15 mar 2017

Un giorno di portata storica, soprattutto per i giovani

“Questa è una giornata che ha una portata storica, per noi e soprattutto per la generazione dei più giovani. In questa scuola i bambini impareranno e cresceranno con due lingue, sloveno e italiano. Si abituano già oggi ad una vita in cui è necessario rispettare le differenze e allo stesso tempo restare fedeli alle proprie tradizioni.”
Così il presidente della Repubblica Slovena Borut Pahor, per la prima volta in visita ufficiale in Benečija, ha voluto evidenziare l’importanza della cerimonia con cui è stata ufficialmente inaugurata la rinnovata sede della scuola bilingue di San Pietro al Natisone. L’istituto,  contestualmente intitolato a Pavel Petricig, che dopo quasi sette anni di forzata diaspora, seguita alla chiusura della sede storica di viale Azzida, ha celebrato lo scorso 11 marzo il ritorno di alunni e personale nell’edificio completamente rinnovato. Alla cerimonia hanno preso parte più di seicento persone che hanno gremito il cortile antistante la scuola. Tantissime le autorità presenti. Ai saluti della dirigente scolastica Sonja Klanjšček, che ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione dei nuovi spazi, è seguito l’intervento del sindaco di San Pietro Mariano Zufferli. Zufferli si è detto particolarmente entusiasta per il polo scolastico (composto da tre istituti) del comune che conta nel complesso 900 studenti. Ha ripercorso complicazioni e ostacoli burocratici che hanno impegnato l’amministrazione affinché si arrivasse al buon esito del ripristino della scuola Paolo Petricig. Ringraziando istituzioni e organizzazioni che hanno affiancato il Comune per la riuscita della ristrutturazione, il sindaco ha concluso con l’auspicio che anche gli alunni e gli studenti delle popolazioni del centro Italia, recentemente colpite dal terremoto, possano al più presto entrare in edifici scolastici altrettanto sicuri. Le ragioni dell’intitolazione a Pavel Petricig, invece, sono state illustrate da Živa Gruden, prima dirigente scolastica della scuola bilingue (pubblichiamo il suo discorso per intero in prima pagina e a pagina 7).
In rappresentanza dei genitori è quindi intervenuta Elena Domenis. Ha spiegato di come durante questi sette anni in cui la scuola si è ritrovata ad operare in strutture non adatte allo svolgimento delle attività didattiche, non abbiano mai smesso di desiderare per i prori figli gli stessi diritti che hanno altre istituzioni scolastiche senza che diventassero oggetto di strumentalizzazioni. Questo, per la sicurezza dei bambini e per i diritti della comunità della Benečija. Il bilinguismo, ha poi sottolineato il presidente della Provincia Pietro Fontanini, è un’ulteriore opportunità per i ragazzi delle Valli del Natisone. Tamara Blažina, parlamentare eletta alla Camera, ha quindi proiettato il suo sguardo al futuro dell’istruzione (anche) in sloveno nel territorio della Provincia di Udine; il suo auspicio è stato quello di garantire ai ragazzi il proseguimento del percorso di studi bilingue anche per il ciclo delle superiori. I due presidenti delle organizzazioni slovene Rudi Pavšič (Skgz) e Walter Bandelj (Sso) hanno invece ripercorso le tappe storiche con cui si è giunti, nonostante l’ostilità delle autorità dell’epoca, all’istituzione della scuola. La vicesindaco Claudia Cantoni ha letto un messaggio del sottosegretario all’istruzione, Vito De Filippo.
A nome della Regione è quindi intervenuto il vicepresidente Sergio Bolzonello che ha ricordato il ruolo non secondario dell’ente per la valorizzazione delle comunità linguistiche regionali, ma anche nella collaborazione economica e culturale con la Repubblica Slovena. Pahor, cui è stato affidato il discorso conclusivo, ha dedicato anche particolare attenzione alla situazione che sta oggi vivendo l’Europa: “Probabilmente ci troviamo nella peggior crisi che ha attraversato l’Unione europea da settant’anni a questa parte” ha dichiarato il presidente. “Chi si trova oggi qui, italiani, sloveni, friulani, è convinto che la multicularità, il rispetto di tutte le identità, soprattutto quelle linguistiche, sia un qualcosa che ai nostri bambini garantisce un futuro di pace e serenità.”
La scuola (che tiene a ringraziare per il supporto anche gli ex alunni e i consiglieri di minoranza del comune di San Pietro) ha provveduto ad arricchire il programma con le canzoni dei cori Fajnabanda e Mali lujerji e dalla band Zmotjens.
http://novimatajur.it/attualita/un-giorno-di-portata-storica-soprattutto-per-i-giovani.html

3 commenti:

  1. Un giorno di portata storica, soprattutto per i giovani

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  2. Cara Olga, questa si che è una notizia interessante, questo vuol dire buon senso!!!
    Ciao e buon pomeriggio cara amica con un forte abbraccio we un sorriso:-)
    Tomaso

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