31 mar 2016

USCITO IL DOM DEL 31 MARZO

Nel numero del 31 marzo il quindicinale Dom dedica l’apertura alla riforma regionale degli enti locali e si chiede che ne sarà dei Comuni della Slavia friulana. Il Tar ha riconosciuto il diritto dei Comuni di scegliere l’Uti alla quale aderire. Resta il fatto che i Comuni che non vi aderiranno saranno economicamente fortemente penalizzati. E torna l’idea Uti della Slavia con valli del Natisone e del Torre, anche se Savogna e Stregna stanno per dire sì all’unione con Cividalese e Manzanese. In primo piano anche il concorso di cucina legato alle vecchie tradizionali ricette dei nostri nonni che in questo periodo vede coinvolte 99 scuole elementari e medie slovene, alcune anche dall’area di confine. Alle selezioni che si sono svolte recentemente a Caporetto ha partecipato anche la scuola bilingue di San Pietro che si è imposta con due gruppi: un gruppo della prima media si è qualificato alle finali che si terranno il 20 aprile a Ljubljana, alle quali parteciperà, come ospite, un gruppo della terza elementare bilingue. L’editoriale, firmato dal direttore, mons. Marino Qualizza, sottolinea che si può dire famiglia solo l’unione tra donna e uomo aperta alla procreazione. Per le altre forme di unione non si usi il termine famiglia, sostiene mons. Qualizza. La pagina dedicata alla vita religiosa si sofferma sul messaggio pasquale »Urbi et orbi« di papa Francesco, nel quale esorta ad essere grati al Signore per la sua eterna misericordia. Nella Slavia friulana fervono i preparativi per accogliere il prossimo 20 maggio la 13a tappa del Giro d’Italia: sono in atto nei Comuni interessati i lavori di asfaltatura e di pulizia dei ciglii stradali; e se alcuni Comuni hanno già esposto lo striscione di benvenuto con il proprio toponimo bilingue, italiano e sloveno, la maglietta ufficiale riporta la sola scritta italiana. Il giornale sottolinea l’importanza di evidenziare ovunque l’anima atoctona culturale e linguistica slovena del territorio. A Udine due Istituti comprensivi sono interessati all’introduzione dell’insegnamento della lingua slovena nella propria offerta formativa. Nelle valli del Torre prosegue il processo partecipativo con la popolazione per stilare il piano paesaggistico regionale, un’occasione per mappare il territorio ed evidenziarne bellezze e peculiarità da proteggere. In Valcanale è viva la tradizione dei cosiddetti santi »sepolcri« cioè degli altari nei quali dal giovedì santo alla veglia pasquale si conserva il Santissimo Sacramento. Si tratta di preziosi manufatti lignei, che evidenziano pure l’identità etnico-linguistica dei vari paesi. A Stolvizza in Val Resia si è tenuta una serata su alpinismo e scialpinismo sul Canin in ricordo di Walter Bonatti, il primo a compiere la traversata scialpinistica delle Alpi. L’unione turistica dell’alta Valle dell’Isonzo ha recentemente festeggiato il 25° di attività, forte anche della collaborazione con associazioni sul versante italiano. Nell’ultima pagina dedicata agli appuntamenti la richiesta del Centro studi Nediža a quanti avessero fotografie o qualcosa da raccontare sul periodo del terremoto del 1976 di mettere a disposizione questo materiale prezioso al fine di allestire nei paesi delle Valli più danneggiati dal sisma una mostra fotografica, che verrà inaugurata a inizio maggio.
V številki z dne 31. marca petnajstdnevnik Dom postavlja v ospredje deželno reformo krajevnih avtonomij in se sprašuje katera bo usoda občin v Benečiji. Deželno upravno sodišče je priznalo občinam pravico do izbire Unije, kateri se želijo pridružiti.

freeskipper Italia : Con il metodo del "4-7-8" è possibile prendere son...

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freeskipper Italia : Con il metodo del "4-7-8" è possibile prendere son...: Contare le pecore, bere una tazza di latte e miele, fare un bagno caldo, cambiare il cuscino, dormire di fianco... macchè, gli occhi rest...

Il castello di Partistagno

IL CASTELLO DI  PARTISTAGNO
foto di Luca pb scattata in ottobre 2015
Bellissima foto che con la nebbia gli dà un aspetto magico e misterioso


Pare che alla stirpe bavarese dei Mosburg fossero stati assegnati, in tempo imprecisato, feudo e castello nella località di Partistagno.

Nel 1106 il maniero apparteneva, assieme a quello di Attimis, a Bertoldo vescovo di Salzburg. Passò poi più tardi al patriarca Ulrico II di Treven, che nel 1172 lo concesse a Everardo di Cuccagna: in tale epoca prese il nome di Partistagno

La rocca, alla quale si accede dalla località di Partistagno ripercorrendo il sentiero secentesco, si presenta piuttosto articolata e comprende l'antica torre-mastio, il palazzo medievale con una bella serie di bifore trecentesche e la chiesetta di Sant'Osvaldo con il magnifico affresco del XIII secolo rappresentante Cristo Pantocrate con i dodici apostoli, un'importante testimonianza d'arte del Friuli. 

Sono giunte sino ad oggi anche le altissime mura che soverchiano appena la fitta vegetazione. 


Castello di Partistagno
Località Borgo Faris 
33040 Attimis (UD)
www.museoattimis.it
www.consorziocastelli.it

Attività
 
I ruderi del castello sono raggiungibili a piedi.

La curiosità 
Una leggenda legata al castello parla di una sventurata contessa e di una culla d'oro, che comparirebbe ancora di notte in questi luoghi.
Il sito risulta nominato dalla fine del secolo XI ma è certo che fin dalla romanità ospitasse un'opera munita d'una certa importanza visto la presenza di un vallo a protezione, d'una torre in pietra (all'interno della quale venne più tardi ricavata l'abside per la chiesetta castellana) e d'una cisterna per l'acqua risalenti a quel periodo. Fin dal secolo XIII possedimento di un ramo dei signori di Cucagna, camerari del patriarcato, il castello aveva funzione di controllo sulla strada che dall'antichità fino in epoca medievale correva al di sotto congiungendo gli importanti centri militari e commerciali di Cividale e di Gemona. La rocca, alla quale si accede ripercorrendo il sentiero secentesco, soprattutto dopo i recenti lavori di ripulitura e restauro si presenta piuttosto articolata e comprende l'antica torre-mastio, il palazzo più recente, con una bella serie di bifore, e la chiesetta di Sant'Osvaldo, con il magnifico affresco di scuola bolognese rappresentante Cristo Pantocrate con i dodici apostoli, una delle testimonianze d'arte più importanti del Friuli. 
fonte...http://www.consorziocastelli.it/icastelli/udine/partistagno

30 mar 2016

POESIA : Fiori di Barbara Korun - video


Barbara Korun

È nata nel 1963 a Ljubljana in Slovenia, dove tuttora risiede. Laureata in slavistica e letterature comparate, pubblica poesie in molte riviste slovene, scrive saggi, recensioni letterarie, critiche teatrali e partecipa a manifestazioni culturali. Nel 1999 la casa editrice Mladinska knjiga di Ljubljana stampa la sua raccolta di poesia "Ostrina miline" (La scabrosità della dolcezza), premiata come migliore opera prima. Nel 2003 pubblica negli Stati Uniti un libro di liriche dal titolo "Chasms"...http://www.casadellapoesia.org/poeti/korun-barbara-190/altro

traduzione di Jolka Milič

Fiori.
Una valle di fiori.
Fiori di neve.
Fiori stellati.
Fiori di ghiaccio
sui vetri delle finestre.
Fiori sulle tue guance,
fiori nel letto,
fiori della pelle
dal profumo intenso.

Rose nella bocca,
con le spine.
Punture, tremiti.
Cerco le tracce
salate del sangue.
Le mie, le tue.
Con la saliva rimargino
le ferite sanguinanti 
del cuore.
Murate in un castello.
Saliva, sangue e latte.

Davanti a occhi sgranati
sta sorgendo
l'aurora.

Un saluto da Monteaperta


                                 

foto di Luca pb
Sveta Trojica-Ss.Trinità
sullo sfondo il Gran Monte

29 mar 2016

ALL'ISTITUTO COMPRENSIVO MONOLINGUE NOTEVOLE CALO ALUNNI, AL BILINGUE 6 IN PIU'


Nel prossimo anno scolastico le scuole dell’obbligo delle Valli del Natisone avranno 16 alunni in meno rispetto a quest’anno scolastico. Lo si evince dai dati forniti dai due istituti comprensivi (bilingue italiano-sloveno e monolingue italiano) di San Pietro al Natisone. L’istituto monolingue italiano avrà 84 bimbi nella scuola dell’infanzia ad Azzida, Pulfero e Merso Superiore, 144 alunni nella scuola primaria a Merso Superiore e San Pietro, 137 studenti nella scuola media inferiore a Merso Superiore e San Pietro, per un totale di 365 allievi (22 in meno rispetto all’anno in corso). L’istituto bilingue avrà 89 bimbi nella scuola dell’infanzia, 132 alunni nella scuola primaria e 58 studenti nella scuola media inferiore, per un totale di 279 (6 più dell’anno in corso).

Za prihodnje šuolske lieto 2016/2017 se je v Nediških dolinah vpisalo v vartace, primarne in sriednje šuole vse kupe 644 učencu, tuo je 16 manj. V dvojezični vičstopinski šuoli jih bo vse kupe 279, kar je šest vič ku lietos, v adnojezični vičstopinski šuoli pa 365, kar je 22 manj. Na dvojezični šuoli v vrtcu bo vse kupe 89 otruok (26 v parvem lietniku, 26 v drugem an 37 v trečjem). Odprta bo tudi sekcija v Sauodnji, ki lahko sprejme 25 otruok. V osnovni šuoli jih bo vse kupe 132 (36 v parvem razredu, 24 v drugem, 20 v trečjem, 29 v četartem in 23 v petem). Na srednji šuoli bo 58 učencu (17 v parvem razredu, 20 v drugem in 21 v trečjem). Na šuolah, kjer uče samuo po italijansko, bo 17 otruok v vartcu v Podbuniescu (6 v parvem lietniku, 7 v drugem in 4 v trečjem); 20 v vartcu v Gorenji Miersi (5 v parvem lietniku, 8 v drugem, 7 v trečjem), 47 v Ažli (23 v parvem lietniku, 6 v drugem in 18 v trečjem). V primarni šuoli v Gorenji Miersi bo 47 šuolarju (5 v parvem razredu, 8 v drugem, 11 v trečjem, 14 v četartem in 9 v petem), v Špietru 97 (17 v parvem razredu, 18 v drugem, 21 v trečjem, 17 v četartem in 24 v petem). V sriednji šuoli v Podutani bo 35 ućencu (11 v 1. razredu, 10 v drugem in 14 v trečjem) in v Špietru 102 (vsaki razred ima dve sekciji, v parvem 16+16, v drugem 17+17 in v trečjem 17 + 19 otruok).http://www.dom.it/setemberja-16-suolarju-manj_nelle-scuole-delle-valli-allievi-in-calo/

26 mar 2016

BUONA PASQUA

Buona Pasqua a tutti !

