Il Museo Etnografico di Lusevera, fiore all’occhiello della comunità, conserva un patrimonio di testimonianze della cultura materiale. Istituito nel 1973, ha conosciuto un lungo periodo di chiusura dopo il sisma del 1976.
Solo nel 1981 il Museo riapre al pubblico, segno tangibile di un’emergenza ormai lasciata alle spalle. È, nello stesso tempo, la presa di coscienza che la ricostruzione deve essere anche recupero della memoria storica di un popolo attraverso la riscoperta e la valorizzazione di strumenti ed oggetti che ne hanno accompagnato la vita ed il lavoro, esemplificazione di come l’uomo abbia saputo adattarsi all’ambiente, di come egli ne abbia usufruito e di come abbia tentato di risolvere i problemi esistenziali.
Oggi il Museo è, a maggior ragione, espressione di un legame con un passato che non si vuole dimenticare, per non perdere la consapevolezza delle proprie tradizioni.
Nato per volontà di un gruppo di studiosi membri del Centro Ricerche Culturali di Lusevera, è stato riallestito grazie a prezioso lavoro di esperti del “Goriški Muzej” di Nova Gorica. Il Museo ha sede in quella che fu la latteria paesana.
Gli oggetti esposti venivano usati per i lavori domestici, per l’allevamento, l’artigianato, la produzione casearia, la religione. Il pezzo più singolare è un particolare tipo di sottoscarpa piatto di legno col quale si copriva il buco da semina. Molto caratteristici anche i dalmini, calzature in legno piuttosto alte da terra, molto utili per camminare in terreni acquitrinosi o anche quando ghiacciava.
Il Museo etnografico di Lusevera fa parte della RETE MUSEALE DELLA PROVINCIA DI UDINE Al link è disponibile una visita virtuale del Museo.
Il Museo è incluso nel progetto transfrontaliero ITALIA-SLOVENIA 2007/2014 denominato ZBORZBIRK
Museo Etnografico di Lusevera
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