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Teleferica sul Gran Monte (Taipana)
Žičnica na Viškorški gori
Una teleferica per consentire alle squadre di soccorso di intervenire in tempi celeri e con la massima efficacia in uno dei punti della montagna di Tipana/Taipana più belli ma anche più isolati: l’area del Gran Monte. È il progetto su cui stanno puntando il gruppo delle penne nere di Viškorša/Monteaperta e il Comune, con il fondamentale supporto della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia. Dell’installazione di una teleferica «dedicata» si parla da qualche anno, ma adesso i finanziamenti per dare avvio al cantiere vero e proprio stanno per arrivare. In questi ultimi giorni diversi sono stati gli incontri tra il capogruppo Ana, Ivano Carloni, il sindaco Elio Berra e i referenti della Pc per definire la questione. Il piano prevede la messa in funzione di un tratto di teleferica lunga 1.700 metri. Punto di partenza della rete, nel territorio di Taipana, al confine con quello di Lusevera, lo spazio della ex-polveriera, lo stesso dove si stacca, oggi, il sentiero da percorrere a piedi per raggiungere l’ex-ospedale militare del Gran Monte, adibito a rifugio. La teleferica non sarà impattante poiché il tracciato si snoderà sotto chioma, a circa 4, 5 metri dal livello terra. Considerata, tuttavia, l’area oggetto di intervento, di grande bellezza e importanza sotto il profilo della natura, sarà necessario, preventivamente, avere il via libera sul fronte della valutazione di impatto ambientale. Una volta messa in funzione, la teleferica consentirà di portare in quota e in tempi molto veloci il materiale necessario per eseguire le operazioni di soccorso senza dover trasportare tutto con l’elicottero. La spesa prevista in passato per l’intervento era di circa 90 mila euro, ma è possibile che oggi siano necessari altri 30 o 40 mila euro in più per concretizzare il progetto in ogni sua parte. «Attendiamo con fiducia la decisione della Protezione civile – dice Carloni –; siamo stati rassicurati circa la disponibilità e ringraziamo la Regione per la sensibilità dimostrata. L’area del Gran Monte, che ha il suo cuore nel rifugio e che arriva a toccare i 1.460 metri di altitudine, va tutelata anche sul fronte sicurezza, dagli in- cendi in particolare». Un piccolo impianto di risalita, realizzato in passato solo per il turismo della neve, è ancora visibile, in parte, nella zona della vecchia polveriera: si tratta di uno skilift, da tempo dismesso. Dalla stessa area dovrebbe staccarsi la teleferica di sicurezza, sistema che consentirebbe al gruppo delle penne nere di trasportare fino al rifugio anche altri mezzi, fondamentali per consentire la manutenzione ordinaria dell’ex-ospedale. Tra questi l’acqua in particolare. «La teleferica, è bene sottolinearlo, non sarà utilizzabile per le persone», fa notare Carloni che, insieme ai soci Ana di Monteaperta, sta lavorando per la nuova stagione del rifugio. «L’apertura ufficiale è prevista per il 25 aprile. Adesso l’area è coperta da un metro e 40 centimetri di neve ma, non appena il meteo volgerà al meglio, interverremo per ritinteggiare gli interni, sistemare l’area di accoglienza notte e quella della cucina. Saremo pronti, insomma, per dare anche in questo 2013 il migliore benvenuto agli escursionisti e ai sempre più numerosi pellegrini che percorrono il Celeste cammino aquileiese». In primavera sarà fissata anche la data di inaugurazione della nuova fontana e del nuovo posteggio per chi parte a piedi da Monteaperta alla volta del rifugio.
V Terski dolini bojo sprejeli načrt za žičnico vključno namenjena prvi pomoči, ki bi šla do koče na Viškorško goro v občini Tipana. O tem projektu se govori že nekaj let, ampak takrat bojo temu zares namenili finančna sredstva.
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