25 gen 2013

Scoperto in Friuli un ragno di 215 milioni di anni fa

Trovato nelle Prealpi Carniche, vicino a Forni di Sopra, il fossile è conservato nel Museo friulano di storia naturale di Udine
UDINE. Una quarta specie triassica di migale risalente a 215 milioni di anni fa e fino ad ora mai conosciuta. La scoperta avvenuta pochi giorni fa in Friuli (Italia nord-orientale) nelle Prealpi Carniche, vicino a Forni di Sopra. Le rocce di questa zona sono famose per i resti fossili di rettili, pesci, piante e crostacei ritrovati numerosi negli ultimi trent’ anni.
Il nuovo ragno, depositato ora al Museo friulano di storia naturale di Udine, è stato denominato Friularachne rigoi dai paleontologi Fabio Marco Dalla Vecchia dell’Institut Català de Paleontologia di Sabadell (Spagna) e collaboratore del museo udinese e Paul A. Selden dell’ university of Kansas a Lawrence (USA) in onore della regione dove è stato scoperto e del suo rinvenitore, Robero Rigo.
Le migali, meglio note come tarantole, sono tra i ragni più noti al grande pubblico a causa delle grandi dimensioni e della velenosità del morso di alcune di esse. La storia evolutiva dei migalomorfi, il gruppo al quale le migali appartengono, è poco nota perché i resti fossili dei ragni sono estremamente rari. Si pensi che dei ragni vissuti nell’intervallo del tempo geologico chiamato Triassico (durato oltre 50 milioni di anni, da 252 a 201 milioni di anni fa) si conoscevano solo tre specie, una dalla Francia, una dalla Virginia (USA) e una dal Sud Africa.
Lo studio di Rigo, pubblicato sulla rivista internazionale “Acta Palaeontologica Polonica”, ha rivelato che il ritrovamento è un migalomorfo, uno dei più antichi (secondo solo al francese Rosamygale grauvogeli, anch’esso vissuto nel Periodo Triassico). Ricorda il genere vivente Calommata e forse appartiene agli Atypoidea, il che estenderebbe indietro nel tempo la testimonianza fossile di questa superfamiglia di oltre 100 milioni di anni.
Friularachne era un ragno minuscolo, lungo meno di mezzo centimetro e con arti deambulatori sottili e di dimensioni subeguali, ma con appendici atte ad afferrare le prede (chiamati cheliceri) relativamente grandi, dirette in avanti e robuste, e altre appendici espanse alle estremità (chiamate pedipalpi) che indicano che si trattava di un maschio adulto. L’addome era ricoperto e protetto da un ampio scudo. Questo ragno viveva nelle isole che emergevano dal basso mare tropicale che copriva il Friuli 215 milioni di anni fa ed era contemporaneo dei primi dinosauri, le cui tracce fossili sono state trovate nel vicino Parco delle Dolomiti Friulane. Il fossile, come già ricordato, è ora depositato al Museo Friulano di Storia Naturale di Udine.

2 commenti:

  1. Come si una dire! cara Olga, incredibile ma vero!
    Ciao e buon fine settimana cara amica.
    Tomaso

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  2. Interessante, carissima, Udine non la conosco, per vedere il museo di storia naturale però la aggiungo al mio elenco di gite per la prossima primavera.

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