23 gen 2014

Le celebrazioni di S. Antonio a Bardo

Chiesa di S.Giorgio -Sv.Jurij
Bardo
 Tradizione e speranze della comunità 
Domenica 19 gennaio si è celebrata a Bardo la messa in onore di Sant'Antonio Abate. Tale festività è in particolare molto sentita dai Sedliščeni che partecipano numerosi alla funzione religiosa cui, per tradizione, segue la processione con la statua del santo, trasportata da Bardo verso Sedlišča e poi di nuovo in chiesa. A causa del maltempo, tuttavia, quest'anno non si è potuto procedere con questo antico rito assai atteso dagli ormai pochissimi abitanti di Sedlišča.
Don Renzo Calligaro nella sua omelia ha ricordato la figura di Santa Caterina d'Alessandria, una ragazza cristiana contemporanea di Sant'Antonio, uccisa dal potente del momento perché ebbe il coraggio di non sottomettersi. I prepotenti, ha commentato don Renzo, esisteranno sempre, ma è importante che qualcuno come quella giovane ragazza sappia dire di no al “caporione di turno”, al suo denaro e alla sua violenza assassina. “Caterina è stata uccisa, – ha detto don Renzo – ma noi dopo 1700 anni ricordiamo e veneriamo il suo coraggio, come quello di Antonio, l'abate del deserto che tornò nella sua città per aiutare e incoraggiare i perseguitati a causa della giustizia”.
Celebrare la memoria di Antonio, ha concluso don Renzo, significa anche ritornare alle nostre radici contadine, rurali, di comunità emarginata, con un ricco bagaglio di lingua e cultura, ma che non interessa alle classi dominanti.
Le celebrazioni di Sant'Antonio, la processione, le litanie sono modi della comunità di Bardo e Sedlišča per continuare ad avere speranza e coraggio: »Sono una preghiera per tutti, per chi soffre, per le nostre piccole comunità indifese, per i diseredati senza terra e senza fiducia«.
don Renzo Calligaro

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