Dorà Velika Noč vsiem ! - tersko

No döbro Vliko Nuc usën ! -rezijansko

Dobra Velika Noč vsem ! - slovensko

25 mar 2016

Pasquetta a Lusevera-Bardo

                                                      Pasquetta a Lusevera - Bardo!
Chiesa di San Giorgio -Sveti Jurij
Bardo-Lusevera

Villanova delle grotte (Lusevera) la Via Crucis nella chiesa di San Floriano

Via Crucis di Villanova delle grotte scritta nel dialetto dell'Alta Val Torre

RIAPRE MALGA COOT

 
da fb
A PASQUA SÌ RIPARTE CON I FINE SETTIMANA IN MALGA......Esatto. .. il 27 e 28 marzo riapre l'agriturismo malga coot...
per prenotare chiamate al 3349092613

TURISMO FAMILIARE A PROSSENICCO

Grazie alla collaborazione con il «Lab.Rea» di Angela Zolli, realtà che si occupa di ricerca economica e antropologica, il Comune di Taipana/Tipana ha organizzato un laboratorio estivo per alcune classi dell’Università di Klagenfurt che si terrà nella struttura museale di Prossenicco/Prosnid. «Intanto – dice il vicesindaco, Alan Cecutti – abbiamo promosso due giornate dedicate ai bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni, e per i loro genitori. L’iniziativa ha previsto una visita guidata nella piccola frazione, con ingresso al Museo fotografico, al Museo delle testimonianze della civiltà contadina, alla Casa nera e alla chiesa di San Leonardo dove si conserva una raro esempio di Madonna Vestita risalente al 1700». Primo incontro lo scorso 21 febbraio quando sono giunti 20 ragazzi con le loro mamme e i loro papà, provenienti da ogni parte della provincia di Udine, tutti molto interessati a conoscere questa realtà. «Un grazie a Sonia De Simon, appassionata scultrice locale che ha partecipato spiegando l’arte del decoro a intaglio dei bastoni in legno; i bimbi li hanno dipinti con tutta la loro fantasia e poi potranno usarli durante le passeggiate coi genitori». Per la merenda e l’aperitivo una tappa accogliente all’osteria al Centro. «Domenica, 6 marzo, invece, c’è stata la visita guidata con la collaborazione di Piero Carta, anche lui appassionato scultore prosseniccano che ha realizzato creazioni legate alla natura». È seguito un piccolo viaggio alla scoperta dei musei e della chiesa e, a chiudere, di nuovo, un momento conviviale. «Ringraziamo Daniela Borghetto che ci ha accompagnato, Martina Demo e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa. Un grazie particolare ad Angela Zolli dell’associazione “Rea” per la splendida collaborazione e organizzazione – dice Cecutti –. Ritengo quanto mai opportuno che questi eventi vengano sostenuti anche in futuro, e incrementati con più giornate durante l’anno: è un modo per farci conoscere e per dare risalto alle nostre località». «Sono molte le difficoltà che si incontrano nel promuovere progetti del genere – sottolinea Cecutti – ma l’importante è crederci. È necessario puntare sul recupero della cultura locale, sulla valorizzazioni di percorsi turistici transfrontalieri con la vicina Slovenia a creare spazi per il relax e la salute della persona, sfruttando quanto la natura ci offre, come l’acqua del Natisone». Un invito, quindi, a conoscere il territorio di Taipana: dalle bellezze del Gran Monte, col rifugio gestito dal Gruppo Ana di Monteaperta, alle cascate del Rio Gorgons, alle sorgenti del Rio Bianco e del Natisone di Montemaggio- re, passando poi per le cascate del Bončič a Campo di Bonis, a quella della Čukula, tra Platischis e Prossenicco, fino al Museo della civiltà contadina. «La collaborazione intensa che si è creata in questi ultimi periodi col Comune di Kobarid ci dà la speranza di far rinascere percorsi abbandonati e il territorio transfrontaliero; vogliamo essere uniti nello sviluppo turistico per gli amanti delle escursioni, sia in mountain-bike che a piedi, nel comprensorio naturalistico del Natisone/ Nadiža».http://www.dom.it/turismo-familiare-a-prossenicco_druzinski-turizem-v-prosnidu/

Pierhe a Drenchia, 29 marzo 2015

24 mar 2016

I musulmani udinesi: "A Bruxelles atti barbarici"


