si legano assieme piante e fiori che crescono spontanee nei prati e nei boschi. Appesi sulle porte di casa, delle stalle o anche all’interno proteggono la famiglia e gli animali da malattie e disgrazie. Cornice della bella serata una mostra di disegni di Isabella De Crignis e piante dell’erbario di Angelo Sinuello. Per concludere in bellezza, una cena-degustazione in tema con l’argomento trattato.
http://novimatajur.it/cronaca/le-piante-che-proteggono-al-rifugio-pelizzo-sul-matajur.html

29 ago 2016

Vošnica-S.Maria Assunta 2016

Festeggiamenti religiosi in Val Torre-Villanova Grotte(Friuli)
Come ogni anno, a Villanova delle Grotte in Val Torre, il 15 agosto ha avuto luogo la Messa solenne cantata e suonata per i festeggiamenti dell'Assunta.La S.Messa,officiata dal Parroco nella chiesa dedicata a S.Floriano ,è stata allietata dal coro e dagli strumentisti di Villanova(Zavarh) e di Lusevera(Bardo) che hanno suonato e cantato in dialetto sloveno.Come di consueto,si è svolto il tradizionale bacio delle croci delle comunità vicine.
Storia della statua raccontata da don Renzo anni fa
La statua in legno è stata scolpita da un artista della Val Gardena nel 1927.La spesa è stata sostenuta dalle 220 donne del paese che si sono autotassate pagando 10 lire ciascuna.Pensando alle condizioni sociali del tempo,queste donne di montagna,si sono tolte" il pane dalla bocca"per pagarla. Da ciò si può capire quanto grande era la fede un tempo.
Al pomeriggio il Vespero e la processione lungo le vie del paese.

catena dei Musi

la canonica e il campanile

gli strumentisti

don Renzo Calligaro
parroco di Lusevera/Bardo

inizia la processione

la processione

il bacio delle Croci 
il parroco

Leonardo Cerno ad Amatrice con la Protezione civile

Messaggero Veneto del 28 agosto 2016
articolo di Barbara Cimbaro

26 ago 2016

Oggi lo scrittore Boris Pahor compie 103 anni

da wikipedia
Oggi lo scrittore triestino di lingua slovena Boris Pahor  compie 103 anni,infatti è nato il 26 agosto 1913 .Quella volta Trieste era austro-ungarica ed era l'unico sbocco sul mare  dell'impero con capitale Vienna. Fu testimone delle discriminazioni verso gli sloveni a Trieste,a 7 anni assistette dalla sua casa di Contovello all'incendio del Narodni Dom.,simbolo degli sloveni triestini.Durante la 2* guerra mondiale fu internato nei lager in Francia e Germania..Intervistato dal Fatto Quotidiano ,racconta cento anni di storia attraverso la sua vita , passata attraverso le persecuzioni nazifasciste.
" I fascisti mi impedirono di essere sloveno e i nazisti mi hanno portato nei campi di concentramento.Una volta a Trieste i manifesti e gli annunci erano scritti in 3 lingue:tedesco,italiano e sloveno.I fascisti sono gli autori di un genocidio culturale.A 7 anni mi hanno costretto a imparare una lingua che non conoscevo e tutte le mie opere raccontano una storia che nessuno si è preoccupato di raccontare bene."
I primi riconoscimenti li ebbe dalla Francia con  la Legion d’Onore da parte del presidente della Repubblica francese,in Italia dopo l'apparizione in Tv con il programma di  Fabio Fazio "Che tempo che fa" ebbe vari premi .così pure  fece la Slovenia che lo riabilitò.

