Il campanile di Pradielis/Ter dal calendario del Comune di Lusevera |
La costruzione della prima chiesa ed del primo campanile di Pradielis terminò nel 1884. Quel campanile, che si trovava sul piazzale antistante la chiesa, aveva un’altezza notevolmente inferiore all’attuale ed era anch’esso dotato di tre campane. Le prime due, che erano le più piccole, vennero fuse nel 1879 mentre la terza (cioè la maggiore) venne fusa nel 1884. Il peso complessivo delle tre campane raggiungeva circa 30 quintali. Terminata la sua funzione, con la costruzione del nuovo campanile, venne demolito nel 1930.
La chiesa venne gravemente danneggiata dagli eventi sismici del 1976 ed in seguito fu demolita. Di quella chiesa purtroppo non abbiamo conservato alcun ricordo storico.
La costruzione dell’attuale campanile di Pradielis iniziò nel 1902. A tale data infatti risale il primo progetto esecutivo modificato poi in corso d’opera.
L’opera, che è diventata il simbolo della frazione, ha un’altezza fino alla sommità della cuspide di 47,50 metri. Alla base misura 6,30 x 6,30 metri e le fondamenta hanno una profondità di circa 8 metri. Lo spessore del muro sempre alla base misura 1,35 metri, dai 4,50 di altezza in poi misura 1,15 metri e oltre gli 8 metri la misura si riduce a 90 centimetri.
Gli angoli sono costruiti da conci di pietra come pure in pietra lavorata risulta la cella campanaria. Sopra a questa si eleva la cuspide in calcestruzzo sostenuta da un tamburo poligonale.
Per raggiungere l’orologio è necessario salire un centinaio di scalini e dopo altri 5 metri si può raggiungere la cella campanaria che misura un’altezza di 9 metri. La cuspide finale misura altri 9 metri.
La costruzione dell’attuale campanile di Pradielis iniziò nel 1902. A tale data infatti risale il primo progetto esecutivo modificato poi in corso d’opera.
L’opera, che è diventata il simbolo della frazione, ha un’altezza fino alla sommità della cuspide di 47,50 metri. Alla base misura 6,30 x 6,30 metri e le fondamenta hanno una profondità di circa 8 metri. Lo spessore del muro sempre alla base misura 1,35 metri, dai 4,50 di altezza in poi misura 1,15 metri e oltre gli 8 metri la misura si riduce a 90 centimetri.
Gli angoli sono costruiti da conci di pietra come pure in pietra lavorata risulta la cella campanaria. Sopra a questa si eleva la cuspide in calcestruzzo sostenuta da un tamburo poligonale.
Per raggiungere l’orologio è necessario salire un centinaio di scalini e dopo altri 5 metri si può raggiungere la cella campanaria che misura un’altezza di 9 metri. La cuspide finale misura altri 9 metri.
Alla costruzione del campanile partecipò quasi tutta la popolazione di Pradielis e di Vedronza. La maggioranza della manodopera non venne remunerata ad esclusione di alcune persone con professionalità specifiche (fabbro, scalpellini, muratori e falegname ).
Della direzione lavori si occupò l’ingegner Giuseppe Del Pino di Magnano in Riviera.
Le pietre con le quali è stato costruito il campanile provenivano da una cava di Vedronza e venivano trasportate a Pradielis con un grosso carro trainato da due buoi. Le pietre venivano poi modellate dalle abili mani degli scalpellini Giovanni Battista Culetto di Cesariis ( Contin ) e Giovanni Toffoletti di Tarcento. Giovanni Battista Culetto era un emigrante stagionale che si recava ogni anno in Germania. Dovendo eseguire i lavori sul campanile per parecchi anni rinunciò a recarsi all’estero e per questo fu uno dei pochi operai regolarmente retribuiti. Tutti gli arnesi da lavoro che gli scalpellini adoperavano furono preparati dal fabbro Libero Angeli di Vedronza.
Buona parte degli interventi di carpenteria e di falegnameria furono eseguiti dal fabbriciere - cassiere Giuseppe Cher che si occupò anche di organizzare la festa dell’inaugurazione del campanile e delle campane (in allegato riportiamo il testo integrale di un articolo apparso sulla stampa riguardante la cerimonia di consacrazione delle campane).
Le vecchie campane furono trasportate nell’antichissima fonderia di campane G.B. De Poli di Udine e rifuse aggiungendo altro bronzo per rimodellare quelle attuali che misurano all’orlo della bocca rispettivamente cm. 138 – 121 e 107. Le campane furono issate sul campanile dopo il 13 marzo del 1925 provenienti da Aprato di Tarcento dove furono consacrate dall’Arcivescovo. Risuonarono per la prima volta il 19 marzo dello stesso anno in occasione della festa di San Giuseppe patrono di Pradielis.
I tristi eventi tellurici del 1976 provocarono forti oscillazioni alla parte più alta del campanile con lesioni alla muratura nonchè distacchi e scheggiature delle parti ornamentali in pietra. La lesione più importante era situata in una colonna della cella campanaria dove un concio era uscito dalla sua sede e solo per pochi centimetri rischiava di cadere a terra pregiudicando così la stabilità di tutta la parte sommatale del campanile.
Con interventi eseguiti nel 1983/84 si è provveduto al consolidamento di tutta la sua struttura.
fonte http://www.natisone.it/0_archivio_messe/messe2006/messe409.htm
Giugno
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