12 ago 2016

CONOSCERE LA SLOVENIA

Koseška korita: cascate, gole e una chiesetta del ‘300

La Slovenia, si sa, è una vera miniera a cielo aperto di bellezze naturali. La valle dell’Isonzo (Soška dolina) è senza dubbio uno dei luoghi più incantevoli di questo piccolo paese, con il vantaggio, per noi italiani, di essere molto vicina al nostro paese. La gita che andiamo a fare oggi ci porta in un luogo decisamente poco conosciuto, dove, oltre alle immancabili bellezze naturali (gole, cascate, torrenti), avremo modo di apprezzare anche un piccolo capolavoro artistico. Saliamo quindi da Caporetto (Kobarid) fino aDrežnica, ai piedi del monte Krn, dove ci attende la magnifica e selvaggia Koseška korita.
Chiesa di S.Just
Il punto di partenza è il minuscolo abitato di Koseč, poche centinaia di metri oltre Drežnica (di cui abbiamo già parlato a proposito del suo splendido carnevale), dove abbandoniamo l’auto che ci ha portati fin quassù e procediamo diritti lungo la via, scendendo quindi, dopo aver oltrepassato il piccolo ponte stradale, sulla destra, seguendo le indicazioni per Koseška korita e la chiesa di Sv. Just. Superati un paio di cancelli che tengono chiuso il bestiame (tante sono le pecore che pascolano in questi pendii), ecco che ci appare subito la piccola chiesetta di San Giusto (cerkev Sv. Justa), nostra prima meta della giornata
La piccola chiesa è stata costruita nella seconda metà del ‘300 ed è considerata la più antica, ancora esistente, nella valle dell’Isonzo. Lo stile dominante è tardo-romanico, con influenze istriane, ma non manca qualche elemento gotico, come il presbiterio e la monofora dietro l’altare. Il vero tesoro di questa chiesetta è senza dubbio il suo interno dove troviamo, in buono stato di conservazione, degli splendidi affreschi della seconda metà del ‘400. Gli affreschi sono stati restaurati nel ’72, quando l’intera chiesa fu rimessa a posto (tetto, soffitto, pavimento e portale gotico).


affreschi nel presbiterio
Ai lati della finestra troviamo, piuttosto rovinate, le raffigurazioni di due santi, uno con la mitra, uno con il pastorale, mentre nella parte attorno alla finestra sono raffigurate, tra ornamenti vegetali, S.ta Barbara, S.ta Caterina e S.ta Elisabetta. Nel lato meridionale del presbiterio gli affreschi raffigurano la nascita di Cristo, mentre nel lato opposto, la morte di Maria. Quest’ultima si compone di quattro parti: nella prima sono raffigurati tre apostoli, nella seconda la dormizione della Vergine, nella terza quattro apostoli, mentre nella quarta i rimanenti cinque apostoli. In alto la figura di Gesù, con in braccio l’anima di Maria è circondata da due angeli.
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