A Sauris/Zahre dove vive una comunità germanofona ,hanno reintrodotto trent'anni fa le vecchie tradizioni di carnevale.Tipici i Rolar con i loro campanacci che avvisano i saurani che inizia la festa.Poi si radunano le brutte e belle maschere (scheana Schembln in scheintena Schembln)che sono condotte nella processione dal Kheirar.Costui spazza il terreno con una grande scopa di camoscio per scacciare l'inverno e tutte le forze negative. Tutte le maschere indossano vecchi vestiti rotti,hanno in mano attrezzi agricoli e sul viso maschere di legno intagliate da artigiani del luogo.
TIMAU (isola linguistica tedesca)
Nel paesino di Timau nel comune di Paluzza i principali protagonisti del carnevale (Vosching va Tischlbong) »Maschkar min kloukn« an »Jutalan«,li seguono le belle e brutte maschere.Lo
Jutalan ha una camicia e gonna bianca,un cappello con la veletta,ai piedi gli scarpets e i calzetti bianchi.In vita hanno fiocchi di vari colori.Dar Maschkar (campanelli) sono due orribili maschere sporche di cenere.Indossano una camicia a quadri e pantaloni fino al ginocchio, dei calzini di lana e zoccoli pesanti.Sono gobbi e sulla loro schiena hanno dei campanacci di mucche,dalla vita pendono salsicce e salami che mangiano durante la processione.
I TOMATS DI TARCENTO
A Tarcento troviamo il tradizionale carnevale con le maschere di legno chiamate Tomats.Devono essere dipinte o di color naturale ,hanno anche i denti e peli di animali .Di solito queste maschere sono usate solo una volta poi ne fanno nuove. Si fanno anche degli spettacolini comici che sono presentati dai Tomats.
tradotto dal Novi Matajur
Cara Olga, anche qui usano quelle maschere fatte da l legno, ti confesso che non mi piacciono troppo.
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso