Desideriamo rispettare gli accordi internazionali
tra Italia e Slovenia e uno di questi richiede la
restituzione del Narodni dom alla minoranza
slovena. Entro marzo 2020 la Regione Friuli-Venezia
Giulia, l’Università di Trieste, il Comune di Trieste e le
organizzazioni confederative della minoranza slovena
elaborino, quindi, una proposta concreta sulla base
della quale rendere realtà la restituzione del Narodni
dom di via Filzi agli sloveni di Trieste.
Questo è quanto si è potuto sentire durante la seduta del cosiddetto tavolo istituzionale permanente per
la minoranza slovena, che si è svolta a Roma dopo una
pausa di tre anni.
La ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha delegato a presiederlo il sottosegretario Achille Variati.
«Ho cercato di affrontare tale questione nel modo più
concreto possibile. È necessario evidenziare numerosi problemi aperti nonché, entro marzo del prossimo
anno, predisporre l’intero piano, comprensivo della ripartizione delle funzioni e della strategia comune», ha
spiegato Variati dopo l’incontro.
A tal fine ha affidato al commissario governativo e
prefetto a Trieste-Trst, Valerio Valenti, l’incarico di coordinare il dialogo tra Regione, Comune, Università e
rappresentanti degli sloveni in Italia. «A marzo convocheremo nuovamente il tavolo istituzionale a Roma
e adotteremo le decisioni opportune», ha garantito il
sottosegretario.
Alla riunione di Roma hanno partecipato i rappresentanti del Ministero degli Esteri e altri organi governativi, tra i quali il capo dipartimento per le libertà civili
e l’immigrazione, Michele Di Bari, che conosce bene la
problematica della minoranza slovena. Per conto degli
sloveni in Italia hanno partecipato la presidente dell’Unione culturale-economica slovena, Ksenija Dobrila, e
il presidente della Confederazione delle organizzazioni
slovene, Walter Bandelj, che hanno espresso la propria
soddisfazione per il fatto che l’incontro si sia tenuto a
un livello istituzionale così elevato. Gli interlocutori di Roma hanno sottolineato più volte i buoni rapporti
con la Slovenia e fatto esplicito riferimento all’impegno preso dal precedente ministro degli Esteri, Angelino Alfano, col collega Karl Erjavec – secondo il quale
l’Italia intende, entro il 2020, restituire il Narodni dom
alla comunità slovena.
I presidenti delle due organizzazioni confederative
hanno ricordato, tra l’altro, che l’art. 19 della legge di
tutela disciplina la funzione attribuita alla Regione Friuli-Venezia Giulia nella restituzione degli immobili. La
questione fondamentale, da risolvere al più presto, riguarda il trasferimento della scuola per traduttori e interpreti: questa, come noto, è ospitata al Narodni dom.
Alla seduta di giovedì, 24 ottobre, hanno partecipato a
nome dell’Università di Trieste la presidente del Dipartimento di Scienze giuridiche, del linguaggio, dell’interpretazione e della traduzione, Lorenza Rega, e la responsabile del patrimonio immobiliare dell’università,
Ilaria Garofolo. Nei prossimi mesi l’ateneo dovrebbe
procedere a uno studio di fattibilità del trasferimento,
interessandosi all’alternativa più consona.
Resta aperto anche chi coprirà i costi della ristrutturazione e del trasferimento, nonché chi pagherà all’università i circa 9 milioni di euro corrispondenti al valore
della proprietà dell’edificio in via Filzi.
Dopo la riunione di ieri a Roma l’assessore regionale
con delega alle lingue minoritarie, Pierpaolo Roberti,
ha confermato il desiderio dell’amministrazione regionale di vedere compiersi il procedimento per la restituzione del Narodni dom.
Ha sottolineato, però, che «la legge non definisce chi
fornirà il denaro. Visto che la restituzione dell’edificio
è regolata da una legge statale e da accordi internazionali e considerando il fatto che al suo interno è, al
momento, ospitata un’istituzione statale, penso che sia
chiaro che il ruolo principale spetti allo Stato», è sicuro
Roberti.
P. D.
(Primorski dnevnik, 25. 10. 2019)
fonte Slovit
approfondisci https://www.wikiwand.com/it/Narodni_dom
fonte Slovit
approfondisci https://www.wikiwand.com/it/Narodni_dom
Entro marzo 2020 una proposta concreta per la restituzione del Narodni dom
RispondiEliminaCara Olga, sai io ignoravo tutto questo, credo che sia giusto farlo!!!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie della visita Tomaso,buona settimana!
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