Tanti auguri Boris Pahor -Vse najbolše Boris Pahor !!!

rielaborazione di vari articoli  di giornale

per saperne di più vai qui https://it.wikipedia.org/wiki/Boris_Pahor



Lo spirito Rainbow che popola la val Judrio


Un’antica profezia dei nativi americani, una filosofia che affonda le proprie radici nel crepuscolo dei movimenti della controcultura degli anni ’60 negli Stati Uniti. Poche semplici regole da rispettare al raduno: niente alcol né droghe, niente foto né apparecchiature elettroniche, niente prodotti chimici, neanche per l’igiene personale. Il nudismo invece, al gathering (raduno) della Rainbow family of living light, che si sta tenendo nella valle dello Judrio, è consentito e – precisiamo – assolutamente non obbligatorio.
Anche se i media, con tanto di paginone sul Corriere della sera e dirette televisive della tv di Stato, hanno preso spunto soprattutto dalle lamentele, pur legittime, di una famiglia di Melina per qualche sconfinamento di troppo di ragazze svestite.
L’accesso al campo invece, almeno fino a prima che scoppiasse la polemica mediatica d’agosto, è assolutamente libero.
Per arrivare al Welcome point, dove inizia la zona del raduno, bisogna percorrere a piedi, per una ventina di minuti, la strada bianca che porta a Ponte Clinaz. A lato della strada (i carabinieri hanno provveduto la scorsa settimana ad accertarsi che ci fosse un passaggio libero per gli autoveicoli, in caso di necessità) si alternano furgoni variamente decorati ad automobili anonime. Le targhe provano già che gli avventori provengono da tutta Europa.
Oltrepassato il filo di bandierine che delimita la zona del campo, infatti, italiano e sloveno non sono le lingue più sentite. Questo, ci spiegano, è il raduno europeo della famiglia Rainbow. Un evento che si tiene ogni anno in un posto diverso del continente e dura, secondo questa sorta di culto, un’intera fase lunare. L’anno scorso era in Ucraina, quest’anno doveva tenersi in Austria, ma un problema di autorizzazioni ha fatto ricadere la scelta sulla valle dello Judrio, nella porzione che ricade in comune di Stregna, dove il fiume segna il confine fra Italia e Slovenia.
Dal Welcome point, uno striscione colorato e una distesa di tende nel prato sottostante la strada, si prosegue verso Ponte Clinaz. Qui dove la valle si fa più stretta (e parecchio umida) e le uniche costruzioni sono quelle delle caserme abbandonate dell’ex valico (location in altri momenti perfetta per un film horror) sono accampati in ordine sparso altri avventori. Difficile stimare quanti siano, forse un migliaio, ma il viavai di persone è continuo.
Gente di tutte le età ma, sfatando lo stereotipo dell’hippie attempato della West coast, soprattutto giovani. E perlopiù vestiti. In alcune radure ci sono la cucina comune e un’area per i bambini. Un tapee segna il punto di ritrovo più vivace di questa comunità. A terra non una cartaccia né un mozzicone.
Il rispetto della natura, al raduno, è assoluto. Il tempo scorre a ritmi lentissimi, scandito dal suono di percussioni (suonate con cognizione di causa, si intende). E poi work-shop di danza, meditazione, giocoleria e lunghi abbracci in segno di saluto e accoglienza. Il tutto però avviene senza alcuna gerarchia e l’organizzazione è assolutamente ‘orizzontale’. Lo spirito è comunitaristico, se qualcuno avverte una necessità chiede, e la Rainbow family si mobilita. Basta un richiamo e parte il passaparola gridato, perché serve un dottore o perché bisogna scaricare un furgone strapieno di cassette di frutta e verdura. Gli acquisti comuni si fanno con quanto si raccoglie nel ‘cappello magico’ dove chi vuole lascia la propria donazione. E, per il periodo della durata del campo almeno, il non-sistema funziona. Una non-organizzazione, la Rainbow family, che tiene però anche alla propria riservatezza. Di solito scelgono posti più isolati di Ponte Clinaz, e le notizie sui luoghi dei vari gathering si ottengono solo con il passaparola o su ristrettissimi gruppi chiusi sui social network. Dal 1972, anno in cui è avvenuto il primo raduno improntato su questi valori, i Rainbow si rifanno alla profezia dei nativi americani che grossomodo recita: “Quando la Terra sarà devastata e gli animali quasi estinti, giungerà una nuova tribù di popoli di ogni colore, cultura e fede e questi, attraverso le loro opere e le loro azioni, renderanno di nuovo verde la Terra. Essi saranno la tribù dei Guerrieri dell’Arcobaleno”. Magari presuntuosi e non proprio puliti quanto all’igiene personale. Magari, anche per loro, questo è solo un modo per trascorrere le ferie per poi tornare ai normali impieghi che hanno. Ma non ci sono sembrati certo una minaccia per la società.http://novimatajur.it/attualita/lo-spirito-rainbow-che-popola-la-val-judrio.html