Anche una rappresentanza di islamici, sotto la Loggia del Lionello
I terroristi che hanno colpito a Bruxelles “non appartengono all’umanità”. Lo ha detto Mohammed Hassani, portavoce del centro musulmano di via Marano Lagunare a Udine, partecipando, mercoledì 23 marzo, alla manifestazione spontanea tenutasi sotto la Loggia del Lionello, a Udine, cui sono intervenuti numerosi sindaci, quello di Udine, Furio Honsell, in testa, l’assessore provinciale Musto, il consigliere regionale Martines e circa 200 cittadini udinesi.
Tra gli intervenuti, dunque anche una rappresentanza di musulmani udinesi, che hanno esposto alcuni cartelli con la scritta: “I musulmani udinesi condannano fermamente gli atti barbarici di Bruxelles”.
“Siamo qua – ha detto ancora Hassani - per esprimere la nostra piena, decisa, ferma condanna per questi fatti e per dire no alla violenza. Non ci stancheremo mai di dirlo. E’ vero, spesso vengono associati alcuni crimini all’Islam, alla nostra religione, al Dio che io adoro. E noi diciamo con convinzione che quei terroristi non appartengono a noi come non appartengono all’umanità. Chi fa quelle stragi non è umano. Però noi non dobbiamo cedere alla paura, non dobbiamo cedere ai messaggi che  quei terroristi vogliono trasmetterci...continua a leggere qui http://www.lavitacattolica.it/Regione/I-musulmani-udinesi-A-Bruxelles-atti-barbarici

VELIKA NOČ - PASQUA



VELIKA NOČ

Tou noči trudosti
Vjervamo tou Tebè;
ob obujanju
upiramo oči dni
za Tvo božanje.

A naš žakej
u je prazan,
rože naše zemlje
so tarni;
naše hodinje
Je na kòncu
pribita na ljesu
Tvoja križa .

O Buoh,
daj nam muoč
uloviti
smieh naše zemlje,
poživiti rožu
naše duše .

Posvjeti luč
jutra
med grebene
Velike lave,
Pridi ,Buoh
storì nas nove,
storì zrasti od Krasi
zlomjenu jubezen
naših judi.
...
Viljem Cerno
Zavarh-Villanova delle grotte
foto di Gabriella Negro

PASQUA

Nella notte della stanchezza
confidiamo in Te;
al risveglio
stendiamo gli occhi del giorno
per la Tua adorazione.

Ma la nostra bisaccia
è vuota
i fiori della nostra terra
sono rovi;
il nostro cammino
è alla fine,
inchiodato sul legno
della Tua croce.

O Signore ,
dacci la forza
di afferrare il sorriso
della nostra terra,
di dar vita al fiore
della nostra anima.

Fa entrare la luce
del mattino
tra le balze
del Gran Monte.
Vieni Signore,
facci essere nuovi,
fa spuntare dalla pietra
l'amore ferito
della nostra gente.
...
dal libro Terska dolina- Alta Val Torre -Val de Tor
a cura di Milena Kožuh

Un tempo la Pasqua(Velika noč) nella Terska dolina.



Il giorno di Pasqua nella Terska dolina un tempo si usava portare in chiesa a benedire il pane,la pača ,le uova sode.
Il tutto veniva messo in un cestino con il coperchio che veniva aperto nel momento della benedizione.
Questa tradizione è ancora in uso,oggi si porta a benedire la colomba.
Le uova venivano fatte rassodare nell'acqua nella quale c'erano  foglie di noce per acquistare un bel color marron chiaro.
La pača era una focaccia fatta con farina di mais,latte,castagne,burro.Al centro veniva inserito un uovo sodo.
La pača era cotta sotto la brace.
Il giorno di Pasqua si cucinava il brodo di gallina.
Erano paesi dove regnava la miseria e quindi i cibi erano molto semplici.

23 mar 2016

Settimana Santa in Valcanale


Fino a Pasquetta nelle chiese della Valcanale da San Leopoldo/Lipalja vas a Fusine/Bela peč sono allestiti i Santi Sepolcri (Božji grobovi), consistenti in una «rappresentazione scenica» del sepolcro di Cristo. Si tratta di manufatti di legno dipinto antichi e preziosi, che in Valcanale vengono montati già all’inizio della Settimana Santa. Solo in alcune chiese non ci sono. Alcuni Sepolcri hanno scritte – alcuni in sloveno, altri in tedesco, secondo quella che un tempo era la principale lingua d’uso nei singoli paesi. Tra Venerdì Santo e Sabato Santo nei Sepolcri viene esposto l’ostensorio, che ad Ugovizza/Ukve e Valbruna/Ovčja vas è vegliato dai locali Corpi Pompieri Volontari. Durante la Settimana Santa, che in dialetto sloveno locale viene chiamata «blika nadelja» il ritmo di vita si fa strettamente legato alle usanze pasquali soprattutto tra Giovedì e Sabato. Con la Messa serale di Giovedì Santo in ricordo dell'ultima cena le campane si fanno mute – perchè, dicono gli anziani del posto, «vanno a Roma». Ad Ugovizza, Valbruna, Malborghetto/Naborjet e Camporosso/Žabnice i bambini le rimpiazzano in determinati momenti della giornata col fracasso delle craciule (in dialetto sloveno «čiček», «kariola» o «brklca»). In generale, questo avviene ad Ugovizza, Malborghetto e Camporosso al mattino presto, a mezzogiorno e mezzora prima delle funzioni; a Valbruna anche verso le 4.00 del mattino.

