2 ott 2017

Slovenščina v Kanalski dolini bo - Valcanale, torna lo sloveno

L’insegnamento dello sloveno nelle scuole della Valcanale sarà garantito anche nell’anno scolastico 2017-2018. Questo è l’esito dell’incontro che si è svolto venerdì, 29 settembre, nella sede dell’Associazione/Združenje Don Mario Cernet a Valbruna/Ovčja vas, cui hanno partecipato il ministro per gli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Gorazd Žmavc, la segretaria di Stato, Aleksandra Pivec, il responsabile per l’ambito degli sloveni d’oltreconfine presso l’Ufficio governativo della Repubblica di Slovenia per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Robert Kojc, la presidente dell’Associazione Don Mario Cernet, Anna Wedam, il vicepresidente del Centro culturale sloveno-Sks Planika, Rudi Bartaloth, il presidente della Confederazione delle organizzazioni slovene, Walter Bandelj, e il presidente dell’Unione culturale economica slovena, Rudi Pavšič. Dell’accordo tra i circoli sloveni della Valcanale e l’Ufficio per gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo, sulla base del quale l’insegnamento dello sloveno riprenderà a Ugovizza, Camporosso e Tarvisio, probabilmete si parlerà anche nella riunione della Commissiore regionale consultiva per la minoranza linguistica slovena mercoledì 4 ottobre. Alla soluzione della questione contribuiranno direttamente le due organizzazioni confederative della minoranza slovena – la Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso e l’Unione culturale economica slovena-Skgz –, che interverrano con la Regione Friuli-Venezia Giulia, affinché il problema non si ripresenti ogni anno. Nell’anno scolastico 2016-2017 l’associazione Cernet aveva offerto il proprio sostegno all’Istituto omnicomprensivo di Tarvisio/Trbiž, affinché l’insegnamento dello sloveno potesse proseguire nelle scuole d’infanzia di Ugovizza/Ukve, Camporosso/Žabnice, Tarvisio/Trbiž e Tarvisio Centrale/Centralni Trbiž, nonché nelle scuole primarie di Ugovizza, Tarvisio e Tarvisio Centrale. L’insegnante Alma Hlede aveva prestato servizio nei plessi menzionati per un totale di 23 ore a settimana; all’insegnamento avevano aderito 289 bambini. L’associazione Cernet, che si era assunta questo onere per mantenere ininterrotta la presenza dello sloveno sui banchi delle scuole della Valcanale, aveva in ogni caso subito specificato come questa soluzione potesse solo essere temporanea. Il sodalizio, infatti, non disponeva dei fondi necessari allo svolgimento dell’insegnamento per tutto l’anno scolastico. Più tardi, all’associazione Cernet è giunta in sostegno economico con una quota l’Associazione/Združenje Don Eugenio Blanchini. Rispetto alla parte restante di questi fondi e ai fondi per l’insegnamento dello sloveno nell’anno scolastico in corso, sono sorte difficoltà alla Regione Friuli-Venezia Giulia e alla commissione consultiva per la minoranza slovena. All’ultima seduta della commissione, che si è svolta a Trieste il 20 settembre, l’assessore alla Cultura, Gianni Torrent,i ha solamente promesso che la Regione avrebbe dato quanto prima un’adeguata soluzione al problema. All’incontro di Valbruna si è parlato anche dei problemi relativi all’organizzazione dei corsi extrascolastici gratuiti di sloveno, ormai tradizionalmente offerti dal Centro culturale sloveno Planika. Rivolti a bambini e ragazzi, principianti e non, fino allo scorso anno scolastico si svolgevano una volta a settimana nei locali del Centro a Ugovizza. Ma le condizioni attuali non permettono neanche al Planika di continuare a sostenere il carico finanziario della loro organizzazione. I presenti hanno, inoltre, approfittato dell’occasione per uno scambio di opinioni circa la richiesta di istruzione tri- e quadrilingue in Valcanale, nonché circa le iniziative dei Comuni di Tarvisio e Malborghetto-Valbruna in questo ambito.
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