IN MEMORIAM
La minoranza slovena gli deve molto È recentemente scomparso, all’età di 84 anni, Alessandro Pizzorusso, professore emerito dell’Università di Pisa, a lungo docente di Diritto pubblico e Diritto costituzionale. Uno dei pochi giuristi italiani che si sono occupati di minoranze nazionali e linguistiche. Presso l’editrice Einaudi nel 1993 pubblico il libro «Minoranze maggioranze», che ancora oggi rappresenta una delle opere scientifiche fondamentali sulla storia e situazione delle minoranze in Italia. In questo solco si inserisce anche l’opera di Sergio Salvi «Le lingue tagliate» che presenta all’opinione pubblica le lingue delle minoranze dalla Sicilia alla Calabria, Molise, Sardegna, Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Ad eccezione dei colleghi dell’Università di Pisa, che lo hanno ricordato, la maggior parte delle testate giornalistiche nazionali ha quasi ignorato la morte di Pizzorusso. In Italia, come scrisse Bojan Brezigar in occasione della scomparsa di Giovanni Berlinguer, non sono in molti ad occuparsi seriamente e scientificamente delle minoranze e delle loro lingue, Brezigar accanto a Berlinguer menziona Pizzorusso, Salvi e Tullio De Mauro. Pizzorusso, che per un mandato ha fatto parte del Consiglio superiore della magistratura, dedicò attenzione anche alla minoranza slovena. Negli anni Settanta del secolo scorso ha conferito fondamento scientifico all’articolo sei della Costituzione, in base al quale la Repubblica attraverso norme specifiche tutela le minoranze. Pizzorusso sosteneva che la Repubblica non è solo lo Stato, ma sono tutte le sue istituzioni, quindi anche le Regioni, i Comuni e le Province. In questo modo il costituzionalista esprimeva considerazioni critiche nei confronti di alcune sentenze della Corte costituzionale, secondo la quale nella tutela delle minoranze linguistiche aveva un peso determinante la legge statale, nel cui solo ambito potevano esprimersi le singole regioni. Questo dilemma, che la Corte costituzionale non ha mai risolto chiaramente, è emerso anche sei anni fa. Allora il Governo italiano (il ministro per le Regioni Linda Lanzillota) su iniziativa di alcuni illustri rappresentanti del centrosinistra del Friuli Venezia Giulia contestò alcuni articoli della legge regionale di tutela della minoranza friulana, che era stata approvata dal governo regionale Illy. I giudici costituzionali diedero ragione al Governo di Roma e non alla Regione Fvg. Pizzorusso era solito sostenere che la tutela giuridica della comunità linguistica (anche slovena) non riguarda solo i singoli, che ad ogni modo richiedono individualmente la sua attuazione, ma tutta la minoranza, che va intesa come comunità sociale. Sandor Tence (Primorski dnevnik, 5. 1. 2016)
fonte:http://www.dom.it/wp-content/uploads/2016/02/Slovit-1-2016-OK.pdf
La minoranza slovena gli deve molto È recentemente scomparso, all’età di 84 anni, Alessandro Pizzorusso, professore emerito dell’Università di Pisa, a lungo docente di Diritto pubblico e Diritto costituzionale. Uno dei pochi giuristi italiani che si sono occupati di minoranze nazionali e linguistiche. Presso l’editrice Einaudi nel 1993 pubblico il libro «Minoranze maggioranze», che ancora oggi rappresenta una delle opere scientifiche fondamentali sulla storia e situazione delle minoranze in Italia. In questo solco si inserisce anche l’opera di Sergio Salvi «Le lingue tagliate» che presenta all’opinione pubblica le lingue delle minoranze dalla Sicilia alla Calabria, Molise, Sardegna, Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia. Ad eccezione dei colleghi dell’Università di Pisa, che lo hanno ricordato, la maggior parte delle testate giornalistiche nazionali ha quasi ignorato la morte di Pizzorusso. In Italia, come scrisse Bojan Brezigar in occasione della scomparsa di Giovanni Berlinguer, non sono in molti ad occuparsi seriamente e scientificamente delle minoranze e delle loro lingue, Brezigar accanto a Berlinguer menziona Pizzorusso, Salvi e Tullio De Mauro. Pizzorusso, che per un mandato ha fatto parte del Consiglio superiore della magistratura, dedicò attenzione anche alla minoranza slovena. Negli anni Settanta del secolo scorso ha conferito fondamento scientifico all’articolo sei della Costituzione, in base al quale la Repubblica attraverso norme specifiche tutela le minoranze. Pizzorusso sosteneva che la Repubblica non è solo lo Stato, ma sono tutte le sue istituzioni, quindi anche le Regioni, i Comuni e le Province. In questo modo il costituzionalista esprimeva considerazioni critiche nei confronti di alcune sentenze della Corte costituzionale, secondo la quale nella tutela delle minoranze linguistiche aveva un peso determinante la legge statale, nel cui solo ambito potevano esprimersi le singole regioni. Questo dilemma, che la Corte costituzionale non ha mai risolto chiaramente, è emerso anche sei anni fa. Allora il Governo italiano (il ministro per le Regioni Linda Lanzillota) su iniziativa di alcuni illustri rappresentanti del centrosinistra del Friuli Venezia Giulia contestò alcuni articoli della legge regionale di tutela della minoranza friulana, che era stata approvata dal governo regionale Illy. I giudici costituzionali diedero ragione al Governo di Roma e non alla Regione Fvg. Pizzorusso era solito sostenere che la tutela giuridica della comunità linguistica (anche slovena) non riguarda solo i singoli, che ad ogni modo richiedono individualmente la sua attuazione, ma tutta la minoranza, che va intesa come comunità sociale. Sandor Tence (Primorski dnevnik, 5. 1. 2016)
fonte:http://www.dom.it/wp-content/uploads/2016/02/Slovit-1-2016-OK.pdf
La scomparsa di Alessandro Pizzorusso
RispondiEliminaMi spiace per questa scomparsa...
RispondiEliminaUn abbraccio grande grande a te ♥