Meno ricoveri e più intervento sul territorio, dunque, anche grazie alla presenza di una autoambulanza del 118 a San Pietro al Natisone (da gennaio) e di defibrillatori posti in varie località delle valli del Natisone. Martedì tre ne sono stati donati alle comunità di Pulfero, San Pietro e San Leonardo dall’Azienda ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, rappresentata dal commissario straordinario Mauro Delendi, mentre una quarantina di persone che hanno partecipato al corso per l’utilizzo del defibrillatore (26 lo realizzeranno entro breve) hanno ricevuto l’attestato di idoneità.
Nel corso della serata, prima dell’assessore regionale erano intervenuti anche il direttore del Distretto sanitario di Cividale, Luigino Vidotto, che ha sottolineato come proprio la fragilità (data dalla conformazione del territorio, dallo scarso tessuto sociale, dalla presenza di numerosi nuclei familiari con una sola persona e da altri elementi) contraddistingua queste zone, ed il responsabile del 118 e delle emergenze dell’ospedale di Udine Elio Carchietti, secondo il quale però “le valli del Natisone stanno vivendo una sorta di nuova stagione grazie anche all’obiettivo di coprire i tempi di attesa nel momento dell’emergenza sanitaria, va dato atto ai sindaci del territorio che si sono impegnati perché questo avvenga.”
http://novimatajur.it/attualita/telesca-meno-ricoveri-potenziato-il-sistema-di-soccorso-sul-territorio.html
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