Nel primo numero di quest’anno, il quindicinale Dom mette in primo piano il “Dan emigranta”, la festa degli sloveni in provincia di Udine, che ha avuto luogo lo scorso 6 gennaio a Cividale, alla quale sono intervenuti l’europarlamentare Isabella De Monte e il ministro per gli sloveni nel mondo Gorazd Žmavc. Oratrice ufficiale Anna Wedam, presidente dell’associazione slovena Cernet di Valbruna, la quale ha parlato a nome degli sloveni della provincia di Udine. “Respingiamo i nazionalismi, ha detto tra l’altro, vogliamo però mantenere e valorizzare ciò che siamo, la nostra lingua, le nostre usanze e trasmetterle ai nostri figli”. Protagonista del programma culturale il gruppo teatrale Beneško gledališče, che quest’anno festeggia i 40 anni di attività.
In primo piano anche il tradizionale incontro di inizio anno tra gli sloveni della provincia di Udine e della valle dell’Alto Isonzo, che avrà luogo sabato 16 gennaio a Tolmin, nel corso del quale interverrà il ministro degli esteri sloveno Karl Erjavec e verrà consegnato il premio Gujon a mons. Marino Qualizza, che lo scorso anno ha festeggiato il cinquantesimo di sacerdozio ed è direttore responsabile del nostro giornale. Come ogni anno l’incontro sarà preceduto dalla tavola rotonda sui programmi transfrontalieri tra Italia e Slovenia fino al 2020, vi prenderanno parte gli amministratori, esponenti del governo sloveno e della Regione Fvg e rappresentanti delle organizzazioni slovene.
La preoccupazione di preservare l’autonomia nella nostra espressione culturale e linguistica ma anche contenutistica del Dom che si appresta a festeggiare i 60 anni di attività viene sottolineata nell’editoriale. L’articolo di fondo del quindicinale lancia, invece, un monito affinché a causa della crisi migratoria non si chiuda il confine tra Italia e Slovenia, spesso definito “confine maledetto”.
In seconda pagina in evidenza la folla imponente, di oltre duemila fedeli accorsi al santuario di Lussari lo scorso 20 dicembre in occasione dell’apertura dell’anno santo. Soddisfazione anche per la messa in lingua slovena a San Pietro che nella notte di Natale è stata molto partecipata.
L’autonomia ed economia delle valli del Natisone nella repubblica di Venezia è il tema che la giovane storica slovena Ines Beguš ha affrontato nella sua tesi di dottorato conseguita presso il centro di ricerche scientifiche e la Facoltà di studi umanistici dell’Università del Litorale a Capodistria.
Le pagine dedicate alle nostre valli evidenziano la nuova giovane gestione del centro visite Vartacia a Tercimonte che lo scorso 2 gennaio ha riaperto i battenti; dal 22 gennaio al 22 febbraio saranno aperte le iscrizioni al prossimo anno scolastico, quest’anno all’Istituto comprensivo bilingue di San Pietro per le scuole primaria e media entrerà in vigore l’iscrizione elettronica.
Il Dom evidenzia anche le tradizioni natalizie quali la koleda che ancora oggi sopravvive nelle valli del Natisone, soprattutto nel Comune di Pulfero, e in Valcanale.
A Resia la scuola media facente parte dell’Istituto comprensivo di Trasaghis è salva, nonostante l’esiguo numero di iscritti, grazie agli effetti positivi della legge di tutela della minoranza slovena 38/2001.
Le associazioni sportive e ricreative nelle valli del Natisone, che per inciso hanno partecipato numerose ad un recentissimo incontro con gli amministratori locali sulle strategie da mettere in atto per accogliere al meglio il prossimo venti maggio il Giro d’Italia, continuano a movimentare il clima nelle valli come evidenziano le pagine sportiva e degli eventi.
In primo piano anche il tradizionale incontro di inizio anno tra gli sloveni della provincia di Udine e della valle dell’Alto Isonzo, che avrà luogo sabato 16 gennaio a Tolmin, nel corso del quale interverrà il ministro degli esteri sloveno Karl Erjavec e verrà consegnato il premio Gujon a mons. Marino Qualizza, che lo scorso anno ha festeggiato il cinquantesimo di sacerdozio ed è direttore responsabile del nostro giornale. Come ogni anno l’incontro sarà preceduto dalla tavola rotonda sui programmi transfrontalieri tra Italia e Slovenia fino al 2020, vi prenderanno parte gli amministratori, esponenti del governo sloveno e della Regione Fvg e rappresentanti delle organizzazioni slovene.
La preoccupazione di preservare l’autonomia nella nostra espressione culturale e linguistica ma anche contenutistica del Dom che si appresta a festeggiare i 60 anni di attività viene sottolineata nell’editoriale. L’articolo di fondo del quindicinale lancia, invece, un monito affinché a causa della crisi migratoria non si chiuda il confine tra Italia e Slovenia, spesso definito “confine maledetto”.
In seconda pagina in evidenza la folla imponente, di oltre duemila fedeli accorsi al santuario di Lussari lo scorso 20 dicembre in occasione dell’apertura dell’anno santo. Soddisfazione anche per la messa in lingua slovena a San Pietro che nella notte di Natale è stata molto partecipata.
