Solidarietà alla storica Kersevan dopo l’attacco di Novelli
TRIESTE Più di cento firme in calce ad una lettera scritta per prendere le difesa della storica Alessanda Kersevan, bersaglio delle critiche sferrate dal consigliere regionale di
Forza Italia, Roberto Novelli. Critiche - secondo i firmatari della lettera, tra cui medici, docenti universitari, politici e ricercatori - dietro le quali si nasconde un disegno ben più pericoloso. «La deriva revisionista e il ritorno alla luce di neofascismi più o meno incravattati stanno prendendo nuovamente vigore - si legge nel testo -. Lo dimostra questo attacco mediatico ad una figura simbolica nella lotta al fascismo e alle sue colpe, vecchie e nuove, note o nascoste, che altri per decenni non avevano saputo o voluto denunciare. Alessandra Kersevan viene definita ancora una volta, in questa occasione dal forzista Novelli, “negazionista” delle foibe, con il preciso intento di ridurne e danneggiarne l'operatività e di sminuirne la preparazione storica, con una ridicola e deficitaria ricerca di informazioni basata “addirittura” su Wikipedia. Ma la ricercatrice, che beninteso in nessuna maniera può essere definita negazionista, pubblica e diffonde, tramite la sua casa editrice Kappa Vu, conclusioni basate su fatti che sono circostanziati, documentati, esposti alla critica e alla eventuale smentita, seguendo la metodologia scientifica della ricerca storica, e le pubblicazioni sulla questione delle foibe ne sono l'esempio più nitido. Se il consigliere Novelli avesse speso qualche minuto per informarsi meglio, avrebbe di certo capito che pubblicare volumi su un certo argomento non può in nessun caso significare la negazione di questo». Di qui l’affondo finale. «Il consigliere Novelli e chi ha accolto la sua istanza - conclude la lettera firmata da 108 cittadini -, forse vedono nel lavoro di Kersevan un pericoloso tentativo di riesumare dal dimenticatoio alcuni dei peggiori misfatti del fascismo durante la guerra e l'occupazione nazista».
Kappa Vu casa editrice
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