15 gen 2013

Chinese,sindaco di Resia, si è arreso al console sloveno Rupel

gruppo folcloristico resiano
È giunto la mattina di lunedì 14 gennaio alla redazione del quindicinale Dom (e a tutta una serie di altri organi di stampa in Italia e Slovenia) un messaggio di posta elettronica da parte del sindaco di Resia, Sergio Chinese, a proposito della sua querelle con il console della Repubblica di Slovenia a Trieste, Dimitrij Rupel. Il diplomatico, in data 23 agosto 2012, aveva espresso preoccupazioni per l’intenzione dell’amministrazione comunale di non rinnovare al Gruppo folkloristico Val Resia la gestione del centro culturale «Rozajanska kulturska hiša» di Prato, donato al Comune dalla Slovenia dopo il terremoto del 1976. «Le chiedo gentilmente di illuminarmi sulle vicende ed eventualmente modificare gli attuali indirizzi dell’amministrazione comunale», scriveva Rupel.
La risposta del primo cittadino era stata rabbiosa: «Pare singolare che stati esteri ci “consiglino” sulle decisioni che spettano al comune e al comune soltanto. I Comuni italiani non sono tenuti a informare nessuno dell’amministrazione o dell’affidamento in gestione di uno stabile sul proprio suolo comunale, perché mai dovremmo informarla, gentilmente illuminarla ed eventualmente modificare le nostre possibili scelte? Lei si è preso una funzione che non le spetta dimostrando ingerenza negli affari interni di un territorio che, seppur sito in posizione confinante, nulla ha a che fare con lo Stato Sloveno».
Ora lo stesso Chinese ha rinfocolato la polemica con una campagna-stampa contro Rupel, che ha trovato spazio sul quotidiano «Messaggero Veneto» di Udine con due articoli nel giro di pochi giorni: «Il console sloveno esterna e a Resia il sindaco s’infuria» (9 gennaio 2013) e «Resia, ancora polemiche sul console di Slovenia» (12 gennaio 2013).
Logico interrogarsi sull’improvviso «ritorno di fiamma» a oltre quattro mesi di distanza. La risposta è semplice. La giunta municipale di Resia, con deliberazione n. 311 del 21 dicembre 2012, ha riaffidato la gestione del centro culturale di Prato al Gruppo folkloristico Val Resia per la durata di sei anni.


Centro Culturale / Rozajanska kültürska hiša  a Prato di Resia (UD)
Chinese nel concreto ha, dunque, esaudito proprio la richiesta del console sloveno sdegnosamente rigettata lo scorso agosto, quella cioè «modificare gli attuali indirizzi dell’amministrazione comunale» a proposito della «Rozajanska kulturska hiša». La decisione è, beninteso, positiva e degna di lode. Da apprezzare ancor più perché per il battagliero sindaco rappresenta una resa pesantissima.http://www.dom.it/rozajanska-hia-chinese-si-arreso-rupel/

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