25 ago 2016

Umetnost doma na Planetu Bardo - L'arte al Planet Bardo

Terska dolina je tudi letos konec julija zaživela kot neke vrste prestolnica kulture. Že tradicionalna in vse bolj uspešna prireditev “Planet Bardo” je namreč tudi letos pritegnila številne obiskovalce, ki so lahko tu neposredno spoznali naravne lepote, posebnosti in bogato kulturno dediščino krajev ob vznožju Mužcev in ob izviru Tera. Planet Bardo, ki se nato v zadnjih dneh poveže s Praznikom emigrantov, pa pomeni predvsem umetniško kolonijo Alpe-Jadran, ko Terska dolina postane pravi laboratorij na prostem za umetnike iz Slovenije, Italije, Avstrije in drugih evropskih držav, ki v teh krajih, v naravi, med ljudmi in v njihovih pripovedih, iščejo navdih. V tem pa je tudi posebnost in odlika te prireditve, ki je nedvomno lepa pridobitev za Tersko dolino.
Letos so na Planetu Bardo “pristali” Eriz Moreno iz baskovskega mesta Getxo, Gianni Maran iz Gradeža, Benečanka Elena Guglielmotti, Helga Cmelka iz kraja Brunn am Gebirge v Avstriji, Luigi Brolese iz Čente, Nina Bric iz Ljubljane in Bluer (Lorenzo Viscidi) iz Benetk.
Nove kulturne ambasadorje Terske doline in njihov osebni ter svojevrstni poklon Bardu in njegovi okolici, je v soboto, 30. julija, pred odprtjem razstave po uvodnih pozdravih domačega župana Guida Marchiola in predsednika nove medobčinske zveze Tera, župana Povoletta, Andree Romita predstavil Dino Durigatto (sam je bil med protagonisti prve likovne kolonije leta 2011, op.ur.).
Eriz Moreno se je odločil, da bo obeležil svojo prvo izkušnjo v kampingu, ko je v šotoru prespal v sosednjem Triglavskem narodnem parku. V sliki Bluerja (vzdevek je Lorenzo Viscidi dobil zato, ker se v svojih umetninah poigrava z modro barvo) se zelena barva Terske doline veselo prepleta z modrino neba in same reke Ter. Gianni Maran se je odločil, da bo tudi v Bardu naslikal ribe, ki so lahko tudi simbol skupnosti, ki je povezana bolj močna. Helga Cmelka je v svoji umetnini besedilo pesmi obdala z modro barvo in raznimi okrasi na robovih (kompozicija spominja na tok reke). Nina Bric je z ironijo in mladostno vizijo ter s svojimi “nagajivmi dekleti” predelala grb Barda, pri tem pa ohranila njegove značilne elemente. Elena Guglielmotti se je odločila za ilustracijo, v kateri je združila like iz pravljic oziroma legend, cvetje, živali in dejansko vse, kar zaznamuje Tersko dolino. Luigija Broleseja pa je navdihnil obisk jame v Zavrhu oziroma kapniki, ki jih je tam videl.
Naj še dodamo, da so v nedeljo, v okviru Praznika emigranta, v Bardu predstavili tudi dvojezični vodnik Terska dolina-Alta Val Torre, ki ga je napisal Igor Cerno in ki je bil takoj deležen velikega zanimanja. Zato že razmišljajo o njegovem ponatisu.
Priročna knjižica pa je že obrodila prve sadove, saj so že zabeležili velik porast zanimanja za Tersko dolino in njeno naravno in kulturno bogastvo.
Trajnostni turizem z ovrednotenjem naravnih in kulturnih značilnosti pa predstavlja lepo priložnost za te kraje, ki so v zadnjih sto letih zabeležili hud demografski padec (leta 1921 je tu živelo 3330 ljudi, leta 1961 je bilo prebivalcev 1910, leta 2011 pa že samo 700, stanje pa se še naprej slabša) in zato tudi dejansko potrebuje nove možnosti za razvoj.
http://novimatajur.it/cultura/umetnost-doma-na-planetu-bardo.html

