27 mar 2015

Ci scusiamo,ma potevano dirlo subito


...La delibera approvata dal Consiglio comunale di Pulfero ci costringe ad alcune precisazioni.Compito non facile perchè,seguendo un metodo collaudato,il testo è talmente infarcito di fantasiosissime ricostruzioni che diventa difficile per chi preferisce sempre la realtà dei fatti districarne l'intreccio.
   Procediamo con ordine.Affermare come ha fatto la maggioranza di Pulfero che gli articoli 2 comma 3 e 22 della legge regionale 26/2007"contrastano"che in provincia di Udine esistono "comunità diverse da quelle della minoranza nazionale slovena"della Regione è un'interpretazione giuridica (perchè poi,se è già così)questa delibera?) che neanche Saul Goodman(l'avvocato degli spacciatori della serie televisiva Breaking Bad) sarebbe stato in grado di fare.Innanzi tutto la tutela della minoranza "nazionale"-l'aggettivo è ripetuto alla nausea in tutto il documento-è solo un babau per spaventare i più piccini.In ossequio all'articolo 6 della Costituzione dello Stato italiano,infatti,tutte le leggi sono per la minoranza "linguistica".Non proprio una sfumatura di significato essendo  la "lingua" un elemento molto più oggettivo rispetto alle complesse implicazioni ( anche conflittuali) che comporta il concetto - novecentesco - di Nazione.La scelta è però assolutamente funzionale ai fini di una strumentalizzazione politica che rimanda addirittura all'appartenenza statale e ad inesititenti rivendicazioni territoriali .Come se,tornando,all'aggettivazione "nazionale" ,le leggi che tutelano il friulano imponessero la nazionalità non italiana ala maggior parte del territorio della regione.Nessuna tutela impone nulla a nessuno,tantomeno la nazionalità.
   Un'altra buona notizia è la codifica scritta del nediško ,grazie a vocabolari e grammatica avvenuta dopo secoli di tradizione solo orale.Come a sottintendere che nessuno prima avesse scritto nella parlata delle valli.Magari senza usare la g con il tettuccio l'abbiamo fatto e lo facciamo in tanti,da anni, e da molto prima che uscissero i libri di Specogna,il quale,tra l'altro e con tutto il rispetto,non è un filologo come lo definirebbe il documento di Pulfero.
   Dulcis in fundo,in tutta la delibera si definisce il neo-denominato nediško come lingua "autoctona","autentica","lingua medre" propria della comunità","espressione tradizionale della comunità "con un accento dunque "totalitario" che non lascia spazio ad altre interpretazioni:il nediško è la lingua delle valli,non un dialetto sloveno.
   Allo stesso tempo si chiede un confronto sereno,un dialogo una verifica per salvare il salvabile nella Slavia friulana con le associazioni slovene del territorio.
   Il tutto,a chiusura di tutto questo turbillon di illogicità,come premessa per l'unica parte che ci risulta onesta e sincera dell'intera operazione.
    Insomma, si chiarisce che ciò che interessa ,in fondo in fondo,è partecipare alla distribuzione dei fondi per la tutela per la minoranza slovena.
   Ma non era più facile dirlo subito che ci vogliono dei fondi sloveni per le proprie associazioni affinchè non tutelino il nostro dialetto sloveno?

fonte dal Novi Matajur del 25 marzo 2015

1 commento:


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