foto da fb Articolo sul Novi Matajur del 27 agosto 2014 |
Cerno ha svolto un breve excursus storico partendo dalle prime presenze di popolazioni slave nella valle,giunte probabilmente da Caporetto,attorno al 600.
Un'analisi che è proseguita con i primi documenti che fanno riferimento all'Alta Val Torre,la nascita dei paesi,la presenza di un vicariato Sclaborum (anche se il vicario resterà a Tarcento) fino ad arrivare al processo di insegnamento dell'italiano nelle scuole,ben documentato da un libro pubblicato nel 2004 dal Comune di Lusevera.In esso sono riportate le note di una delle prime maestre salite alla valle,Alessandra Molaro Ferrari.Erano gli anni della Prima guerra mondiale e Lassù,scriveva la maestra,nessuno parlava italiano.
Morandini si è invece soffermato sulla mancanza di una codificazione del dialetto sloveno dell'Alta Val Torre,il "po'našim " .Ha quindi parlato dei rituali della valle ma anche zone contermini, che "servono a differenziare le persone, a raccontare una storia profonda" .L'esempio del fuoco dell'Epifania : a Musi l'antica tradizione perduta è stata da qualche anno recuperata .
In un successivo momento Alessandro Manzano,membro dell'Associazione per l'Ape Carnica Friulana,ha annunciato l'introduzione della specie,che rischia l'estinzione,nella valle,nei pressi di Plan dei ciclamini.Una specie da valorizzare perchè si tratta di una delle più resistenti.
dal Novi Matajur
approfondimenti : http://www.dom.it/il-vicariato-slavo-di-torlano-a-met-800-e-la-breve-stagione-di-pre-zuanella/
http://www.mismotu.it/wp-content/uploads/2011/08/MiSmoTu.pdf vai a pag13 di MI SMO TU
incontro a Stella sulle ville slave nelle valli del Torre
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