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Taipana, il sindaco: “Le mie dimissioni sono irrevocabili”

“Le mie dimissioni sono irrevocabili, tanto più adesso che dopo le mie sono arrivate anche quelle del vice sindaco Alan Cecutti”. Non ci ha ripensato dunque Claudio Grassato, ormai a tutti gli effetti ex sindaco di Taipana. Una scelta, quella di Grassato, resa nota lo scorso 3 agosto.
Dopo che per due volte consecutive il consiglio comunale non aveva approvato il Dup (Documento unico di programmazione) e quindi neanche il bilancio di programmazione dell’Ente. Anche nell’ultimo tentativo della giunta, il 31 luglio, tre consiglieri eletti in maggioranza (fra questi anche l’ex vicesindaco Elio Berra) avevano espresso il proprio voto contrario al testo, sommando i propri “no” a quelli di tre consiglieri dell’opposizione. Si conclude così la lunga crisi che ha caratterizzato l’attività amministrativa del comune sin dall’agosto 2015, quando proprio Elio Berra si era dimesso dalla giunta Grassato.
Inevitabile ora (secondo Grassato ci vorrà almeno ancora una settimana) che la Regione nomini un commissario sciogliendo il consiglio comunale, in attesa che si tengano nuove elezioni. Nel frattempo, ci spiega il sindaco dimissionario, “il commissario approverà il bilancio garantendo almeno che ripartano le opere pubbliche per cui avevamo previsto importanti investimenti”.
Secondo Grassato inoltre, il commissario potrebbe anche approvare per Taipana lo statuto dell’Uti del Torre.
Proprio su questo tema si era manifestata per la prima volta in consiglio la spaccatura tra i consiglieri eletti in maggioranza e, in modo analogo a quanto avvenuto per il bilancio di programmazione, il consiglio aveva bocciato, contro il parere di sindaco e giunta, l’ipotesi di aderire al nuovo ente previsto dalla riforma degli enti locali della Regione. “Con l’adesione all’Unione – ci dice Grassato – il comune di Taipana otterrà importanti fondi da poter investire”. 124.250,11 euro, precisa l’ex sindaco in un ‘avviso alla popolazione’ pubblicato anche sul sito istituzionale del comune, sui 922.199,68 che la Regione, nel recente assestamento di bilancio, ha assegnato proprio all’Uti del Torre.
“Siamo il secondo comune – scrive sempre Grassato nell’avviso – su dieci (dell’Uti del Torre ndr.) ad avere la maggiore assegnazione. Se questa è la mancaza di tutela e la fine del nostro Comune come ha scritto e sottoscritto qualcuno, lascio a Voi ogni valutazione.”http://novimatajur.it/attualita/taipana-il-sindaco-le-mie-dimissioni-sono-irrevocabili.html

