Libera traduzione dall'allegato sulla Benečija del settimanale cattolico carinziano "Nedelja" scritto dallo sloveno Dejan Valentinčič che collabora con questo giornale.
http://issuu.com/nedelja/docs/benecija_priloga_screen/3
Don Renzo Calligaro,friulano di nascita (Buia), è parroco a Bardo-Lusevera dal 1973.Ha imparato lo sloveno, fatto non usuale fra i sacerdoti italiani e friulani ed ha contribuito alla traduzione delle letture di messa nel dialetto della val Torre.
All'inizio è stato minacciato,perchè predicava in sloveno,alcune persone uscivano dalla chiesa quando sentivano la parola slovena.
Oggi per fortuna le cose sono migliorate.Don Renzo nell'archivio parrocchiale ha trovato canzoni slovene ormai dimenticate e le ha insegnate. I parrocchiani hanno iniziato nuovamente a cantare in sloveno durante la messa domenicale,dopo più di un secolo in Chiesa è nuovamente presente la parola slovena.
Prima dell'istituzione a Bardo della Glasbena Matica (scuola di musica),si è dedicato all'alfabetizzazione musicale dei bambini insegnando a suonare vari strumenti.
Durante le prediche domenicali, sottolinea molto spesso che non si deve dimenticare le proprie radici,la lingua e la cultura degli antenati che sono una grande ricchezza.
BUOH LONI DON RENZO !!!
http://issuu.com/nedelja/docs/benecija_priloga_screen/3
Don Renzo Calligaro,friulano di nascita (Buia), è parroco a Bardo-Lusevera dal 1973.Ha imparato lo sloveno, fatto non usuale fra i sacerdoti italiani e friulani ed ha contribuito alla traduzione delle letture di messa nel dialetto della val Torre.
Oggi per fortuna le cose sono migliorate.Don Renzo nell'archivio parrocchiale ha trovato canzoni slovene ormai dimenticate e le ha insegnate. I parrocchiani hanno iniziato nuovamente a cantare in sloveno durante la messa domenicale,dopo più di un secolo in Chiesa è nuovamente presente la parola slovena.
Prima dell'istituzione a Bardo della Glasbena Matica (scuola di musica),si è dedicato all'alfabetizzazione musicale dei bambini insegnando a suonare vari strumenti.
Durante le prediche domenicali, sottolinea molto spesso che non si deve dimenticare le proprie radici,la lingua e la cultura degli antenati che sono una grande ricchezza.
BUOH LONI DON RENZO !!!
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