“Eravamo vicinissimi ad ottenere la scuola bilingue in queste vallate, qualcuno purtroppo ci ha messo i bastoni tra le ruote.” È stato un po’ anche uno sfogo quello con cui il sindaco di Lusevera, Guido Marchiol, ha salutato, sabato 17 settembre, l’iniziativa dell’associazione Beneške korenine che ha voluto portare nell’Alta Val Torre – con un laboratorio realizzato all’interno del progetto ‘30 con lode’ e nel quale erano comprese le esibizioni dei cori Barski oktet e Fajnabanda e del giovane gruppo musicale Zmotjens, oltre che l’allestimento della mostra che con documenti e fotografie ripercorre i trent’anni di storia della scuola – lo spirito che in tutti questi anni ha animato l’istituto scolastico bilingue di S. Pietro al Natisone. Un modo, anche, per riprendere un discorso interrotto o meglio, come ha detto Davide Clodig parlando a nome degli organizzatori del laboratorio, “riaprire in modo pacato e costruttivo il dibattito” sulla possibilità di poter usufruire dell’insegnamento in italiano e in sloveno nella Val Torre e in quella del Cornappo. A seguire anche un sentito intervento del professor Viljem Černo.
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Sulla scuola bilingue nella Val Torre l’occasione per riaprire il dibattito
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