Bilingue, slitterà di qualche settimana l’ingresso nella sede


Slitterà di qualche settimana, rispetto all’inizio del nuovo anno scolastico previsto per il 12 settembre, l’ingresso degli alunni dell’Istituto comprensivo bilingue di S. Pietro al Natisone nella sede ristrutturata di viale Azzida. A farlo sapere è il sindaco Mariano Zufferli, comunque soddisfatto per l’andamento dei lavori che si avviano a conclusione. “Le opere interne sono quasi terminate, quelle dell’area esterna inizieranno in questi giorni, stiamo attendendo i decreti della Regione per i finanziamenti ottenuti grazie alla legge 38 per la minoranza slovena, con quelli procederemo all’acquisto degli arredamenti”, fa sapere. A entrare per prime saranno le classi della primaria e della media inferiore, per ultime quelle della scuola dell’infanzia.
http://novimatajur.it/attualita/bilingue-slittera-di-qualche-settimana-lingresso-nella-sede.html

Taipana: chiesa San Mattia

                                                            Taipana: chiesa San Mattia





foto di Jean Marc Pascolo

È del 1353 la prima chiesa di San Giuseppe edificata a Taipana, decorata con ancone lignee scolpite da Ser Giosfatte de Lordavinis di Maniago. Opere andate perdute nel sisma Taipana: chiesa San Mattia. È del 1353 la prima chiesa di San Giuseppe edificata a Taipana, decorata con ancone lignee scolpite da Ser Giosfatte de Lordavinis di Maniago. Opere andate perdute nel sisma del 1511 che rase al suolo tutti i territori dell'attuale provincia di Udine. La chiesa ricostruita, scialba nelle strutture e nella ricchezza di opere d'arte, venne abbandonata nel 1897 in seguito alla costruzione della nuova e più centrale chiesa dell'Apostolo San Mattia.

La partenza delle rondini

Monteaperta-Viškorša
grazie Jean Marc!

Comune di Taipana commissariato-Komisar na tipajskim komunu

Dopo le dimissioni del sindaco, Claudio Grassato, e del vicesindaco, Alan Cecutti, il Comune di Taipana sarà guidato, fino alle elezioni della prossima primavera, da un commissario nominato dalla Regione. La crisi, scoppiata un anno fa con le dimissioni del vicesindico Elio Berra, il quale contestava a Grassato la volontà di entrare in un’Unione territoriale intercomunale del Torre irrispettosa del territorio montano e della minoranza slovena, è diventata irreversibile dopo la doppia bocciatura in consiglio comunale del bilancio consuntivo. Ancor prima Berra e altri tre consiglieri di maggioranza, unendo il proprio voto a tre dell’opposizione, avevano impedito l’ingresso di Taipana nell’Uti.
V Tipano bo paršu komisar, ki bo imeu po rokah kamun do voliteu spomladi hlietu. Potle ki je občinski svet dvakrat zavarnu bilanco za lieto 2015, je 3. vošta šindik Claudio Grassato odstopu. Cajt je imeu do 23. vošta, de bi se premislu, a se nie. Kamun bi imeu imieti v rokah do voliteu vičesindik Alan Cecutti, a tudi on odstopu. Pruzapru je kriza na tipajskim kamunu ratala že ‘no lieto odtuod, kar je odsopu vičešindik Elio Berra, ki je biu priet kar 15 liet šindik. Odstopu je, zatuo ki je biu Grassato za vstop Tipane v Tersko nadkamunsko unijo, ki po Berri zanemarja teritorij v gorah in ne spoštuje slovenskega jezika in kulture. K Berri so se v kamunskim konseju pardružili še trije konsiljeri iz večine, takuo je Grassato ostu brez zadostne podpuore.
http://www.dom.it/komisar-na-tipajskim-komunu_comune-di-taipana-commissariato/

24 ago 2016

Scuola dell'Infanzia Graham Hill a Vedronza (Lusevera-Bardo)

Scuola dell'Infanzia Graham Hill Vedronza donata a seguito del terremoto del 1976 :l'incasso di una gara a                                                        favore della comunità di Vedronza.

40 anni dopo si ricorda la donazione
Foto di Guido Marchiol







                       1976-  Scuola dell'infanzia Graham Hill

1929-1975


Norman Graham Hill (Hampstead15 febbraio 1929 – Arkley29 novembre 1975) è stato un pilota automobilistico britannico, l'unico ad aver vinto la Triple Crown.

