18 apr 2016

Istituite le Unioni intercomunali-Rodile so se Medkamunske unije

La costituzione delle Unioni territoriali intercomunali (Uti) ha rotto il fronte dei Comuni delle Valli del Natisone contrari all’ingresso nel nuovo ente sovracomunale del Natisone. Il consiglio comunale di Stregna, con i voti della maggioranza che sostiene il sindaco Luca Postregna e la contrarietà dell’opposizione, ha approvato lo statuto dell’Uti, così pure Savogna. Gli altri comuni delle Valli sono fermi nel No in attesa del pronunciamento del Tar sul ricorso conto la riforma delle autonomie locali del Friuli Venezia Giulia. La sentenza dovrebbe arrivare a fine maggio. «Ognuno ha deciso di andare per la propria strada e questo non è un bene. Divisi non otteremo alcunché. Noi teniamo duro e cerchiamo di salvare il salvabile», dichiara sconsolato il sindaco di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli, che dopo l’incontro con la presidente, Debora Serracchiani, e l’assessore alle Autonomie locali, Paolo Panontin, aveva convocato i colleghi. Anche Pulfero ha deciso di continuare nella resistenza alla riforma, nonostante i tagli ai trasferimenti finanziari imposti dalla Regione ai Comuni «ribelli» e le conseguenti difficoltà di bilancio. «Abbiamo deciso di stringere i denti, anche tagliando le indennità di carica degli amministratori », fa sapere il sindaco, Camillo Melissa. Nell’Uti del Torre resta fuori Taipana. Nella seduta del consiglio comunale del 6 aprile scorso, lo statuto non è stato approvato. La minoranza ha votato contro, a eccezione del consigliere Bassi. In maggioranza, invece, ha votato No l’ex primo cittadino, Elio Berra, con altri altri tre consiglieri. All’Uti Canal del Ferro-Valcanale ha aderito Malborgehtto-Valbruna, mntre sono restate fuori Tarvisio e Resia.
Medkamunske unije so ble uradno ustanovljene 15. aprila. Konkretno bojo začele dielati 1. luja lietos. Med kamuni videnske province, kjer so Slovenci priznani, so v Nediško unijo vstopili samuo Sauodnja, Sriednje in Čedad. Kamuni Dreka, Garmak, Podbuniesac, Prapotno, Svet Lienart, Špietar in Tavorjana so osatali odzuna, četudi jim bo zauoj tuolega dežela FJK dala manj sudu. Tudi Tipana je odločila ostati zuna terske unije, v kateri pa bodo Bardo, Ahten, Neme in Fojda. Zuna unije za Železno in Kanalsko dolino sta ostala kamuna Rezija in Trbiž, vstopu pa je Naborjet-Ovčja vas. Vsi čakajo, na kaj bo odločilo Deželno upravno sodišče-Tar konac maja.http://www.dom.it/rodile-so-se-medkamunske-unije_istituite-le-unioni-intercomunali/

17 apr 2016

Oggi domenica a «Mikser» la Slavia

Qual è la situazione attuale, soprattutto dal punto di vista economico, delle Valli del Natisone, del Torre, di Resia e della Valcanale? Nel 40° anniversario del catastrofico terremoto risponderanno a questa domanda Stefano Predan, Luisa Cher, Luigia Negro e Alma Hlede Preschern, in qualità di ospiti della puntata di «Mikser» che andrà in onda domenica 17 aprile alle 20.50 (Rai 3 – programmazione slovena).
Nella tragedia del terremoto, l’unico risvolto positivo è stato rappresentato dal fatto che la fase di ricostruzione abbia comportato uno spedito investimento nella ristrutturazione delle infrastrutture e dell’economia locale, che ha potuto mettersi al passo coi tempi. Cosa è restato di tutto ciò oggi e quali sono le condizioni e prospettive attuali? Come concretizzare il bisogno di una sempre maggiore collaborazione transfrontaliera soprattutto nel campo del turismo e dell’agricoltura (sull’esempio del progetto FarmEat)? E come si concretizza la grande attenzione all’istruzione? Di tutto questo si parlerà nel dibattito condotto da Vida Valenčič a San Pietro al Natisone/Špietar, nei locali dello Slovensko multimedialno okno-Smo.
La trasmissione, curata da Živa Pahor, Vida Valenčič e dal regista Jan Leopoli, andrà inonda in replica giovedì 21 aprile alla stessa ora.continua qui...http://www.dom.it/v-nedeljo-mikser-o-beneciji_domenica-a-mikser-la-slavia/

Mostra fotografica

NUOVA MOSTRA FOTOGRAFICA AL PARCO VENITE A VEDERLA..