Do velikonočnega ponedeljka

22 mar 2016

Bruxelles, "L'Europa è in guerra: cellule autonome pronte a colpire in tutti gli Stati"

Parla Fabio Merone, studioso dell'Islam politico. "Un messaggio ai servizi di sicurezza dopo la cattura di Salah: non ci fate paura".  "Colpiti i punti più sensibili della città: l'intelligence, a quanto pare, non sa fare bene il proprio lavoro" http://espresso.repubblica.it/internazionale/2016/03/22/news/l-europa-e-in-guerra-a-bruxelles-cellule-autonome-pronte-a-colpire-in-tutti-gli-stati-1.254981

DI DAVIDE LERNER

Perchè si dice " Velika noč"

pierhi-uova colorate pasquali di Drenchia-Valli del Natisone
di Adrian K.Mroczek

RICERCA - Nel mondo slavo la Pasqua è definita come notte o grande giorno

"Velika noč",la denominazione slovena della Pasqua è un concetto di facile e immediata comprensione.Esso deriva,infatti,da due parole di uso comune ovvero "grande notte".Pochi però pensano che dietro quest'apparente semplicità ci sia una profonda questione teologica,linguistica e culturale.
Lo sloveno non è l'unica lingua slava che indica la Pasqua come "grande notte".Lo stesso accade anche in polacco (Wielkànoc), ceco (Velikonoce  -forma plurale ) e slovacco (Vel' kà noc) .Dall'altra parte  del mondo slavo incontriamo denominazioni che riconducono , invece , all'espressione "grande giorno".Ciò avviene in bielorusso ( велікодны ),bulgaro (Великден ) e ucraino (Великодній) .Questa denominazione viene solitamente vista come un calcio dell'espressione greca megale hemèra,"grande giorno" ,appunto.La stessa forma si riscontra già nei più antichi testi canonici dello slavo ecclesiastico antico,ossia della lingua usata dai santi Cirillo e Metodio nelle prime traduzioni dal greco dei testi religiosi,durante la loro missione cristianizzatrice tra gli Slavi nel IX secolo.
Guardando la cartina dell'Europa, non si può non notare che la diffusione del nome "Velika noč " , in tutte le varianti menzionate , segue il percorso dell'antica Via dell'Ambra che connetteva il Mar Adriatico con il Mar Baltico (quindi Aquileia con Danzica) .Ovviamente,le terre a nord del Danubio furono cristianizzate solo qualche secolo dopo il massimo sviluppo dell'attività commerciale su questa tratta,ma il nome dell Pasqua sorprendentemente connette i due estremi di questo percorso.Anche se questi due fatti non sono strettamente collegati tra loro,resta,però,un fattore che li accomuna.Queste terre,da allora,sono rimaste sempre sotto l'influenza,sia commerciale che religiosa,del mondo occidentale.Ciò si ripercuote soprattutto nella divisione tra il cattolicesimo e l'ortodossia,ove gli Slavi occidentali e quelli sud-occidentali appartenevano alla cosiddetta Slavia Romana,mentre gli Slavi orientali si trovavano nella zona di influenza culturale bizantina,chiamata dallo slavista Riccardo Picchio Slavia Orthodoxa.
La comunanza culturale e religiosa fece sì che alcune usanze e denominazioni in queste due zone fossero uguali.Infatti,in tutta la Slavia Romana la Pasqua è definita come "grande notte"(o si riesce comunque a rintracciare nella storia questo nome,anche nel caso in cui sia stato sostituito da un altro termine  in tempi più recenti,come nel croato o nel *sorabo) e non "grande giorno",,tipico,invece,della parte orientale del mondo slavo.
Le varie forme del nome della Pasqua presso gli Slavi,ma non solo,sono dovute probabilmente al modo di sentire e celebrare questa festività.Se da un lato abbiamo "velika noč" ,denominazione proveniente dalla liturgia del Patriarcato di Aquileia,che rievoca una grande attesa,la veglia notturna alla tomba di Cristo,dall'altro abbiamo "veliki dan" che sottolinea la grandezza del giorno della Resurrezione..
Se tra i sorabi è in uso il nome Jutry (mattini),che secondo alcuni studiosi mette in evidenza l'importanza della mattina pasquale come simbolo del nuovo inizio,della resurrezione di Cristo  e,dunque,del mondo,uscendo dalla realtà slava,c'è l'esempio dell'ungherese che definisce la Pasqua hùsvét,letteralmente "prendere la carne" ,che indica il ritorno al consumo di carne, quindi,a un'alimentazione ricca dopo il digiuno e l'astinenza del periodo pasquale.
dal dom del 31 marzo 2015

21 mar 2016

Poesia

foto di Marco Feri
Porčinj-Porzus
V POMLAD 

Pod nogami mehka prst se vdaja,
z vej nam prvi popki kimajo v pozdrav,
zrak diši po smoli, vonju gozdnih trav,
med oblaki mlado sonce vstaja.

Ivan Minatti

Verso primavera

La terra cede sotto i piedi
sul ramo i primi germogli accennano un saluto,
l'aria profuma di pece e di erbe di bosco,
tra le nubi si alza un giovane sole.