AVVISO

dal web
Per partecipare al dolore delle genti colpite stanotte dal terremoto fino a domani non posterò nulla.Invito gli amici a fare lo stesso.Il Friuli è particolarmente vicino alle popolazioni colpite dal sisma.Condividete,grazie !!!

Dal blog del Cavaliere i numeri utili http://websulblog.blogspot.it/

23 ago 2016

Frase

Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
                                                                       (Dalai Lama)

22 ago 2016

Baite aperte in Val Bartolo-Odprte koče v Vrtinjem logu


Sabato 27 e domenica 28 agosto in Val Bartolo/Vrtinji log, a circa un’ora di facile cammino da Camporosso/Žabnice, si svolgerà la festa “Baite aperte”. Le baite della Val Bartolo offriranno dalle 12.00 del sabato e per tutta la giornata di domenica specialità locali. Domenica in Val Bartolo è previsto anche un ricco programma di attività.
V soboto, 27., in nedeljo, 28., avgusta se bo v Vrtinjem logu nad Žabnicami odvijal praznik odprtih koč “Baite aperte”. V kočah v Vrtinjem logu bodo v soboto od 12. ure naprej in nedeljo cel dan ponudili domače dobrote. V nedeljo se bo v Vrtinjem logu odvijal tudi pester program dejavnosti.
http://www.dom.it/odprte-koce-v-vrtinjem-logu_baite-aperte-in-val-bartolo/

Monteaperta - Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo e San Lorenzo


Monteaperta, Chiesa Parrocchiale  di San Michele Arcangelo e San Lorenzo: 1976-2016 - il 40° anniversario del terremoto. 
Ieri e oggi... Prima era una chiesa vicariale dedicata ai Santi Daniele e Lorenzo, dei quali esisteva una Fraterna fino 1482. La Chiesa era già citata in documenti risalenti al 1585. 1705 venne costruita la sacrestia. Il 23 settembre 1708, Monteaperta supplica il Senato Veneto di elevare la loro chiesa in battesimale e sacramentale: si conferma che ad onta della distanza e della difficoltà delle vie, nessuna chiesa in montagna è sacramentale. Bambini morti senza battesimo, ed adulti senza sacramenti. Il Cornappo si attraversava 4 volte. La chiesa parrocchiale fu fatta solo sacramentale il 6 settembre 1710. Il 4 dicembre 1710, il Monsignore Patriarca permette finalmente di amministrare il battesimo in chiesa a Monteaperta. Monsignore Alessio Pievano di Nimis eleva con il decreto del 19 dicembre 1912 la chiesa San Michele Arcangelo a Curaziale. 1708 venne costruito il fonte battesimale. Sacramentale dal 31/07/1722. Nel corso dei secoli è stata oggetto di numerose ristrutturazione. 1785 furono ampliati il coro e la sacrestia. 1792 venne ampliata anche la chiesa. 1799 fù eretto l'altare dell'Rosario. 1801 un altare di marmo pregiato sostituì la bella pala del secante realizzata nel 1565. 1910 fù eretto il campanile con le rispettive campane: le campane furono rotte dagli occupanti tedeschi durante la prima guerra mondiale (due pezzi di bronzo erano sigillati nel muro della chiesa, raffigurante i Santi Ermacora e Fortunato, primi martiri). 1913 nel mese di settembre fu acquistato nel Tirolo (Austria) la statua della Madonna del Rosario. 1936 fu acquistato l'organo (un manufatto della classica fattura veneta settecentesca, fortemente danneggiato dal sisma del 1976 (oggi restaurato) databile a dopo la metà del sec. XVIII. La vecchia chiesa era riccamente decorata con affreschi dipinti da Titta Gori (1870-1941) pittore di Nimis. Sopra la volta del coro vi erano dei dipinti si dice di un noto pittore dell'epoca 1785. La Chiesa è stata ricostruita dopo la distruzione del terremoto del 1976 con a fianco un fabbricato residenziale, in contrasto con l'architettura locale. Il suo alto campanile è stato restaurato.
prima

