Quarto anno di guerra. Verso sera
al bollettino mi spinge attraverso i castagni
in un’attesa ogni giorno più dolorosa.
“Niente di nuovo”, dice il corriere.
al bollettino mi spinge attraverso i castagni
in un’attesa ogni giorno più dolorosa.
“Niente di nuovo”, dice il corriere.
Niente di nuovo: la morte prosegue il banchetto,
oggi come ieri lo stesso macello,
agonie, centinaia di migliaia di lamenti.
Quarto anno di guerra… Quando la pace?
oggi come ieri lo stesso macello,
agonie, centinaia di migliaia di lamenti.
Quarto anno di guerra… Quando la pace?
Niente di nuovo – solo la morte mieterà per sempre;
e anche se per milioni di anni
l’umanità accumulerà lavoro,
e anche se per milioni di anni
l’umanità accumulerà lavoro,
niente di nuovo più potrà vedere il mondo;
solo chi oggi è stato colpito dalla palla
libero dal vecchio, potrà guardare il nuovo.
solo chi oggi è stato colpito dalla palla
libero dal vecchio, potrà guardare il nuovo.
Andrej Budal
Narratore, poeta e critico letterario sloveno (Sant'Andrea di Gorizia 1889-Trieste 1972). Al racconto La via crucis di Peter Kupljenik (1911), imperniato sulla Riforma, fece seguire, tra il 1911 e il 1914, novelle naturalistiche quali La signorina Rezi, Amore domato e Origliando. Scrisse in seguito vari racconti di gusto popolaresco. Budal è anche autore di romanzi d'intonazione naturalistica, tra i quali spiccano Il sindaco Zagar(1927), Fra i cuori e la terra (1932) e Sul cavallo (1938). Ha inoltre tradotto dall'italiano (Manzoni) e ha pubblicato interessanti saggi e studi letterari.
Bollettino di guerra
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