7 dic 2015

«Blanchini» da quasi 20 anni raggruppa gli sloveni cattolici


L’associazione culturale Blanchini tutela e promuove l’identità linguistica e culturale in Slavia, Resia e Valcanale Da quasi vent’anni l’associazione che prende il nome dal sacerdote sloveno Eugenio Blanchini funge da collante tra i cattolici sloveni in provincia di Udine. È stata istituita il 29 marzo del 1996 ed ha sede a Cividale. Grazie alla sua fervida attività, rappresenta un fattore insostituibile per gli sloveni della Slavia, Resia e Valcanale. L’associazione è composta da soci, provenienti da tutto il territorio in cui sono presenti gli sloveni, dai circoli e gruppi: «don Mario Cernet» (Valcanale), «Museo della gente della Val Resia», «Prosnid živi» (Prossenicco), «Lipa» e «Joanac» (Canebola), pro loco Nediške doline, gruppo degli slavisti e gruppo di «San Girolamo-Sloveni a Udine». E ci sono altri circoli e gruppi pronti a diventare soci dell’associazione. È sempre più fervida l’attività del Blanchini e delle associazioni affiliate. Per quanto riguarda quest’anno in primo luogo va menzionata la messa in lingua slovena, che viene celebrata ogni sabato nella chiesa foraniale a San Pietro e per la quale il Blanchini fornisce il supporto organizzativo. Si tratta dell’unica messa nell’intera Arcidiocesi di Udine celebrata interamente in lingua slovena e che, quindi, offre a tutti gli abitanti della Slavia l’opportunità di pregare e cantare nella propria lingua madre. A volte la messa è accompagnata da cori. Il 6 gennaio insieme all’Unione culturale economica slovena Skgz per la provincia di Udine e a nome della Confederazione delle organizzazioni slovene Sso organizza il più grande evento culturale e politico degli sloveni della provincia di Udine, il «Dan emigranta». In occasione del cinquantesimo di sacerdozio dei quattro sacerdoti sloveni mons. Marino Qualizza, mons. Dionisio Mateucig, don Mario Gariup e don Božo Zuanella, lo scorso 27 giugno ha organizzato nella chiesa foraniale a San Pietro la messa d’oro. La festa è stata così grande e partecipata che resterà a lungo nel ricordo degli abitanti della Slavia friulana e di tutti gli sloveni in Italia. Per il secondo anno consecutivo il gruppo «San Girolamo-Sloveni a Udine» organizza, in collaborazione con l’associazione Alpi e il Comune di Udine, il corso di lingua slovena per i bambini in età prescolare (dai due ai cinque anni). È frequentato da un buon numero di bambini provenienti da famiglie con almeno uno dei due genitori di lingua slovena che risiedono a Udine. Il corso tenuto da un’insegnante madrelingua è annuale ed ha luogo ogni sabato mattina per due ore alla scuola «Dante» di Udine. I membri del gruppo presentano la comunità slovena in provincia di Udine nell’ambito di vari corsi ed iniziative. Il 24 aprile l’associazione ha organizzato a San Pietro un interessante convegno in occasione del 70° dalla fine della Seconda guerra mondiale, al quale sono intervenuti gli europarlamentari Isabella De Monte e Alojz Peterle, lo storico Fulvio Salimbeni e il prefetto di Tolmino, Zdravko Likar. Quest’anno il Blanchini ha portato a termine anche il progetto «Impariamo, parliamo, scopriamo e tuteliamo la lingua a scuola, a casa e in chiesa», nell’ambito del quale il gruppo degli slavisti, in collaborazione con il Comune di Savogna, ha redatto la pubblicazione «Te rogamus audi nos», che racchiude il rituario e il dvd sulle rogazioni di San Marco a Tercimonte e a Montemaggiore. Si tratta di un’antica tradizione che dimostra il legame delle nostre genti al proprio territorio, al lavoro nei campi, ecc. Il dvd e il rituario sono stati presentati lo scorso 23 aprile a Savogna. In collaborazione con il Museo della gente di Val Resia il Blanchini ha presentato il 5 settembre a Stolvizza-Solbica il cd «Te solbaške svete wuže po nes», che raccoglie i canti sacri locali, di cui ha stampato anche il testo e gli spartiti. Un’iniziativa degna di lode se consideriamo che alcuni canti erano già stati dimenticati. In Valcanale il canto sloveno è ancora molto vivo. Il coro parrocchiale di Ugovizza su iniziativa del suo dirigente Osvald Errath ha registrato il cd «Bogu in Mariji v čast, ljudem pa v veselje» con allegato libretto con i testi. Il concerto di presentazione ha avuto luogo il 9 ottobre nella chiesa parrocchiale a Ugovizza. Nell’ambito del progetto «Impariamo, parliamo, scopriamo e tuteliamo la lingua a scuola, a casa e in chiesa» il Blanchini ha digitalizzato le ricerche sulle tradizioni slovene in provincia di Udine, che sono state pubblicate nel quindicinale Dom. Ha collaborato strettamente, anche quest’anno, con l’associazione Cernet. Una collaborazione che dura da tre anni e che il 24 ottobre ha portato all’inaugurazione della sede a Valbruna-Ovčja vas. Da due anni il Blanchini contribuisce alla pubblicazione del calendario da parete sloveno. Entro fine anno, a cura del gruppo degli slavisti, intende pubblicare un’imponente ricerca di M. Puntin e L. Iacolettig sulla toponomastica nella valle del Judrio (Comuni di Prepotto-Prapotno, Dolegna-Dolenje e Kanal). E non dobbiamo dimenticare l’organizzazione e la collaborazione a varie feste patronali, benedizioni, altre iniziative e presentazioni. Di particolare menzione la collaborazione ai convegni in Friuli Venezia Giulia e in Slovenia, volta a presentare la vita, l’attività e i problemi degli sloveni nella Slavia, Resia e in Valcanale. (Dom, 30. 11. 2015)
http://www.dom.it/wp-content/uploads/2015/12/Slovit-novembre-2015.pdf

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