A Pivk sigillo del Consiglio regionale

Per Tadei Pivk il 2015 è stato un anno di grandi successi. Il trentaquattrenne di Camporosso/Žabnice ha vinto la Skyrunning World Series – ovvero la coppa del mondo di corsa in montagna, diventando anche campione europeo ed italiano nella disciplina. È il primo cittadino italiano a raggiungere questi livelli. Per questo, mercoledì 16 marzo il presidente del consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, Franco Iacop, gli ha conferito il sigillo del consiglio regionale.
All’incontro le eccezionali doti fisiche di Pivk sono state confermate anche dal suo preparatore atletico, l’osteopata Luigino Boccolini.
«Siamo orgogliosi di avere in Friuli-Venezia Giulia atleti come Pivk» ha detto il presidente Iacop, secondo cui la nostra regione conferma la propria eccellenza anche nelle discipline sportive di nicchia, contraddistinte da grandi sacrifici ed impegno.
Pivk e Boccolini hanno dichiarato che con questo riconoscimento sentono la vicinanza della regione ed hanno proposto di poter esibire sulla divisa il simbolo del consiglio regionale. «Un patrocinio che onora noi» ha acconsentito il presidente Iacop, cui ha fatto eco il consigliere regionale Roberto Novelli, che ha lodato Pivk per l’eccellenza dei suoi risultati, augurandogli una prossima stagione altrettanto esaltante.
Per Pivk è piuttosto difficoltoso conciliare il lavoro col programma settimanale di allenamento, che lo impegna per venti ore. L’anno scorso si è aggiudicato la Skyrunning World Series, vestendo la divisa dell’Us Aldo Moro-Team Crazy Idea. Le tappe dell’impegnativa competizione si sono svolte in Spagna, Italia, Stati Uniti d’America, Cina e Svizzera. Per la Skyrunning World Series 2016, la prima tappa si svolgerà il 30 aprile in Tibet.
Il giovane camporossiano pratica anche scialpinismo. Stasera parteciperà alla competizione notturna Sellaronda Skimarathon in Ladinia, di 42 km e con un dislivello di 2800 m.
in sloveno continua qui http://www.dom.it/tadei-pivk-je-prejel-castni-znak-dezelnega-sveta_a-tadei-pivk-il-sigillo-del-consiglio-regionale/

Un'azienda dell'Alta Val Torre che continua la tradizione di famiglia

foto da fb


PANIFICIO GRAZIUTTI DI SPAGGIARI THOMAS E BATTOIA MARA E ANGELA a Pradielis 3

Il panificio Graziutti è l'unico dell'Alta Val del Torre - Terska dolina e si trova a Pradielis in piazza vicino all'ex distributore di benzina . Un tempo il forno si trovava a Ciseriis ,ma poi si è trasferito a Pradielis.
L'attività  del panificio è iniziata nel 1926 da nonno Guglielmo  Graziutti e nonna Clara ,continuata poi da Luigi con la figlia Fernanda e ora da Thomas con Mara e Angela.
Nell'Alta Val Torre sono molto apprezzate le speciali focacce,le gubane ,i panettoni e ora per Pasqua le colombe .Acquistate a Km 0 e fate conoscere i prodotti locali ,questa è un'azienda che resiste dal 1926 e che usando ottimi prodotti si è fatta valere.





20 mar 2016

Domenica delle Palme in Valcanale


 In Val Canale si sono conservate molte tradizioni per il periodo pasquale. Si comincia già la domenica delle Palme, che viene chiamata «cvetna nedelja», ossia «domenica fiorita». Prima della messa c’è la benedizione dell’olivo e del «prajtl», composto da gattici («macare»), ginepro («smrlinje») e lantana («hadabitje»). Sul «prajtl», che viene abbellito con nastrini colorati («pantelni»), di solito si appendono mele, arance, ovetti di cioccolato, biscotti e «brezel» («precle»). A portare il prajtl a benedire sono i bambini. Questa «fascina» rimane nelle case tutto l’anno. Oggi abbiamo potuto spiegare questo ed altro ai più piccoli, nell'ambito di un laboratorio a loro dedicato che si è tenuto a Valbruna/Ovčja vas ed al quale abbiamo collaborato. Ringraziamo i genitori per averci permesso di collaborare con loro ed in questo modo di contribuire attivamente a tramandare questo uso alla generazione più giovane.


Med velikonočnimi prazniki je v Kanalski dolini precej pestro. Vrsta običajev se začne v nedeljo pred Veliko nočjo, ki se imenuje »cvetna nedelja«. Pred mašo blagoslovijo po cerkvah oljko in »prajtl«. Slednji je sestavljen iz vej, ki so skupaj zavezane na lešnikovo ali orehovo palico; med vejami razlikujemo »macare« (v knjižni slovenščini mačice), »smrlinje« (brinje), in »hadabitje« (vrsto trnja). Na prajtl po običaju obesijo pomaranče, jabolka, čokoladna jajčka, piškote in »precle« (preste); okrasijo ga še s »pantelni« (trakci) nežnih barv. Na blagoslov ga nesejo otroci, nato prajtl ostane v hiši celo leto. To in še več smo danes razložili v okviru delavnice za otroke, ki se je odvijala v Ovčji vasi. Zahvaljujemo se staršem, ki so nam omogočili, da z njimi sodelujemo in da tako aktivno prispevamo k posredovanju te navade mlajši generaciji.

