7 luglio 1915
"Me ne andrò al lazzaretto, vale a dire in un posto isolato, in un bosco sotto un ciliegio. Naso e labbra rosse. Mi curo da solo e leggo libri rinvenuti".
8 luglio 1915
"Al lazzaretto. Automaschera al viso. Noiosa. Tutto per… la patria".
10 luglio 1915
"Idem. Rivisto aeroplani e cannoneggiamento".
11 luglio 1915
"Si batte il Podgora. Al bosco. Messa a Vipulzano pel 36°. Grandissima affluenza, più grande del giorno del saccheggio. Tutti son a servire messa. Tutti convertiti dalla podgorite. Di notte un inaudito temporale sradicante tende, abbattute da granate a sazietà e fucileria terribile sul Carso".
Tratto dai diari di don Antonio Cuffolo
Cento anni fa la Prima guerra mondiale
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