Nelle valli del Torre popolazione in calo
V Terskih dolinah zmanjša se prebivalstvo
I dati dell’ufficio anagrafe del Municipio non sono ancora ufficiali, poiché mancano i conteggi del mese di dicembre 2013, ma l’andamento dell’anno appena trascorso è già fin troppo chiaro: la comunità dell’Alta Val Torre è in calo. Dopo un lungo periodo di sostanziale tenuta, anche Lusevera comincia quindi a soffrire del fenomeno dello spopolamento. Rispetto al 2012, il 2013 porta, infatti, un segno meno e, se si considerano gli ultimi 24 mesi, si evidenzia una flessione di circa 30 persone, pari al 4-5% dell’intera comunità. Si passa, infatti, da 700 abitanti a 673-670 in due anni. Un rapido sguardo sui numeri del passato più recente rendono meglio l’idea: nel 1981 la comunità ammontava a 984 cittadini, tra uomini e donne; nel 1991, quindi dieci anni dopo, si è scesi a 780. Da quell’anno lo spopolamento pareva essersi arrestato, contro ogni previsione: dal 1991, infatti, il numero di residenti è rimasto più o meno sempre lo stesso, con alti e bassi del tutto ininfluenti. Si è arrivati, pertanto, al 2001 con 788 persone (addirittura +8 rispetto a dieci anni prima). In questo decennio si è registrato un incremento di famiglie che hanno scelto di stabilire la loro residenza in Alta Val Torre, attirate dalla bellezza dei luoghi, dalla tranquillità del territorio, dalla sua vicinanza, comunque, a un centro urbano più grande, quello di Tarcento, e all’economicità delle abitazioni in vendita o concesse in locazione. A rendere attrattivo il comprensorio, anche la presenza di tutti i servizi di base: scuole, ufficio postale, farmacia, servizio di collegamento garantito per il trasporto pubblico, ecopiazzola, ambulatorio, uffici municipali efficienti, centri di aggregazione e di incontro, caserma dei carabinieri, negozio di alimentari e panificio. Poi l’inizio della caduta sotto il profilo demografico, causata da una concomitanza di fattori, non ultima la crisi. Dal 2001 al 2011, infatti, la valle ha perso 88 residenti, il 10 per cento del totale. Fenomeno che pare non essersi arrestato neanche nel 2012 e nel 2013, aggravato, peraltro, dall’aumento delle abitazioni messe in vendita. Oggi, nel comune di Lusevera, su 800 unità residenziali, solo 400 sono stabilmente occupate. Diverse sono seconde case, che si animano in estate con il ritorno degli emigranti per le ferie. Ma altre sono prime residenze, acquistate anche da persone venute da fuori, che hanno acceso un mutuo per poterle comprare.Tra gli effetti della recessione anche quello della decisione, poi, di rimetterle in vendita, senza peraltro raggiungere subito l’obiettivo. Il mercato immobiliare fermo ha portato, e non solo a Lusevera, a un deprezzamento delle case, stimato attorno all’80% del valore di base del primo acquisto. C’è chi ha messo in vendita la sua unità immobiliare e non è riuscito a trovare un compratore per anni, pur affidandosi ad agenzie specializzate. Tanto che sono diventati più numerosi ed evidenti i cartelli «vendesi» appesi su infissi e terrazzi.
V zadnjih dvelh letih se je prebivalstvo v Terskih dolinah zmanjšalo za 4-5%.
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