18 mar 2016

Resia in continua evoluzione

Il Friuli Venezia Giulia si appresta a dotarsi del Piano paesaggistico regionale (PPR), il cui obiettivo è di tracciare le linee guida per la gestione e la valorizzazione del paesaggio regionale, avvalendosi del contributo di tutti i cittadini interessati. In occasione di questo processo partecipativo attivato dalla nostra regione, una delle prime in Italia, presso la sala consigliare del municipio di Resia, venerdì 4 marzo, si è tenuto un primo incontro partecipato e aperto a tutti i cittadini della vallata per vagliare assieme gli aspetti più rilevanti del paesaggio comunale. Il tema della serata, moderata dall’architetto Gabriele Pascutti, referente del progetto, è stato il «Paesaggio di Resia ieri, oggi, domani…». Durante l’incontro, al quale ha partecipato una trentina di persone, è intervenuto il geometra Danilo Clemente che ha presentato con immagini fotografiche, molte delle quali da lui stesso realizzate in oltre cinquant’anni di attività, l’evoluzione del paesaggio della Val Resia, prevalentemente dal secondo dopoguerra ad oggi. Da questa semplice analisi fotografica è emerso che il paesaggio resiano è in continua evoluzione e la sua trasformazione, nei secoli, è dipesa prevalentemente dall’agricoltura e dalla pastorizia, ma non solo. Si è potuto capire che anche gli eventi naturali come ad esempio frane, valanghe ed alluvioni abbiano potuto modificare sostanzialmente il paesaggio. Particolarmente drammatiche sono state le immagini che documentano le trasformazioni conseguenti ai due eventi sismici del 1976 e che hanno drasticamente modificato l’urbanizzazione della vallata soprattutto i centri abitati che non conservano quasi più l’architettura tradizionale concepita dai nostri avi e sviluppatasi in secoli di adattamento. Durante la serata ognuno dei partecipanti ha potuto indicare i punti di forza e di debolezza del territorio al fine di contribuire alla sintesi che l’architetto Pascutti, per conto del Comune di Resia, scriverà ed invierà alla Regione. È stato anche ricordato che presso la sede municipale, ogni giovedì, dalle 9 alle ore 12 è stato attivato uno sportello informativo per ricevere informazioni su Piano ed effettuare le proprie segnalazioni e proposte. Dipingere assieme il quadro del nostro paesaggio attraverso idee, proposte e prospettive future è stato per tutti gli intervenuti un bellissimo esempio di democrazia.
http://www.dom.it/resia-in-continua-evoluzione_rezija-za-krajinski-nacrt/

17 mar 2016

Uscito il Dom del 15 marzo

In questo numero pasquale, di venti pagine, il quindicinale Dom dedica l’apertura appunto alla più grande festa cristiana, alla Resurrezione. Da qui l’invito che nell’editoriale il direttore, mons. Marino Qualizza, rivolge anche alle valli del Natisone e del Torre, a Resia e alla Valcanale affinché si sveglino dal torpore, riscoprano la fede e coltivino il canto e la lingua sloveni, ma anche le tradizioni come le uova decorate a mano e i dolci tradizionali. Ed è un segno di risveglio e ripresa la nascita a Clap/Podrata, in comune di Faedis, di Samuele, il primo fiocco azzurro dopo cinquant’anni, un segno di speranza in un contesto montano sofferente per spopolamento e abbandono. 
La pagina dedicata alla vita religiosa si sofferma sui tre anni di pontificato di Papa Francesco e sul suo instancabile esempio di umanità.
In primo piano la tavola rotonda sullo sviluppo dell’istruzione in sloveno in provincia di Udine, che è stata organizzata recentemente a San Pietro a quindici anni dall’approvazione della legge di tutela per la minoranza slovena. Ne hanno parlato la parlamentare Tamara Blažina, l’ex dirigente della scuola bilingue di San Pietro, Živa Gruden, l’assessore regionale all’istruzione, Loredana Panariti, e il responsabile dell’Ufficio regionale per le scuole slovene, Igor Giacomini. Al dibattito che ne è seguito, è intervenuto il prefetto di Udine Vittorio Zappalorto, il quale ha sottolineato come la presenza di una minoranza culturale e linguistica sul territorio crei fermento e ricchezza.
Restiamo in tema scuola per evidenziare un calo di alunni nelle scuole dell’obbligo nelle valli del Natisone, come evidenziato dai dati delle iscrizioni al prossimo anno scolastico.
Lodevole l’intento del progetto Chiaro/scuri di promuovere la partecipazione dei giovani alla vita della comunità e la loro appartenenza al territorio, ma non va ignorato che quest’ultima è data da lingua e cultura slovene. Elemento questo assente nel primo appuntamento della Consulta dei giovani che lo scorso 12 marzo ha visto riuniti a Merso di sopra giovani nati tra il 1997 e il 2004.
Il Giro d’Italia, che il prossimo 20 maggio attraverserà le valli del Natisone e ne metterà in risalto le bellezze naturali sia anche un’occasione per dare valore all’anima, al senso storico profondo, alla lingua e cultura slovene del territorio. È quanto auspica ne l’opinione Riccardo Ruttar.
Ritorna la questione delle Uti, che per legge dovranno disporre di statuti e denominazione anche in lingua slovena. Ma i Comuni che non vi aderiranno saranno fortemente paralizzati.
A Tolmin i rappresentanti della comunità slovena in Italia sono stati recentemente ricevuti dai sindaci della valle dell’Isonzo per ribadire la necessità di coinvolgere le minoranze nella collaborazione transfrontaliera.
A Prossenicco sono diverse le iniziative volte al recupero della cultura locale e alla valorizzazione di percorsi turistici transfrontalieri.
Il prossimo 2 aprile, con la messa per i fedeli in lingua slovena, prenderà avvio la stagione dei pellegrinaggi al santuario mariano di Porzus nello spirito dell’anno giubilare.
È attivo nel municipio di Resia uno sportello che accoglie segnalazioni e proposte in merito al piano paesaggistico regionale, il cui obiettivo è uno sviluppo sostenibile e consapevole delle risore presenti sul territorio.
Da ultimo ricordiamo che in Valcanale è ben riuscita la festa della cultura slovena, alla cui organizzazione hanno concorso le istituzioni slovene locali.
per articolo in sloveno ....http://www.dom.it/ne-prezrite-v-domu-15-marca_uscito-il-dom-del-15-marzo/