oggi

                                                                                    foto di Jean Marc Pascolo

21 ago 2016

Slovit del 31 luglio

LJUBLJANA

«Rimboccarsi le maniche per recuperare gli anni perduti» Il tradizionale incontro sloveno in Parlamento Al 16° tradizionale incontro degli sloveni, che ha avuto recentemente luogo in Parlamento a Ljubljana, ha preso parte una nutrita rappresentanza di rappresentanti d’oltre confine e nel mondo. Sono intervenuti il presidente del Parlamento sloveno, Milan Brglez, e il ministro degli Sloveni d’oltre confine e nel mondo. Brglez ha ringraziato gli sloveni nel mondo per l’impegno che hanno profuso 25 anni fa, affinché la Slovenia fosse riconosciuta a livello internazionale. Senza il loro apporto, infatti, questo traguardo sarebbe stato raggiunto più tardi. Brglez ha sottolineato che negli ultimi 25 anni la Slovenia non è stata amministrata nel modo migliore, da qui la necessità di recuperare con duro lavoro e lungimiranza. I contenuti espressi da Brglez sono stati ripresi da Žmavc, il quale riguardo alla crisi economica e alla questione dei migranti, ha detto che in passato la Slovenia ha saputo superare i momenti critici e da essi trarre miglioramento. Il presidente della Commissione parlamentare per i rapporti con gli sloveni d’oltre confine e nel mondo, Ivan Hršak, si è rivolto soprattutto ai giovani che vivono al di fuori dei confini sloveni. «I giovani come sappiamo sono pieni di idee e di nuove prospettive nonché osservatori critici del presente», ha detto Hršak, che ha ricordato il ruolo degli sloveni d’oltreconfine, mentre la docente di legge europea all’Università di Vienna, Verica Trstenjak, che vive stabilmente all’estero da più di dieci anni, ha esortato gli sloveni all’unità. «Che la patria ci unisca e non ci divida», ha detto. Ha evidenziato anche alcune negatività della Slovenia attuale. Ha detto che lo Stato necessità di una magistratura, amministrazione pubblica, apparato sanitario e sociale efficaci. E necessita anche di governanti che sappiano considerare gli interessi dello Stato e non solo il proprio e dei partiti. Ha aggiunto che ciononostante in Slovenia il tenore di vita è migliore rispetto a 25 anni fa. Nel dibattito sono intervenuti, tra gli altri, Samo Pahor e il rappresentante dell’Unione agricoltori sloveni-Kmečka zveza, Erik Masten. (Primorski dnevnik, 1. 7. 2016)


Presidente riconoscente agli sloveni d’oltreconfine In occasione dei festeggiamenti del venticinquesimo anniversario dell’indipendenza della Slovenia, Borut Pahor, presidente della Repubblica, ha organizzato un ricevimento per i membri del consiglio governativo per gli sloveni d’oltreconfine e del Consiglio governativo per gli sloveni nel mondo. Pahor ha espresso agli ospiti grande riconoscenza per l’insostituibile apporto e sostegno che al loro meglio hanno espresso alla Slovenia, allorché 25 anni fa ha intrapreso i primi passi di un cammino indipendente. A nome del Consiglio governativo per gli sloveni d’oltreconfine, lo sloveno carinziano Gabriel Hribar si è congratulato con la Slovenia per il venticinquesimo della sua indipendenza. Hribar ha ringraziato il presidente Pahor, che da presidente del Governo sloveno ha presenziato all’installazione del primo cartello bilingue aggiunto nella Carinzia austriaca. A nome del Consiglio governativo per gli sloveni nel mondo, Martin Črnugelj, che viene dal Brasile, ha ringraziato il presidente della Repubblica per l’attenzione e l’interesse per gli sloveni nel mondo non solo a parole, ma anche nei fatti. (Primorski dnevnik, 2. 7. 2016)


