Uno ti dice “zafferano” e cosa pensi? La prima cosa è sicuramente a un risotto. Poi immagini che i suoi filamenti rossi devono essere pregiati, difficilmente li trovi al supermercato. Mai però immagineresti che si coltivano anche nelle Valli del Natisone.
Nella botanica lo zafferano è come l’oro nella minerologia, ecco perché chi ha deciso di iniziare a produrlo nella nostra zona descrive il suo prodotto biologico come “l’oro del Natisone”.
Nella botanica lo zafferano è come l’oro nella minerologia, ecco perché chi ha deciso di iniziare a produrlo nella nostra zona descrive il suo prodotto biologico come “l’oro del Natisone”.
Nella botanica lo zafferano è come l’oro nella minerologia, ecco perché chi ha deciso di iniziare a produrlo nella nostra zona descrive il suo prodotto biologico come “l’oro del Natisone”. Lo abbiamo incontrato.
Si chiama Andrea Tanda, è un sardo trapiantato in Friuli dal 2006, ha sempre lavorato nell’industria agroalimentare. “La qualifica di responsabile di qualità e produzione di un’azienda per cui lavoravo mi stava stretta, è poi arrivata la crisi economica, mi sono stancato di lavorare come dipendente. Allora è nata l’idea di creare un’attività legata alla coltivazione dello zafferano.”
Come mai lo zafferano e perché nelle Valli del Natisone?
“La madre di mia moglie Laura è di Pulfero. Quella dello zafferano è una coltura tradizionale nel sud-ovest della Sardegna, dove il clima e il terreno sono più favorevoli. Nel 2016 abbiamo avviato una sperimentazione a Pulfero, in un orto, che ha funzionato, così abbiamo aperto un’azienda, che si chiama ‘Fiore del Natisone’, e acquistato un terreno a Biarzo, nel comune di S. Pietro.”
“La madre di mia moglie Laura è di Pulfero. Quella dello zafferano è una coltura tradizionale nel sud-ovest della Sardegna, dove il clima e il terreno sono più favorevoli. Nel 2016 abbiamo avviato una sperimentazione a Pulfero, in un orto, che ha funzionato, così abbiamo aperto un’azienda, che si chiama ‘Fiore del Natisone’, e acquistato un terreno a Biarzo, nel comune di S. Pietro.”
I primi riscontri?
“Oltre le aspettative. Abbiamo voluto fare una scommessa: dare valore a un territorio dal punto di vista produttivo, ma anche fare leva sul fatto che questo territorio è incontaminato. Si presta insomma ad una coltura di tipo biologico. Nel primo anno abbiamo raccolto 130.000 bulbi, che significano circa un kg di zafferano, un ottimo risultato.”
“Oltre le aspettative. Abbiamo voluto fare una scommessa: dare valore a un territorio dal punto di vista produttivo, ma anche fare leva sul fatto che questo territorio è incontaminato. Si presta insomma ad una coltura di tipo biologico. Nel primo anno abbiamo raccolto 130.000 bulbi, che significano circa un kg di zafferano, un ottimo risultato.”
Qual è il ciclo della coltivazione?
“Tra ottobre e novembre si fa la raccolta, una volta all’anno. Nel periodo in cui la pianta inizia a fiorire si iniziano a raccogliere i fiori interi, chiusi per meglio preservare gli stimmi rossi, gli unici a essere commercializzati. Perciò è un lavoro che si fa all’alba, prima che si aprano. Quindi i fiori sono mondati in laboratorio, gli stimmi vengono poi essicati e confezionati.”
“Tra ottobre e novembre si fa la raccolta, una volta all’anno. Nel periodo in cui la pianta inizia a fiorire si iniziano a raccogliere i fiori interi, chiusi per meglio preservare gli stimmi rossi, gli unici a essere commercializzati. Perciò è un lavoro che si fa all’alba, prima che si aprano. Quindi i fiori sono mondati in laboratorio, gli stimmi vengono poi essicati e confezionati.”
La vostra è una vendita diretta, anche attraverso internet. Chi sono i vostri clienti?
“La ristorazione di livello medio-alto. Gli chef che l’hanno provato dicono che è un prodotto di qualità, ha delle note vanigliate che lo distinguono da altri. E poi ci sono i prezzi, alti perché per ottenere un grammo di zafferano ci vogliono dai 250 ai 300 fiori.”
“La ristorazione di livello medio-alto. Gli chef che l’hanno provato dicono che è un prodotto di qualità, ha delle note vanigliate che lo distinguono da altri. E poi ci sono i prezzi, alti perché per ottenere un grammo di zafferano ci vogliono dai 250 ai 300 fiori.”
RispondiEliminaSi coltiva anche nelle Valli lo zafferano, oro delle cucine