16 mar 2016

Evento alla Cantina di Mont'Albano di Savorgnano del Torre

"SABIDE DI BATEM"

Nozze contadine - Pieter Bruegel il Vecchio (1566)
Domenica prossima 20 marzo, alla Cantina Mont'Albano di Savorgnano del Torre, ritorna "A Tavola con il Contastorie" con un evento dedicato alla tradizione contadina ed ai segreti ancestrali della Pasqua friulana: "La Sabide di Batem". Cosa significa?
Venite a scoprirlo all'evento!
Protagonisti: Mauro Braidot con i suoi vini, Luca Braidot con i suoi cibi, Federico Orso con i suoi racconti, Vanni Floreani con i suoi canti... e Voi, naturalmente!
Tutte le info cliccando su La Sabide di Batem

Triduo dedicato a San Giuseppe a Camporosso/Žabnice


Oggi nella chiesa di Sant'Egidio a Camporosso/Žabnice inizia il triduo dedicato al compatrono paesano San Giuseppe. La S. Messa sarà celebrata alle 18.00 – così come giovedì 17 e venerdì 18. Il giorno di San Giuseppe, il 19 marzo, alle 10.30 i sacerdoti della Valcanale concelebreranno la messa solenne in conclusione del triduo. Il triduo è interessante anche da un punto di vista culturale. Per la ricorrenza di San Giuseppe, a Camporosso è ancora vivo l'uso di cantare le litanie in sloveno dedicate al santo, compatrono accanto a Sant'Egidio. Gli stessi riti nella chiesa di Camporosso vengono tuttora celebrati in parte in sloveno – perchè un tempo la lingua d'uso della maggioranza dei camporossiani era il dialetto sloveno zegliano di Camporosso, oggi parlato da solo una parte dei paesani.

Danes se bo v žabniški cerkvi svetega Egidija začela trodnevnica v čast vaškemu sozavetniku svetemu Jožefu. Sveta maša se bo pričela ob 18.00 – in tako v četrtek 17. in petek 18. Na dan svetega Jožefa, 19. marca, pa bo ob 10.30 slovesna maša ob zaključku trodnevnice, ki jo bodo somaševali vsi župniki iz Kanalske doline. Trodnevnica je zanimiva tudi s kulturnega vidika. V Žabnicah je še vedno živ običaj, da ob godu svetega Jožefa pojejo slovenske litanije v čast vaškemu sopatronu ob svetem Egidiju. Sami obredi v žabniški cerkvi še vedno opravijo delno dvojezično – saj je nekoč občevalni jezik večine Žabničanov bilo žabniško ziljsko slovensko narečje, ki ga pa dandanes obvlada samo delež domačinov.

VAL D'ALBA DA VEDERE E GUSTARE

Sulle tracce di una pietanza tipica della Riserva naturale: il brovâdar!

prenotazione: entro le ore 13.00 di venerdì 18 marzo

ritrovo: Piazza a Dordolla, ore 10.00

durata: 4 ore

quota individuale di partecipazione: € 15,00 (degustazione inclusa)

guida: Kaspar Nickles

INFO:0433 53534

Come partecipare?

Per partecipare alle escursioni è previsto l’obbligo della prenotazione da eseguirsi presso l’Ufficio educazione-ambientale e promozione dell’Ente parco secondo le modalità riportate per ogni attività.

La quota di partecipazione è specificata per ogni singola escursione.

Le escursioni verranno effettuate al raggiungimento del numero minimo di partecipanti.

I trasferimenti ai punti di partenza delle escursioni non sono organizzati e devono quindi essere effettuati con mezzi propri.

Costi aggiuntivi come il biglietto della Cabinovia del Canin o i pasti presso i rifugi, sono a carico dei partecipanti.

Variazioni di programma possono essere decise a insindacabile giudizio della guida, nel caso in cui non vi siano le condizioni idonee a garantire un sufficiente grado di sicurezza.

Si ricorda che, ai sensi dell’art. 10, comma 12 del Regolamento del Parco, le attività ricreative, sportive e turistiche vengono svolte a rischio e pericolo del visitatore. L’Ente Parco non risponde di eventuali danni da infortuni per colpa dell’escursionista.
fonte https://www.facebook.com/parconaturale.prealpigiulie/?fref=ts

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