Il ringraziamento del premier Miro Cerar alla seduta solenne comune del Consiglio governativo per gli sloveni nel mondo La stabilità politica è la condizione per il normale funzionamento di tutti i sottosistemi di uno Stato, ha detto il premier sloveno, Miro Cerar, alla seduta solenne comune del Consiglio governativo per gli sloveni d’oltreconfine e del Consiglio governativo per gli sloveni nel mondo. Lui stesso, quindi, continuerà ad adoperarsi per il mantenimento della stabilità e stando alle sue parole il Governo sarà rivolto al futuro. Alla seduta solenne convocata nel venticinquennale
dell’indipendenza della Slovenia proprio da Cerar, si sono riuniti i rappresentanti delle organizzazioni d’oltreconfine e d’emigrazione (dall’Italia Rudi Pavšič, Damijan Terpin e Michele Coren). Grato per tutto l’aiuto nella conquista dell’indipendenza della Slovenia, nonché per tutto il sostegno che offrono ancora oggi, Cerar li ha pregati di portare questo ringraziamento anche ai colleghi nelle loro organizzazioni. Secondo Cerar la Slovenia, infatti, alla conquista dell’indipendenza si è trovata di fronte a una prova difficile e la maturazione della nazione è ancora in corso, con successi e cadute. Abbiamo avuto molti successi, siamo diventati membri dell’Ue, della Nato e delle restanti organizzazioni internazionali, siamo riusciti anche all’interno con l’insediamento di istituzioni democratiche – ha detto ai convenuti riuniti. «Tuttavia sappiamo che ci attende ancora lavoro, non ci siamo ancora sviluppati come desidereremmo», ha sostenuto il premier. Per le nostre mancanze abbiamo anche contribuito a rendere da noi più profonda una crisi finanziaria e economica internazionale. Tuttavia negli ultimi anni ci è riuscito di trovare una strada e Cerar spera che si impari anche dagli errori del passato. Il presidente del Governo ha evidenziato l’attività esportatrice delle imprese e ha aggiunto che anche il Governo si adopera per essere il più aperti possibile. «Siamo riusciti nel consolidamento delle finanze pubbliche; l’ammanco di bilancio è diminuito sotto il 3%; è stato fermato il trend di crescita del debito pubblico, per questo non siamo più sorvegliati dall’Ue, i ratings crescono, anche i mercati finanziari ritengono la Slovenia come abbastanza stabile,» ha proseguito. Da qui la necessità di mantenere una politica di finanze pubbliche parsimoniosa. Molto importante è la crescita costante dell’occupazione, anche quella dei giovani, che l’anno scorso è aumentata del 20%. Secondo Cerar il governo spinge anche spiccatamente verso la collaborazione tra economia, scienza e istruzione; dopo molto tempo nel bilancio preventivo vengono nuovamente riservati più finanziamenti alla scienza. È all’ordine del giorno anche una riforma della sanità. La sanità pubblica è sicuramente buona, tuttavia la sua amministrazione per diversi anni è stata cattiva. Con misure concrete si intende iniziare a diminuire le liste d’attesa già quest’anno, mentre con riferimento alla prosecuzione della riforma delle pensioni si intende effettuare i primi passi il prossimo anno. Probabilmente già quest’anno ci sarà una nuova legge sull’assistenza di lungo periodo, oltre all’assicurazione di una sicura vecchiaia deve esserci preoccupazione del Governo anche per i giovani, ha ancora evidenziato. Secondo Cerar sulla mappa internazionale la Slovenia si può collocare come uno Stato di prestigio, che è uscito dalla crisi e ha contribuito a risolvere la questione dei migranti. Alla seduta hanno partecipato anche il ministro per gli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Gorazd Žmavc, e il ministro per la cultura, Tone Peršak. (Primorski dnevnik, 3. 7. 2016)

e tante altre notizie in italiano nel Slovit del Anno XX N° 7 (222) 31 luglio
2016 http://www.dom.it/wp-content/uploads/2016/07/Slovit-7-31.7.2016.pdf

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