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Ciril Zlobec - Poeta sloveno (n. Ponikve, Sežana, 4 luglio 1925). Espulso (1941) dal ginnasio italiano perché scriveva versi nella lingua materna, fu confinato negli Abruzzi e prese parte alla guerra partigiana. Redattore e direttore di riviste letterarie, esordì insieme ad altri tre autori con l'antologia Pesmi štirik ("Poesie di quattro", 1953), che segnò il distacco della poesia slovena dal realismo socialista. Sorretti da uno slancio vitalistico che trasforma in coraggiosa accettazione la disperante consapevolezza dei limiti dell'esistenza, i suoi versi si segnalano per la varietà dei ritmi, l'uso insistente della suddivisione strofica, la concretezza delle immagini (Pobeglo otroštvo "L'infanzia fuggita", 1957; Pesmi jeze in ljubezni "Poesie d'ira e d'amore", 1968; Kras "Carso", 1976; Nove pesmi "Nuove poesie", 1985; Moja kratka večnost , 1990, trad. it. La mia breve eternità: antologia personale, 1950-1990, 1991). Ha svolto un'importante attività di traduttore dall'italiano (Dante, Leopardi, Ungaretti, Sciascia , Moravia, ecc.). Tra le pubblicazioni successive ricordiamo l'antologia Dvom, upanje, ljubezen ("Dubbio, speranza, amore", 2005).
http://www.treccani.it/enciclopedia/ciril-zlobec/Domani il noto poeta e traduttore Ciril Zlobec entrerà nel suo 90esimo anno,per festeggiarlo a Ljubljana ci sarà un incontro letterario .La casa editrice "Mladinska knjiga"per onorarlo ha pubblicato un libro con 90 sue poesie d'amore, miracolo dell'anima e della poesia.
In una recente intervista ha affermato :-Dalle mie poesie d'amore ho fatto la storia della mia vita. L'amore è un sentimento universale, di amore si può impazzire, per amore puoi uccidere. Le grandi liriche d'amore sono di solito indirizzate verso un aspetto dell'amore:fortunato o sfortunato.Io descrivo mia moglie, che è anche fidanzata, madre ed amica.L'amore è la mia religione laica."
Skoraj himna di Ciril Zlobec
Brez prospodobe si ostala,
ne razgaljena, temveč nesramežljivo gola,
sama sebi edina prispodoba,
ne več lepa kot… temveč lepota,
ne več svetla, temveč zapeljivost,
ne več živa, temveč vse življenje,
krik, ki ogluši sam sebe
in je tišina, ki ji prisluškuje,
pogled, ki oslepi od pogleda nase
in oslepljen spregledaq,
ogenj, ki se rezdivja, da ugasne,
mir, ki vihraje drami,
vihar, ki mir prinaša,
ljubezen, bela v postelji,
zelena v travi,
modra v nebu nad seboj,
rdeč v zarji,
temna v noči
ljubezen,
sama sebi edina prispodoba,
ne več kot drevo, temveč preposto:
polončna kot ljubezen,
ne kot smrt, temveč preprosto:
ljubezen vodoravna kot ljubezen,
ti-jaz-midva.
Quasi un inno Grytzko Mascioni
Senza confronto sei rimasta,
non spogliata, ma vergognosamente nuda,
confronto solo con te stessa,
non solo bella, ma… bellezza,
non più luminosa, ma luce,
non più seducente, ma seduzione,
non più viva, ma tutta vita,
grido che assorda se stesso
ed è silenzio, che gli presta ascolto
sguardo, che un altro sguardo acceca
e accecato apre gli occhi,
fuoco, che s’infiamma per spegnersi,
pace destata dalle tempeste,
tempesta che cerca la pace,
amore,
bianco sul letto,
verde nell’erba,
azzurro nel cielo sopra di sé,
rosso al tramonto,
buio per l’intera notte,
amore,
solo a se stesso unico confronto,
non più come un albero, ma soltanto:
eretto dall’amore,
non come la morte, ma solo:
amore disteso come orizzonte,
tu–io, noi due.
fonte http://www.casadellapoesia.org/poeti/zlobec-ciril/quasi-un-inno/poesie
nel sito troverete questa ed altre liriche recitate dall'autore ed accompagnate dall'arpa
I 90 anni di Ciril Zlobec, poeta dell'amore
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