L’autonomia ed economia delle valli del Natisone nella repubblica di Venezia è il tema che la giovane storica slovena Ines Beguš ha affrontato nella sua tesi di dottorato conseguita presso il centro di ricerche scientifiche e la Facoltà di studi umanistici dell’Università del Litorale a Capodistria.
Le pagine dedicate alle nostre valli evidenziano la nuova giovane gestione del centro visite Vartacia a Tercimonte che lo scorso 2 gennaio ha riaperto i battenti; dal 22 gennaio al 22 febbraio saranno aperte le iscrizioni al prossimo anno scolastico, quest’anno all’Istituto comprensivo bilingue di San Pietro per le scuole primaria e media entrerà in vigore l’iscrizione elettronica.
Il Dom evidenzia anche le tradizioni natalizie quali la koleda che ancora oggi sopravvive nelle valli del Natisone, soprattutto nel Comune di Pulfero, e in Valcanale.
A Resia la scuola media facente parte dell’Istituto comprensivo di Trasaghis è salva, nonostante l’esiguo numero di iscritti, grazie agli effetti positivi della legge di tutela della minoranza slovena 38/2001.
Le associazioni sportive e ricreative nelle valli del Natisone, che per inciso hanno partecipato numerose ad un recentissimo incontro con gli amministratori locali sulle strategie da mettere in atto per accogliere al meglio il prossimo venti maggio il Giro d’Italia, continuano a movimentare il clima nelle valli come evidenziano le pagine sportiva e degli eventi.
V prvi letošnji številki z dne 15. januarja, Dom postavlja v ospredje “Dan emigranta”. Gre za praznik Slovencev Videnske pokrajine, ki so tudi letos pokazali svoj pogum skozi besede glavne govornice predsednice združenja “Cernet” v Kanalski dolini, Anne Wedam. Med drugim je podčrtala, da »zavračamo vse nacionalizme, hočemo pa ovrednotiti to kar imamo in smo, naš jezik, naše običaje in značilnosti in jih posredovati našim otrokom«. Protagonist kulturnega programa je bilo Beneško gledališče, ki praznuje 40 let delovanja.
Dom napoveduje tudi tradicionalno novoletno srečanje Slovencev videnske pokrajine in Posočja, ki bo v Tolminu v saboto, 16. Januarja, in na katerm Slavnostni govornik bo podpredsednik slovenske vlade in zunanji minister Karl Erjavec. Gujonovo priznanje bodo letos podelili žlatomašniku in odgovornemu uredniku Doma msgr. Marinu Qualizzi, za veliko dobrega, ki ga je nardil za Slovence v Benečiji, Reziji in Kanalski dolini. Pred srečanjem bo okrogla miza o evropskih projektih do leta 2020, ki se je bodo udeležili župani iz Benečije in iz Posočja, predstavniki dežele Fjk, predstavniki slovenske vlade in slovenskih organizacij.
V uvodniku odgovornega urednika je izražena skrb za zaščito avtonomije petnajstdnevnika Dom, ki letos bo praznoval 50-letnico delovanja. Drugi članek na prvi strani opozarja pa na nevarnost, da bo zaradi navala beguncev spet padel »preklet konfin« med Italijo in Slovenijo.
Na drugi strani je govor o dvatisočglavi množici dvatisoč vernikov, ki so se 20. decembra lanskega leta ob odprtju svetega leta zbrali na Svetih Višarijah v Kanalski dolini. Tudi božična maša po slovensko v Špetru je bila množično obiskana.
Avtonomija in ekonomija Nadiških dolin v Beneški republiki je tema doktorske naloge mladae slovenske zgodovinarke Ines Beguš na Univerzi na Primorskem v Kopru. Zdaj je izšla v slovenščini in italijanščini.
Strani o domačih dolinah postavljajo v ospredju: novo mlado vodstvo centra na Vartčah v Sauonjski občini, ki so ga spet odprli 2. januarja; od 22 januarja do 22. februarja bojo potekali spletni vpisi za prihodnje šolsko leto na osnovno in srednjo dvojezično šolo v Špetru, medtem ko za v vrtec ostaja navadni »papirnati vpis«.
Dom predstavlja tudi božične in novoletne navade kot »koledo«, ki je še danes je živa v Nediških dolinah, predvsem v Podbuneški občini, in v Kanalski dolini.
V Reziji srednja šola, ki spada pod Državno večstopenjsko šolo v kraju Trasaghis, se je kljub maloštevilnemu vpisu rešila pred zaprtjem na podlagi pozitivnih učinkih zaščitnega zakona za slovensko manjšino 38/2001, saj v šoli poučujejo tudi rezijansko narečje.
Športna in rekreativna društva v Nediških dolinah, ki so se nedavno udeležila srečanja s krajevnimi upravitelji, da bi v najboljšem načinu 20. maja sprejeli Giro d’Italia, napredujejo z uspehi in raznoraznimi dogodki, kot kažeta športna in zadnja stran Doma.http://www.dom.it/ne-prezrite-v-domu-15-januarja-2016_non-perdete-nel-dom-del-15-gennaio-2016/
Non perdete nel Dom del 15. gennaio
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