17 mar 2016

Uscito il Dom del 15 marzo

In questo numero pasquale, di venti pagine, il quindicinale Dom dedica l’apertura appunto alla più grande festa cristiana, alla Resurrezione. Da qui l’invito che nell’editoriale il direttore, mons. Marino Qualizza, rivolge anche alle valli del Natisone e del Torre, a Resia e alla Valcanale affinché si sveglino dal torpore, riscoprano la fede e coltivino il canto e la lingua sloveni, ma anche le tradizioni come le uova decorate a mano e i dolci tradizionali. Ed è un segno di risveglio e ripresa la nascita a Clap/Podrata, in comune di Faedis, di Samuele, il primo fiocco azzurro dopo cinquant’anni, un segno di speranza in un contesto montano sofferente per spopolamento e abbandono. 
La pagina dedicata alla vita religiosa si sofferma sui tre anni di pontificato di Papa Francesco e sul suo instancabile esempio di umanità.
In primo piano la tavola rotonda sullo sviluppo dell’istruzione in sloveno in provincia di Udine, che è stata organizzata recentemente a San Pietro a quindici anni dall’approvazione della legge di tutela per la minoranza slovena. Ne hanno parlato la parlamentare Tamara Blažina, l’ex dirigente della scuola bilingue di San Pietro, Živa Gruden, l’assessore regionale all’istruzione, Loredana Panariti, e il responsabile dell’Ufficio regionale per le scuole slovene, Igor Giacomini. Al dibattito che ne è seguito, è intervenuto il prefetto di Udine Vittorio Zappalorto, il quale ha sottolineato come la presenza di una minoranza culturale e linguistica sul territorio crei fermento e ricchezza.
Restiamo in tema scuola per evidenziare un calo di alunni nelle scuole dell’obbligo nelle valli del Natisone, come evidenziato dai dati delle iscrizioni al prossimo anno scolastico.
Lodevole l’intento del progetto Chiaro/scuri di promuovere la partecipazione dei giovani alla vita della comunità e la loro appartenenza al territorio, ma non va ignorato che quest’ultima è data da lingua e cultura slovene. Elemento questo assente nel primo appuntamento della Consulta dei giovani che lo scorso 12 marzo ha visto riuniti a Merso di sopra giovani nati tra il 1997 e il 2004.
Il Giro d’Italia, che il prossimo 20 maggio attraverserà le valli del Natisone e ne metterà in risalto le bellezze naturali sia anche un’occasione per dare valore all’anima, al senso storico profondo, alla lingua e cultura slovene del territorio. È quanto auspica ne l’opinione Riccardo Ruttar.
Ritorna la questione delle Uti, che per legge dovranno disporre di statuti e denominazione anche in lingua slovena. Ma i Comuni che non vi aderiranno saranno fortemente paralizzati.
A Tolmin i rappresentanti della comunità slovena in Italia sono stati recentemente ricevuti dai sindaci della valle dell’Isonzo per ribadire la necessità di coinvolgere le minoranze nella collaborazione transfrontaliera.
A Prossenicco sono diverse le iniziative volte al recupero della cultura locale e alla valorizzazione di percorsi turistici transfrontalieri.
Il prossimo 2 aprile, con la messa per i fedeli in lingua slovena, prenderà avvio la stagione dei pellegrinaggi al santuario mariano di Porzus nello spirito dell’anno giubilare.
È attivo nel municipio di Resia uno sportello che accoglie segnalazioni e proposte in merito al piano paesaggistico regionale, il cui obiettivo è uno sviluppo sostenibile e consapevole delle risore presenti sul territorio.
Da ultimo ricordiamo che in Valcanale è ben riuscita la festa della cultura slovena, alla cui organizzazione hanno concorso le istituzioni slovene locali.
per articolo in sloveno ....http://www.dom.it/ne-prezrite-v-domu-15-marca_uscito-il-dom-del-15-marzo/

Nessun commento:

Posta un commento


Il tuo commento è l'anima del blog,
Grazie della tua visita e torna ogni tanto da queste parti , un tuo saluto sarà sempre gradito. *Olgica *

ultimo post

auguri