16 apr 2016

Poesia di Miroslav Košuta

Jutro gre na trg

Jutro gre na trg, škripajoče in trdo,
ogrnjeno s platanami in vonjem kave,
glasovi si znašajo gnezda v ušesih,
rokavi izginjajo v lačne košare.
Koliko zgubljenih lasnic in korakov,
koliko prhutanja, koliko vode,
koliko, koliko, koliko, vsega,
ki se odpira, ki zeha, ki bruha, ki poje.
In gremo za njim iz svojih postelj,
nekateri še beli od svežine rjuh
kakor satje veselih klicev in pričakovanja,
marsikdo pa že nič več človek, ampak duh.

Miroslav Košuta


Il mattino va al mercato

Il mattino va al mercato, cigolante e duro,
ammantato di platani e fragranza di caffè,
voci intrecciano nidi negli orecchi,
maniche scompaiono in ampi panieri.
Quante forcine e passi perduti,
quanto svolazzare, acqua quanta,
quanto, quanto, quanto di tutto
che si apre, sbadiglia, vomita, canta.
E lasciati i nostri letti lo seguiamo,
alcuni ancor bianchi del candore di lenzuola,
come favi di gioiose grida e aspettative,
ma pure chi, non più uomo, spettro ormai vola.

traduzione di Daria Bertocchi




Miroslav Kosuta
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Miroslav Kosuta è nato a S. Croce di Trieste (Kriz) nel 1936, ha frequentato il liceo scientifico sloveno di Trieste e continuato gli studi all'Università di Ljubljana, dove si é laureto in letteratura comparata e teoria letteraria. È stato redattore alla Radio di Ljubljana e dopo il ritorno a Trieste, tra l'altro, per più di vent'anni direttore artistico del Teatro Stabile Sloveno.
Poeta, drammaturgo e traduttore, ha pubblicato la sua prima raccolta "Morje brez obale" (Mare senza lidi) nel 1963.
Seguirono: "Pesmi in zapiski" (Poesie e annotazioni", 1969), "Trzaske pesmi" (Poesie triestine, 1973), "Pricevanje" (Testimonianza, 1976), Premio Fondazione Preseren 1978, "Selivci" (Migratori, 1977), "Pesmi" (Poesie, 1978), antologia, "Robidnice in maline" (More e lamponi, 1983), cento epigrammi, "Potem znenada ptica - Poi, d'improvviso un volo", traduzione di Arnaldo Bressan (cartella grafica di C. Palcic, 1988), "Odseljeni cas" (Il tempo traslocato, 1990), traduzione di Daria Betocchi, Premio Kosovel 1995, "Riba kanica" (Il pescecane, 1991).
Poesie per ragazzi: "Kje stanujes, mala miska?" (Dove stai di casa, topolino?, 1975); "Zaseda za medveda" (Imboscata per un orso, 1977); "Abecerime" (L’abc in rima, 1979); "Pticka smejalka" (L'uccello del riso, 1984); "Zidamo dan" (Costruiamo il giorno, 1987), Premio Kajuh 1988; "Na Krasu je krasno" (Di corsa sul Carso, 1988), Premio Levstik 1989; "Kavka s Kavkaza" (La cornacchia del Caucaso, 1992).
È autore di alcune commedie, messe in scena dal Teatro Stabile Sloveno di Trieste, dal Primorsko dramsko gledalisce di Nova Gorica, dal Teatro Nazionale Sloveno di Maribor e dal Dramma Italiano di Fiume, e di numerosi radiodrammi per ragazzi, prodotti da Radio Ljubljana e dalla sede slovena della RAI di Trieste, per la quale ha scritto pure tre testi ispirati ai ricordi di un'adolescenza in tempo di guerra: "Mreza in zvezde" (La rete e le stelle), "Gora, imenovana sin" (Una montagna di nome figlio) e "Kadar te zbudijo" (Quando ti svegliano), pubblicati nel 1982 con il titolo "Tri igre za glas" (Tre drammi per voce).
Nel 1996 ha pubblicato una raccolta di scritti politico-culturali "Na hirbtu vala" (Sul dorso dell'onda).
L’ultimo suo libro è "Memoria del corpo assente" (ZTT EST - consorzio culturale del monfalconese, 1999).
Per Casa della poesia ha preso parte a "Lo spirito dei luoghi. Poesia contro la guerra" (Baronissi, 1999) e "Parole di Mare" (Amalfi 2000), "Sidaja" (Trieste, 2001). Nel 2008 ha preso parte agli Incontri internazionali di poesia di Sarajevo.

