Sabato 14 febbraio, giorno in cui si festeggia San Valentino compratono di Stolvizza di Resia, alle ore 19, dopo la Santa Messa delle ore 18, nella medesima chiesa sarà presentata la guida storico-artistica «Ta solbaška cirköw ano te svete wuže po nes/La chiesa di Stolvizza ed i canti religiosi in resiano» realizzata in seguito ai lavori di ristrutturazione alla chiesa intitolata a San Carlo Borromeo che si sono potuti eseguire lo scorso anno.
In questa occasione l’Associazione culturale «Museo della Gente della Val Resia», in collaborazione con la parrocchia di San Carlo Borromeo ed il sostegno finanziario dell’associazione «don Eugenio Blanchini», ha voluto realizzare questa guida per tracciare la storia antica dell’odierno edificio di culto e delle precedenti chiese, nonché descrivere le maggiori opere d’arte in essa conservate.
Assieme ad un’analisi storico-critica degli aspetti dell’arte sacra, il lavoro si propone di sottolineare il rapporto che lega e ha legato, anche in passato, gli stolvizzani alle loro chiese e ai loro santi. Pur essendo questo edificio la chiesa nella quale molti paesani hanno ricevuto i Sacramenti della tradizione cristiana, rimane sconosciuta ai più la sua storia. Ciò è anche dovuto alla mancanza di studi approfonditi delle varie fonti archivistiche disponibili. Si è cercato quindi, nei limiti del possibile, di reperire informazioni scritte utili a ricostruirne le principali vicende inserendole nel quadro storico dell’epoca.
Nella parte conclusiva della guida trovano spazio i testi dei canti religiosi tradizionali della comunità parrocchiale di Stolvizza ancora in uso e quelli ancora vivi nel ricordo delle persone più anziane. Alla presentazione interverranno: don Gianluca Molinaro, vicario parrocchiale della Val Resia, il prof. Giorgio Banchig, presidente dell’associazione «don Eugenio Blanchini», Luigia Negro, presidente dell’associazione culturale «Museo della Gente della Val Resia» e Sandro Quaglia, autore della guida e curatore dei testi dei canti religiosi che illustrerà i principali contenuti del lavoro.
In questa occasione l’Associazione culturale «Museo della Gente della Val Resia», in collaborazione con la parrocchia di San Carlo Borromeo ed il sostegno finanziario dell’associazione «don Eugenio Blanchini», ha voluto realizzare questa guida per tracciare la storia antica dell’odierno edificio di culto e delle precedenti chiese, nonché descrivere le maggiori opere d’arte in essa conservate.
Assieme ad un’analisi storico-critica degli aspetti dell’arte sacra, il lavoro si propone di sottolineare il rapporto che lega e ha legato, anche in passato, gli stolvizzani alle loro chiese e ai loro santi. Pur essendo questo edificio la chiesa nella quale molti paesani hanno ricevuto i Sacramenti della tradizione cristiana, rimane sconosciuta ai più la sua storia. Ciò è anche dovuto alla mancanza di studi approfonditi delle varie fonti archivistiche disponibili. Si è cercato quindi, nei limiti del possibile, di reperire informazioni scritte utili a ricostruirne le principali vicende inserendole nel quadro storico dell’epoca.
Nella parte conclusiva della guida trovano spazio i testi dei canti religiosi tradizionali della comunità parrocchiale di Stolvizza ancora in uso e quelli ancora vivi nel ricordo delle persone più anziane. Alla presentazione interverranno: don Gianluca Molinaro, vicario parrocchiale della Val Resia, il prof. Giorgio Banchig, presidente dell’associazione «don Eugenio Blanchini», Luigia Negro, presidente dell’associazione culturale «Museo della Gente della Val Resia» e Sandro Quaglia, autore della guida e curatore dei testi dei canti religiosi che illustrerà i principali contenuti del lavoro.
V soboto, 14. febrarja ob 19. bo v cerkvi na Solbici predstavitev zgodovinsko-umetniškega vodnika o tamkajšnji cerkvi. Vodnik, ki nosi naslov «Ta solbaška cirköw ano te svete wuže po nes/La chiesa di Stolvizza ed i canti religiosi in resiano», je pripravil Združenje muzeja rezijanskih ljudi v sodelovanju z združenjem “Blankin” iz Čedada. Na predstavitvi bodo spregovorili: Giorgio Banchig, Luigia Negro in g. Gianluca Molinaro.
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