L’inzio della nuova legislatura regionale, con l’elezione di Igor Gabrovec (Slovenska skupnost) alla vicepresidenza del Consiglio e la nomina di Cristiano Shaurli a capogruppo del Partito Democratico, ha dato subito segnali incoraggianti per la comunità slovena. Così la nomina ad assessore di Loredana Panariti, goriziana che parla normalmente sloveno. «Tutti devono capire, senza che questo sembri una minaccia, che è cambiata la maggioranza. Sono cambiati, dunque, gli atteggiamenti, ma anche le priorità», afferma lo stesso Shaurli nell’intervista al nostro giornale. Per poi puntualizzare: «La minoranza slovena e i rapporti con la Slovenia sono una scelta prioritaria, per ragioni politiche e per ragioni di convinzione culturale». Il Friuli Venezia Giulia targato Debora Serracchiani segna subito, dunque, una rottura con il quinquennio di Renzo Tondo, per riportare la minoranza slovena al ruolo centrale che le spetta quale fattore fondante della specialità e canale privilegiato per i rapporti con la Slovenia. Il primo banco di prova è la questione della scuola bilingue. Si tratta di avviare al più presto la ristrutturazione della sede di San Pietro al Natisone, ma anche di estendere l’insegnamento alle Valli del Torre. C’è da superare il veto della direttrice scolastica regionale, che ha preso a pretesto la contrarietà dei soli consiglieri di opposizione di Taipana, quando a favore si sono espresse le amministrazioni comunali e soprattutto i genitori del territorio. Cambia registro anche la politica per la montagna. Già il fatto che Serracchiani abbia voluto mantenere per sé la delega rappresenta un chiaro segnale dell’importanza in cui tiene la questione. Subito si intende correggere la pasticciata riforma che ha soppresso le Comunità montane. L’assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, ha già messo i ferri in acqua. E Shaurli annuncia «una profonda revisione della legge sugli enti montani, che i sindaci non hanno condiviso. L’attuale processo di costituzione delle Unioni – afferma senza mezzi termini – andrebbe bloccato». Poi si tratta di trovare migliori soluzioni. Una delle quali potrebbe essere di certo la costituzione di un ente montano unico tra valli del Natisone e del Torre, caratterizzato da una forte presenza della cultura slovena e dai rapporti con la vicina Slovenia. È chiaro che minoranza slovena, politiche per la montagna e rapporti internazionali vadano di pari passo. Bene che la Regione li consideri priorità.
Svetnik Slovenske skupnosti Igor Gabrovec je v ponedeljek 13. maja na ustanovni seji postal podpredsednik novoizvoljenega deželnega sveta. Bivši župan Fojde Cristiano Shaurli pa vodi svetniško skupino Demokratske stranke. Odbornik za šolstvo je pa Loredana Panariti, ki doma govori v slovenščini. Te so lepe novice za slovensko narodno skupnost. »Slovenska manjšina in odnosi s Slovenijo ter skrb za gorski teritorij – je povedal časopisu Domu Shaurli – so med prioritetami deželne vlade«. Na klopeh opozicije sedi bivši župan občine Sv. Lienart in začasni upravnik Gorske skupnosti Ter, Nadiža in Barda Giuseppe Sibau, ki je dejal, da bo delal v prid Benečije.
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