17 mag 2016

Bacio delle croci nel patrimonio Unesco


Nonostante abbia conosciuto più colonizzazioni nel corso dei secoli, la popolazione di Taipana/Tipana e delle vallate di questa parte della montagna di area transfrontaliera del Friuli, ha sempre mantenuto la tradizione cristiana del «Bacio delle croci» che ricorda la fratellanza tra le comunità religiose cristiane. Grazie al pastore della comunità, don Giacinto Miconi, al Consiglio pastorale e alla Pro loco, già promototrici di iniziative culturali, e al fattivo interessamento della coordinatrice, Marisa Filippig, l’antico rito si rinnova anche quest’anno, nella frazione di Monteaperta/Viškorša, domenica 22 maggio, solennità della Santissima Trinità, nella preziosa cornice dell’omonimo tempio che risale al XIV-XV secolo. Durante la messa solenne pomeridiana, il coro polifonico sardo «Cantos e incantos» del Circolo Sardi «Montanaru» di Udine, diretto dal maestro Ivan Di Prisco, animerà il rito religioso con canti popolari sacri in lingua sarda, detti «gosos» nel nord e «goccius» nel sud della Sardegna, in onore dei Santi e della Madonna. Un incontro importante, che permette anche di fare una breve riflessione sull’usanza dei cristiani di baciare le immagini e gli oggetti sacri. Si ricorda, ad esempio, che un’anziana signora, quando le fu portata una bottiglietta di plastica con l’immagine della Beata Vergine Maria piena di acqua benedetta di Lourdes subito la baciò. O, nel romanzo «Guerra e Pace» di Lev Tolstoj, il generale Kutuzov, alla vigilia di una battaglia, durante una funzione religiosa, si fece benedire dal sacerdote, e al termine della funzione si avvicinò all’icona, pose le labbra e la baciò; e ancora, più recentemente, Papa Giovanni Paolo II, alla processione al Colosseo della Via Crucis, baciò, incurante della pioggia, i piedi del Crocifisso. A San Pietro di Zuglio, chiesa matrice nella Valle del But, c’è il «Bacio delle Croci» che si è tenuto domenica 8 maggio, questa usanza è viva e lo è anche nelle Valli del Torre/Terska dolina e del Cornappo/Karnajska dolina. «A tale proposito – dice Pietro Dore del Consiglio pastorale di Taipana – lanciò un’idea, forse di difficile realizzazione, ma credo ne valga la pena, e cioè proporre alle autorità competenti che il rito sacro del “Bacio delle Croci” venga riconosciuto dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, anche in considerazione del difficile momento storico in cui viviamo».
Vaška skupnost v Viškorši si želi Unescovo priznanje za staro versko tradicijo pojlubljanja križev. Letos bo obred v nedeljo, 22. maja, pri cerkvici Presvete Trojice.http://www.dom.it/bacio-delle-croci-nel-patrimonio-unesco_poljubljanje-krizev-v-unescov-seznam/

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