29 giu 2015

Omaggio ad Aldo Klodič

Aldo Klodič
1945-2015
Beneška vičer 

Kuo tiho prihaja
beneška večer,
kar sonce za goro
umori se počas
an magle vžiga
da nebo se lašči,
potiska vse h kraju,
naj mierno zaspi.

Kuo krasno jo pieje
ponočni slavič,
buj tiho odguarja
v trave staržič
paržigajo po briegu
se vasne luči.
buskalce že migajo
an nuoč se nardi.

Smehe se igra luna
črno maglo
an zbuja duhuorja,
ki krule gu njo...
zvezde se pokažejo
z deleča, počas,
dvie pa so padle
na tvoj obraz.

Ti gledaš me milo
me stiskaš večer
goreče me vabiš
de pridem h tebe,
v ruto zavito
je naše telo
an nič nas ne mara,
pa jutre, kuo bo?

Vsa tale armonija
objame nas vse,
ki se čujemo živi,
četudi v tame,
zvonovi nas vabijo
na večerni "Oče naš",
Boga zahvalimo
vse tuole je za nas.

(Aldo Klodič)

Serata in Benečija

Come scende silenziosa
la notte beneciana ,
mentre il sole
si spegne lento dietro al monte,
accende le nubi
che illuminano il cielo
e induce ogni cosa
al meritato riposo.

Argenteo si alza il canto
dell'usignolo notturno,
più mite è la risposta
della cicala tra l'erba.
Sui monti si accendono
le luci sui paesi,
ammiccano le lucciole
e già si fa notte.

Sorride la luna
e gioca con la nuvola nera,
sveglia il gufo
che ululando risponde.
Lontano ,piano ,piano
paiono le prime stelle
e due sono cadute
sul tuo viso.

Dolce il tuo sguardo
mi stringe il cuore,
con ardore mi inviti
tra le braccia tue.
Avvolgono le lenzuola il nostro corpo.
Svanisce ogni timore
del domani.

L'armonia tutta
ci avvolge
e siamo vivi
anche nell'oscurità.
La campana della sera lontana
suona l'Ave Maria:
ringraziamo il Signore
tutto questo è per noi.

(Aldo Klodič)



Aldo Klodič  ( Grimacco 1945 - 2015) alla fine degli anni Sessanta del secolo scorso aveva iniziato a collaborare con il cappellano di Liessa, don Rino Marchig, e a cantare nel coro “Rečan”, col quale ha continuato per tutta la vita, per un lungo periodo anche come direttore. Ma il suo nome è legato soprattutto al “Senjam beneške piesmi”, il festival della canzone della Slavia, del quale è stato il motore per oltre 41 anni, avvicinando alla musica e al dialetto sloveno un gran numero di giovani. Il testo della canzone “Pustita nam rože po našim sadit” (lasciateci piantare i fiori a modo nostro), con la quale vinse il primo festival nel 1971, è ancor oggi una sorta di programma per la tutela dell’identità slovena nelle Valli del Natisone. Clodig è stato più volte presidente del circolo “Rečan”, ideatore e organizzatore di innumerevoli iniziative culturali, autore di testi teatrali e poesie in dialetto sloveno. Nel 2009 ha pubblicato la raccolta di versi “Duhuor an luna” (il gufo e la luna). da http://www.dom.it/zbuogam-aldo-klodic_la-slavia-piange-aldo-clodig/#











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