14 apr 2016

Erbe commestibili

Germogli di luppolo selvatico,bruscandoli,urticions (friulano),hamelj (tersko) in Slovenia hmelj
In questo periodo al mercato si vedono esposti mazzetti di bruscandoli.Li vendono cari,meglio andare a raccoglierli da soli!
Il risotto è ottimo,provatelo.
Per la ricetta leggi qui...http://blog.giallozafferano.it/eleme/2012/03/29/risotto-di-bruscandoli/

foto dal web

L’Envigo chiude, 51 lavoratori in mobilità


Valli del Natisone

Senza alcun preavviso la sede dell’Envigo (ex Harlan) della zona industriale di San Pietro chiude i battenti. La decisione è stata comunicata ai 51 dipendenti, in gran parte delle valli del Natisone, nella mattinata dello scorso 6 aprile. Per i lavoratori è già stata avviata una procedura di mobilità. La multinazionale che seleziona cavie animali è attiva nella zona industrale di San Pietro da una ventina d’anni, anche se nel frattempo ha cambiato nome e proprietà diverse volte. Ed è davvero poca la voglia dei dipendenti (in maggioranza donne) di parlare della vicenda. Stando a quanto comunicato dall’azienda, l’attività verrà accorpata ad uno stabilimento già operativo nei Paesi Bassi. Le ragioni della scelta, hanno spiegato, si devono a questioni esclusivamente economiche: la scarsa attività di ricerca in Italia e la maggiore centralità dello stabilimento dei Paesi Bassi rispetto ai clienti, che sono perlopiù ditte farmaceutiche del centro-nord Europa. A pesare sulla scelta ci sarebbero inoltre le ridotte capacità strutturali per la produzione che avrebbe lo stabilimento di San Pietro. La comunicazione è stata accolta nel silenzio scioccato dei dipendenti. I rappresentanti sindacali sono stati avvertiti solo pochi minuti prima e l’andamento della produzione non lasciava assolutamente presagire la scelta drastica della multinazionale. Oltre alle più che comprensibili preoccupazioni per il proprio futuro occupazionale (ancora tutto da decifrare), il silenzio di sindacati e dipendenti (molti hanno famiglie a carico e sono lontani dall’età pensionabile) si spiega anche con le polemiche sorte in seguito alla diffusione sulla stampa locale della notizia. L’azienda è infatti da tempo nel mirino di diverse associazioni ‘animaliste’ che, per chiedere la chiusura dell’allora Harlan, hanno manifestato più volte a Udine e hanno costituito anche un comitato ad hoc. Sui social network i commenti della maggior parte degli utenti si sono infatti concentrati più sulla questione etica (fra favorevoli e contrari alla sperimentazione animale) che sui risvolti occupazionali della chiusura. Prendendo per buone le spiegazioni fornite dall’azienda però, non si può considerare questa una vittoria del fronte ‘animalista’. Envigo, un leader mondiale di questo tipo di attività, continuerà semplicemente a selezionare cavie altrove. Né si possono addurre ragioni inerenti al costo del lavoro in Italia visto che la produzione si sposterà nei Paesi Bassi e non in una delle tante ‘Cine’ che ci sono in Europa e nel mondo.
http://novimatajur.it/attualita/lenvigo-chiude-51-lavoratori-in-mobilita.html

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