In primo piano nel numero di dicembre di Slovit. «La comunità della Valcanale unita per la scuola in italiano, sloveno e tedesco»; Sottoscritta la risoluzione congiunta che ribadisce la richiesta per l’istruzione trilingue in Valcanale e bilingue dove richiesto in provincia di Udine. «L’insegnamento di Tullio De Mauro»; Silvana Schiavi Fachin ricorda il pubblicista, saggista e ministro della Pubblica istruzione, mancato lo scorso 5 gennaio all’età di 84 anni. Ne evidenzia il contributo per l’educazione linguistica democratica. «Valori, identità e prospettive»; a Gorizia l’incontro annuale del partito di raccolta degli sloveni in Italia, Slovenska skupnost.
ISTRUZIONE BILINGUE
Taipana, Lusevera e Prepotto
attendono risposte
Nell’introdurre la firma della risoluzione congiunta al Palazzo
Veneziano di Malborghetto, il presidente dell’associazione
Don Eugenio Blanchini di Cividale, Giorgio Banchig, ha
espresso compiacimento per essere giunti alla conclusione
dell’itinerario iniziato con la preparazione e lo svolgimento
del convegno dal titolo «La richieste di istruzione bi- e trilingue
in provincia di Udine», nonché del cammino che ha
portato a definire la risoluzione. Banchig ha spiegato: «È stato
il risultato di un lavoro a più mani, con aggiunte, correzioni,
durante il quale si è detto ciò che sentivamo più a cuore riguardo
all’istruzione bi- e trilingue sulla fascia confinaria della
provincia di Udine e in Valcanale».
Come organizzatore del convegno e come rappresentate
di diversi circoli legati alla minoranza slovena, Banchig ha tenuto
ad allargare, richiamando ciò che era già precisato nel
titolo del convegno di novembre, l’orizzonte comunicativo
della risoluzione. Il presidente del Blanchini ha constatato:
«La richiesta d’istruzione bilingue è presente anche in altri
comuni della fascia confinaria, come a Taipana, Lusevera
e Prepotto. A Taipana e Lusevera si è fatto qualche passo in
avanti, ma la richiesta si è arenata su questioni più burocratiche,
che di sostanza». Un’esigenza d’istruzione bilingue
in italiano e sloveno si è manifestata anche a Udine, dove è
attivo un corso per bambini in età prescolare, e ciò è stato
colto nell’organizzazione del convegno e nella risoluzione. Il
documento congiunto, peraltro, non dimentica neanche la
comunità linguistica friulana della Valcanale, che è stata citata
nella risoluzione e per la quale si spera che prenda coscienza
dei propri diritti linguistici, esprimendo le proprie esigenze in
merito. Banchig non ha mancato di evidenziare l’impegno
profuso in passato: «Arrivare a questo risultato è anche frutto
del lavoro che si è svolto in anni di corsi di lingua tedesca e
slovena e di richieste di istruzione regolare delle due lingue in
Valcanale», cui in altre zone hanno contribuito circoli e organizzazioni
slovene. Il documento sarà indirizzato alle autorità,
anzitutto alla Regione Fvg. Banchig ha concluso: «Abbiamo
dalla nostra parte le leggi di tutela e le richieste dei genitori.
Questo è il punto di forza».
L. L.
(Dom, 31. 1. 2017)
Uscito lo Slovit 1/2017
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