7 lug 2014

V spomin na žrtve vojne «Sradicare i nazionalismi»


SredipoljeV spomin na žrtve prve svetovne vojne je v nedeljo, 6. julija, potekal slavnostni koncert pred spomenikom v Sredipolju, ki so se ga udeležili predsednik Italijanske Republike Giorgio Napolitano, predsednik Slovenske Republike Borut Pahor in predsednik Republike Hrvaške Ivo Josipović. Koncert predstavlja osrednji dogodek v spomin na žrtve prve svetovne vojne na Goriškem, ki so se ga poleg predsednikov Slovenije, Italije in Hrvaške udeležili številni drugi predstavniki javnega življenja. Na koncertu so nastopili orkestri iz Berlina, Chicaga, Trsta, Dunaja, Francije in Sankt Petersburga, pridružili pa so se jim tudi gojenci tržaškega in videnskega konservatorija.
“Vogliamo contribuire a una celebrazione d’insieme, di respiro europeo, che si articoli naturalmente in analisi aderenti alle diverse esperienze nazionali, ma non si risolva in una frammentazione asfittica e divisiva, evitando antiche polemiche sulle responsabilità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, prima di partecipare al concerto “Concerto in onore dei Caduti di tutte le guerre” diretto dal maestro Riccardo Muti a Redipuglia, con il quale si sono aperte in Italia le celebrazioni per il Centenario della Grande Guerra. Ci sono voluti due spaventosi conflitti mondiali per arrivare a “una presa di coscienza – ha aggiunto Napolitano – dell’assoluta necessità di sradicare i nazionalismi aggressivi e bellicisti dando vita a un progetto e concreto processo di integrazione e unità dell’Europa”. Al concerto erano presenti anche i presidenti della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, e di Croazia Ivo Josipović, nonché la presidente del Consiglio federale austriaco Ana Blatnik. Sono stati accolti dalla presidente della Regione, Debora Serrachiani, e dal ministro della Difesa Roberta Pinotti. Ad assistere al concerto, che è stato promosso e organizzato con il concorso determinante dell’Amministrazione regionale e trasmesso in diretta dalla RAI, oltre alla Giunta regionale quasi al completo c’erano fra gli altri il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, e Franco Marini, presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale. L’esecuzione degli inni nazionali ha preceduto la “Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi, con l’orchestra e il coro composti da circa 400 artisti provenienti da tutta Europa. Solisti: Tatiana Serjan (soprano), Daniela Barcellona (mezzosoprano), Saimir Pirgu (tenore) e Riccardo Zanellato (basso). “Un’emozione rara, sensazioni che lasceranno un segno indelebile: da Redipuglia lanciamo un messaggio all’Europa”, ha commentato Serracchiani.

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