Sostegno all’istruzione bilingue e, per le superiori; a quella in sloveno, supporto alle imprese locali che operano nel settore primario e creazione di una rete che, con una serie di interventi puntuali, possa favorire lo sviluppo del settore turistico e culturale. Questi gli ambiti, declinati già in sette interventi diversi, con cui verranno investiti i fondi dell’articolo 21 della legge 38/2001, dedicati specificatamente allo sviluppo socio-economico della minoranza linguistica slovena della Provincia di Udine. E che, relativi alle ultime tre annualità, ammontano ora a 1.418.500 euro. Il programma, pensato dai componenti di questo territorio che fanno parte della commissione consultiva regionale, ha ottenuto il sostegno anche da tutti i sindaci, o loro delegati, dei comuni interessati, nella riunione informale con l’assessore regionale Gianni Torrenti lo scorso 4 luglio. E quindi, lo stesso giorno, approvato definitivamente dalla commissione. Da Tarvisio a Prepotto dunque, passando per Resia, valli del Torre e del Natisone, le amministrazioni comunali, in modo trasversale, hanno valutato positivamente i progetti. In primis, come era già emerso la scorsa primavera, quello per il completamento dei lavori sulla sede della scuola bilingue di San Pietro, cui lo schema dedica 210 mila euro che serviranno per la mensa (90 mila euro) e per gli arredamenti (120 mila). L’altro intervento individuato per il sostegno all’istruzione prevede invece la realizzazione di un trasporto scolastico ad hoc per gli alunni della bilingue che, terminato il ciclo scolastico a San Pietro, intendano iscriversi alle scuole superiori slovene di Gorizia. 64.500 euro complessivi che serviranno per garantire il viaggio di rientro degli studenti in orari compatibili con quelli scolastici. Il finanziamento, che avrà durata triennale, servirà anche ad acquistare un mezzo idoneo. Risorse importanti arriveranno per le imprese del settore agricolo e forestale: 200mila euro verranno investiti per la valorizzazione e l’incremento delle produzioni di frutta e orticole di valli del Natisone e del Torre. Nello schema del progetto, per cui sarà incaricata la Kmečka zveza insieme a diversi partner che seguiranno anche la parte scientifica, si fa esplicito riferimento alla varietà locale di mele denominata ‘Sevka’. Saranno le due Comunità montane (Gemonese, Canal del Ferro, Val Canale e Torre, Natisone, Collio) o in alternativa gli enti successori (che dovrebbero essere le Uti) a coordinare il programma che invece stanzierà, già il primo anno, 340 mila euro per il sostegno alle imprese agricole e forestali professionali del territorio, con l’obiettivo di abbattere le spese di gestione delle stesse. Ambizioso poi il progetto per lo sviluppo del settore turistico connesso a quello della cultura. Il programma infatti, oltre ai 65mila euro che verranno destinati al completamento del recupero edilizio di casa Buttolo a Stolvizza di Resia in cui verrà realizzato un museo, prevede infatti lo stanziamento di altri 339 mila euro per un progetto di ampio respiro che verrà coordinato dall’Istituto per la cultura slovena di San Pietro ma che abbraccerà tutto il territorio, da Tarvisio a Prepotto, cui si riferisce la normativa. Nelle linee guida elaborate dal documento si prevede la realizzazione di materiale informativo cartaceo, l’apertura di info point là dove ora non sono presenti, wi-fi e tabelle informative. Con un personale qualificato (una persona per ogni sede e, dunque, quattro operatori in tutto) che sia in grado di formulare e coordinare un’offerta turistica ad ampio spettro per il visitatore integrandola con quella dell’alta valle dell’Isonzo in Slovenia. Per l’area della Val Canale e Canal del Ferro, infine, lo schema prevede l’investimento di 200 mila euro da dedicare alla realizzazione e alla manutenzione di opere e proprietà pubbliche.
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